Sentii delle voci, avevo ancora gli occhi chiusi ma capii di essere sdraiata su un letto... Non ci credo, di nuovo qui...
Tutto ciò mi tormentava, non avrei mai voluto Jason nella mia vita.
Le persone smisero di parlare, sentii una porta aprirsi nella stanza dove mi trovavo.
"Jason, quando si sveglierà?" chiese Alfredo.
"L'effetto dovrebbe svanire tra poco" mormorò Jason accarezzandomi la testa, cercavo di rimanere immobile, respirando normalmente.
"Le farai del male?" chiese Alfredo con tono triste.
"Alfredo è scappata, mi ha allontanato da mia figlia, è andata a letto con Cameron e sono ricercato. Non dovrei arrabbiarmi?" disse Jason con tono gelido.
"Jason, lei per un mese è riuscita a vivere la sua vera vita" esclamò arrabbiato Alfredo.
"Ma come puoi dire questo!?" urlò Jason.
"Questa è la cruda verità, non sai accettare il fatto che Charlotte non ti amerà mai" disse Alfredo sbattendo la porta andandosene.
Jason sospirò e si coricò di fianco a me.
"Io ti amo e non posso sopportare questo...sei stata con Cameron, mi hai spezzato il cuore" esclamò Jason, lo sentii piangere e posare la testa tra sul mio petto come un bambino, cullandosi da solo.
Era così bisognoso di affetto, ma non potevo fare nulla per lui, non lo amavo.
Finsi di svegliarmi, lo vidi alzare la testa e guardarmi con gli occhi lucidi.
"Jason" sussurai.
Il suo sguardo si indurì e si alzò dal letto mettendosi davanti a me.
"Devi essere stata una stupida a pensare che non sarei tornato" disse con tono gelido.
"Almeno in un mese ho fatto tutto ciò che volevo" risposi con tono arrogante.
Lui posò lo sguardo su di me e strinse la mascella.
"Immagino sia divertente andare a letto con tante persone" disse ferendomi l'orgoglio.
"Non cercare di dire altro e ricordati che io amo Cameron" dissi arrabbiata.
"Sto cercando di restare calmo" disse irritato.
"Ama un'altra, sicuro troverai qualcuno!" Urlai.
"Che cosa dici! Come potrei, io amo solo te e ed è così da un sacco di tempo" protestò Jason.
Si avvicinò a me, il suo corpo torreggiava sul mio.
"Vuoi ancora farmi del male?" chiesi con gli occhi lucidi.
"Devo rivendicare ciò che è mio" rispose con tono gelido.
"No Jason" esclamai cercando di allontanarlo.
"Sarà bellissimo, come l'ultima volta" disse inziando a togliersi i vesititi.
Inziai a piangere...
~3 ore dopo~
Cercai di muovermi ma un braccio stretto alla vita, me lo impedì.
Di nuovo lo stesso trauma, non avrebbe mai capito il dolore che mi infliggeva.
Aprii gli occhi e mi girai verso Jason che dormiva beatamente.
Cercai di alzarmi ma il suo braccio me lo impediva.
In quel momento, sperai solo che I miei genitori stessero bene.
Vidi Jason iniziare a muoversi ed emettere dei piccoli gemiti.
Feci finta di dormire, lo sentii accarezzarmi il braccio e baciarmi la fronte.
Socchiusi gli occhi, lo vidi alzarsi e dirigersi in bagno.
Quando chiuse la porta sopirai.Mi alzai velocemente e mi cambiai, uscii da quella stanza, percorsi il corridoio e guardai tutte le stanze finché non entrai nella stanza di Emily.
Jason aveva finito di addobarla.
Era molto bella, sul comodino c'era una foto di me e una di Jason.Vidi Emily nella culla e le accarezzai la guancia.
La presi in braccio, sarebbe stato difficile ma sarei scappata di nuovo.
Scesi al piano di sotto, rimasi sorpresa quando vidi Matthew e Lucy.
"Charlotte" salutò Lucy con sguardo triste.
"Cosa fai qui con Emily in braccio?" Chiese Matthew sospettoso.
"Volevo farla mangiare" risposi mentendo spudoratamente.
"Charlotte perché scappi sempre?" chiese Matthew annoiato.
"Perché non ti fai i fatti tuoi, imbecille" risposi stringendo la mascella.
"che succede?" chiese Jason dietro le mie spalle.
"Charlotte cerca di scappare ancora" gli rispose Matthew, Lucy gli diede una gomitata e uno sguardo storto.
"Vaffanculo" sussurrai.
"Amore, non hai capito ancora che il tuo posto è al mio fianco?" Chiese Jason con rabbia.
"Mi sono stufata di tutto questo, Jason tu non sei nessuno per comandarmi" gli dissi esasperata.
Mi guardò male e si avvicinò, mi allontanai subito ma Matthew mi strappò Emily tra le braccia.
"Ridammi mia figlia!" Urlai.
"No, non ti darà nostra figlia se scappi" mi urlò contro Jason.
"Bene, allora la verrò a prendere quando ritornerò con Cameron" dissi con un sorriso furbo.
"Charlotte" disse a denti stretti.
Scesi di fretta le scale, Lucy mi lanciò le chiavi della porta e diede a Jason un calcio nelle parti intime.
Aprii la porta e corsi via, mi accorsi di star piangendo, non avrei mai voluto lasciare mia figlia con Jason.
Non mi accorsi di aver preso una buca e caddi.
Sentii dei passi e un respiro affannato.
"Non scapperai mai da me amore" mi sussurò all'orecchio Jason.
Sentii un forte pizzico alla spalla, girai la testa e vidi che era una siriga.
Gli occhi si fecero pesanti e la mia schiena colpì il petto di Jason.
Mi svegliai completamente frastornata.
Mi guardai intorno e vidi qualocosa che mi fece immediatamente tremare.
Non mi trovavo nella camera da letto che condividevo con Jason, ma dentro la camera che avevo cercato di dimenticarne l'esistenza.
La stanza con tutte foto mie, tappezzate sulle pareti.
Vidi Jason con un sorriso pazzo, entrare nella stanza.
"Amore penso che si stia avvicinando il momento cruciale della nostra storia d'amore" esclamò con uno sguardo strano.
"Cosa vuoi dire?" Chiesi tremando.
"Io e te ci sposeremo" rispose sorridendo.
"Cosa?" Dissi incredula spalancando gli occhi.
"Domani sarà un giorno importante" esclamò emozionato.
"Io non voglio" dissi piangendo.
"Domani sarai mia moglie" esclamò con tono deciso guardandomi, il suo sguardo era carico di desiderio.
Si alzò, chiuse la porta e mi lasciò scioccata e sorpresa.
Non sarei mai diventata sua moglie.
Ecco a voi il capitolo 42!!!
Spero vi sia piaciuto.
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My Stalker
FanfictionCharlotte Smith, una ragazza di 17 anni con una vita ordinaria e una famiglia unita. È una ragazza dolce e spensierata. Tuttavia, Charlotte non è a conoscenza del fatto che qualcuno la sta osservando, un ragazzo che sa tutto di lei... #3 in Ossessio...