capitolo 14. No 2° parte (Aggiornato)

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Attenzione: violenza e linguaggio esplicito

Mi stese sul letto, fece la stessa cosa e si mise a cavaloni sopra di me.

Mi baciò, cercai di staccarlo ma sembravano non disturbarlo i miei tentativi.

"Jason te lo prometto, non scapperò di nuovo, ti prego" lo implorai.

"Sono sicuro piacerà ad entrambi, sopratutto quando anche tu capirai i tuoi sentimenti" esclamò Jason sicuro di sé.

"quante volte vuoi che ti dica che non ti amo" dissi infastidita.

Attaccò nuovamente le nostre labbra, lo spinsi via da me.

"Prima dovresti vedere qualcosa, magari così smetterai di opporre resistenza" esclamò, allontanandosi da me.

Ci alzammo dal letto, mi prese per mano ed andammo in salotto, vidi Ryan tenere Cameron mentre quest'ultimo si dimenava.

Era pieno di lividi, gli usciva del sangue dal naso ed aveva un sopracciglio spaccato.

"Cameron" Urlai cercando di andare da lui, ma Jason me lo impedì.

"ti prego fammi andare da lui" sussurai con gli occhi lucidi, guardandolo.

Jason sospirò e mi lasciò.

Corsi da Cameron e Ryan allentò la presa su di lui.
Abbracciai forte Cameron e lui ricambiò subito dopo ma più debolmente.

"Cosa ti hanno fatto? " chiesi allarmata.

"sto bene Charlotte, lui ti ha fatto qualcosa?" chiese dolorante Cameron.

"no, sto bene, però non so per  quanto ancora" sussurai abbasando la testa.

"forse facendo questo gesto, potrebbe scaricare la sua rabbia su di me" disse serio.

"a cosa ti riferisci Cameron?" chiesi confusa.

Sentii le labbra di Cameron sulle mie, spalancai gli occhi. Stavo davvero baciando Cameron, sembrava surreale.

Poco dopo sentii Cameron staccarsi ma non per suo volere.
Jason si era scaraventato addosso a lui.

"come ti permetti pezzo di merda. Nessuno può toccarla in quel modo oltre me" urlò infuriato, dando un forte pugno all'occhio di Cameron. 

"fermati, lo ammazzerai!" urlai spaventata.

"sta zitta! Devi solo stare Zitta!" urlò con tono spaventoso.

"Charlotte, vieni con me, Jason adesso è arrabbiato senza volerlo potrebbe farti del male" sussurrò Ryan avvicinandosi a me.

Mi portò al piano superiore.

"cosa gli farà? " chiesi frustata, camminando intorno alla stanza.

"non lo so" rispose Ryan per la prima volta con sguardo dispiaciuto.

Dopo mezz'ora, entrò Jason in camera. Venne subito verso di me e mi baciò con foga.

"solo io ti posso baciare" esclamò con gli occhi lucidi e spalancati.
Sembrava ancora più pazzo del solito e ciò mi terrorizzava.

"ti senti meglio Jason?" chiese con attenzione Ryan.

"ora sto meglio, grazie Ryan" rispose Jason.

Ryan annuì ed uscì dalla stanza. In quel momento avrei tanto voluto che rimanesse.

"non avresti dovuto fargli del male. Cameron è il mio migliore amico" dissi disgustata da lui.

"i migliori amici non si baciano tra loro" sputò acidamente.

"non sono tua, non puoi pensare di avere diritti su di me" urlai con rabbia.

"Tu sei una creatura splendida e solo io l'ho notato davvero. Ho tutti i diritti su di te" disse preoccupato dalla mia esclamazione.

Le nostre fronti si unirono e mi guardò profondamente negli occhi.

"hai capito?" chiese con sguardo smarrito.

Annuii con esitazione, Jason era più instabile di altri giorni.

Sorrise e mi baciò con dolcezza.

Mi spinse sul letto e si mise sopra di me, incominciando a baciarmi.

Si levò la maglietta e la levò anche a me.

"Jason, no ti prego" sussurai spaventata.

" tranquilla" sussurrò accarezzandomi il volto.

Iniziai a piangere ma a Jason sembrava non importare, mi baciò il petto e mi fissò tutto il corpo, con lussuria.

Si levò anche i pantaloni e fece lo stesso con me.
Iniziai a urlare in protesta, avevo paura.

"amore basta urlare, sarà bellissimo" esclamò con disinteresse.

Iniziò a baciarmi l'interno coscia.

Sapendo di essere sola con quel mostro, iniziai a piangere amaramente.

"sei bellissima" esclamò con felicità.
Jason era solo un sadico di merda.

Baciò tutto il mio viso, poi scese al collo e mi diede baci umidi.

Asciugò le lacrime che continuavano ad uscire dai miei occhi, il suo naso sfiorò la mia guancia.

Si staccò leggermente per togliersi i boxer.

Indietreggiai quando lo vidi riavvicinarsi.

Venne vicino a me, i nostri nasi si sfiorarono di nuovo.

Mi baciò e mi levò il reggiseno facendolo cadere a terra.

Ormai avevo il viso bagnato dalle lacrime.

"basta piangere, Charlotte" disse
Jason guardandomi negli occhi e poi guardò i miei seni e li sfiorò con la mano.

Passò poi per baciarli e tornò alle mie labbra.

"Sei così carina e fragile" Sussurrò al mio orecchio.

Con una presa ferma mi levò l'ultimo indumento che mi copriva.

Sentii la dignità scivolare via per la seconda volta.

Mi guardò negli occhi con uno sguardo pieno di foga.

"ti prego no" esclamai tremando leggermente.

Non disse nulla ma mi baciò la guancia.

Mi stese, si mise sopra di me e mi fece allargare le gambe con forza.

Con una mossa lenta entrò dentro di me senza precauzioni.

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Arrivato al culmine, Jason si distese al mio fianco.

Le lacrime avevano smesso di scendere ed erano diventate secche sulle mie guance.

Avevo lo sguardo smarrito e mi limitai a fissare il soffitto.

Jason mi baciò il collo e mise una mano sopra la mia pancia.

"Non ho usato le precauzioni, forse tra qualche settimana nel tuo bel pancino potrebbe esserci il nostro futuro esserino" esclamò ridendo felicemente Jason.

Con sguardo spento, girai il viso verso di lui.

"non sono pronta per questo" dissi con tono monotono.

Facendo finta di nulla, si alzò e prese dell'intimo per entrambi.

Mi aiutò a metterlo, era come se la mia anima non fosse dentro il mio corpo. Non avevo forze in corpo.

Poco dopo Jason mise una coperta sopra i nostri corpi.

Mi girai dandogli le spalle, notandolo mi avvicinò a lui e mise una mano sopra il mio fianco.

"buonanotte amore" sussurrò al mio orecchio

Non risposi fissando senza espressione, il muro.

Tutto ciò era un orribile incubo.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!

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