capitolo 29. Solitudine (Aggiornato)

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Ero sveglia da qualche ora e guardandavo il cielo dalla finestra.

Mi mancava molto sentire l'odore dei fiori e l'aria che soffiava leggera.

Mi sentivo perennemente sola, la presenza di Jason non contava.

Il giorno prima ero stata picchiata da quel mostro.
Odiavo Jason sempre di più.

Sentii la porta aprirsi e vidi Jason entrare.

"amore ti ho portato da mangiare" disse portando un vassoio.

Non risposi, lo sentii avvicinarsi e mi toccò le spalle, mi girai per guardarlo e vidi i suoi occhi tristi.

Lo guardai confusa.

"oggi" esclamò ma si fermò e abbassò la testa.

"cosa?" gli chiesi.

"oggi sono ben 2 anni da quando è morto" disse Jason.

"chi?" chiesi confusa.

"sono passati due anni dalla morte di Simon, oltre ad essere il mio socio era anche un amico molto importante" disse triste Jason.

"oh, mi dispiace" esclamai.

"in un certo senso mi sento responsabile" esclamò sospirando.

"responsabile di cosa?" chiesi confusa e curiosa allo stesso tempo.

"Simon mi aveva chiamato per un urgenza, stavo per andare da lui ma in quel momento, ti stavo spiando. Ti avevo visto cadere bruscamente a terra, svenendo, mentre uscivi da scuola, eri molto sotto stress in quel periodo.
Vedendoti, corsi verso di te e ti portai all'ospedale" rispose grattandosi la fronte nervosamente.

"ecco chi mi aveva portato all'ospedale quel giorno" sussurai.

"dopo di che, corsi da Simon ma non c'era niente da fare, perché, lui era già morto" proseguì.

Rimasi paralizzata sul posto, indirettamente era per colpa mia, che un ragazzo di cui non conoscevo neanche l'esistenza, fosse morto.

I miei occhi diventarono lucidi e  Jason mi abbracciò.

"non è colpa tua, io devo prendermi cura di te anche a costo di non poter salavare gli altri. Per te ci sarò sempre amore mio" sussurrò con dolcezza.

"non ti sei mai pentito di amarmi?" gli chiesi in un sussurro.

"no, mai" rispose con tono sicuro.

Mi prese la mano e andammo al piano di sotto e vidi un piccolo peluche sul tavolo.

"un peluche?" chiesi.

"si era mio da piccolo, quando nascerà nostro figlio voglio che lo abbia." esclamò Jason con un sorriso.

Feci un piccolo sorriso per il gesto dolce.

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Era passato un mese, la pancia si notava leggermente.

Non vedevo Cameron da così tanto tempo e mi mancava tanto.
Mi mancavano molto anche i miei genitori e mia sorella.

Sentii dei passi e vidi Jason.

"Andy è stata catturata da un socio di Logan" esclamò Jason irritato.

"cosa?" chiesi sconvolta.

Povera Andy.

Mezz'ora dopo

Sentii suonare al campanello, andò Justin ad aprire e vidi un ragazzo ed Andy.

"Hey Mike" salutò Jason.

"Jason" lo salutò il ragazzo.

Mi guardarono e mi limitai a fare un cenno con la testa.

Vidi Jason guardare con rabbia Andy.

"Andy, vendicherò Logan, Mike ti ha portato qui per una punizione" disse Jason.

"stronzi di merda" esclamò Andy arrabbiata.

Gli occhi di Jason erano neri e respirava pesantemente.

Velocemente mi avvicinai a lui e gli strinsi leggermente il braccio.

"ti chiuderò nel seminterrato per una settimana, hai già del cibo e acqua e cè anche un bagno. Non voglio sentire urlare" disse con tono duro.

"no, non potete farlo" urlò arrabbiata Andy.

Mike la prese tra le sue braccia, la baciò a stampo e la portò nel seminterrato.

Quel ragazzo era decisamente pazzo quando Jason.

Dopo poco Mike ritornò e andò a parlare con Jason, nel mentre, corsi in camera.

Mi dispiaceva per quello che stavano facendo ad Andy.

Dopo poco tempo sentii gli occhi farsi pesanti ma prima di addormetarmi del tutto sentii la mia testa essere sollevata e appoggiata sulle ginocchia di qualcuno.
Ricevetti delle lievi carezze sulla testa.

Ovviamente era Jason, il mio più grande incubo.


Ecco a voi il capitolo 29!!!
Spero vi sia piaciuto

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