Ichiru ricorda come se fosse ieri la prima volta in cui la vide, in una limpida notte di maggio. Era ormai più di un anno che viaggiava insieme ad Akihiro Kyan, e l'ultima cittadina in cui si erano trasferiti pareva piuttosto tranquilla. Forse si sarebbero fermati un po' più del solito... Ichiru aveva perlustrato i dintorni ed aveva scoperto un magnifico lago circondato da alberi. Quel posto gli ricordava il Collegio Cross... suo fratello, e Reika... Gli piaceva sedere sull'erba fresca, osservare la liscia superficie dell'acqua, perdersi nel fruscio del vento tra i rami, godere del silenzio e della pace che lì riusciva a trovare. Quel luogo lo faceva sentire... a casa. Ma quella notte, quella fatidica notte, scoprì di non esser l'unico ad amare quel posto. Sulla riva del lago Ichiru vide qualcuno. Una ragazza. Fisico slanciato e minuto. Capelli neri lisci, poco più lunghi delle spalle. Indossava quella che poteva sembrare una divisa scolastica, bianca e rossa. Nella sua mano destra, una katana. La sconosciuta si voltò lentamente nella direzione del giovane e lo squadrò con diffidenza. Nonostante fosse buio, i sensi acuiti di vampiro permisero ad Ichiru di scorgere il colore verde intenso dei magnifici occhi che aveva puntati addosso.
"Non credevo di trovare qualcun altro qui." disse lui, avvicinandosi di alcuni passi.
"Nemmeno io." rispose laconica lei, tornando a guardare davanti a sé.
"Ci vieni spesso?"
"Ci venivo spesso. Negli ultimi giorni ho avuto un po' da fare, con la scuola... e altro..."
"Altro?... Immagino che l'altro di cui parli abbia a che fare con quella katana."
Ichiru affiancò la sconosciuta e lei di nuovo posò gli occhi su di lui. Quindi a bruciapelo gli chiese:
"Tu non sei il ragazzo che gira sempre con quel Sangue Puro?".
"Sei una cacciatrice di vampiri?" ribatté il giovane facendosi serio.
"Non si risponde a una domanda con un'altra domanda... Comunque, pensi davvero che io sia una cacciatrice?"
Le iridi della sconosciuta si tinsero di un rosso vivo.
"Sei un vampiro." concluse Ichiru.
"Che intuito!" ironizzò l'altra, per poi aggiungere:
"E tu, dimmi. Cosa ci fai insieme a quel Sangue Puro? Tu non sei un Sangue Puro..."
"Mi ha salvato la vita e ora mi sta addestrando."
Una lieve brezza iniziò a soffiare.
"...ti sta addestrando..." ripeté sottovoce la ragazza, volgendo nuovamente gli occhi al lago.
Su quel volto perfetto, dai lineamenti delicati e femminili, quanta malinconia era dipinta. Quanta solitudine in quello sguardo distaccato e indecifrabile. In quella malinconia, in quella solitudine, Ichiru si rispecchiò, e non poté evitare di soffermarsi a fissare la misteriosa fanciulla che aveva di fronte. Lei era lì, ma era come se non lo fosse. Dove stava viaggiando il suo sguardo? Dove la sua mente? Forse anche lei, come lui, stava cercando il suo posto nel mondo. Stava cercando... se stessa.
"Io mi chiamo Ichiru." azzardò il giovane allungando una mano in segno di saluto.
Ma il suo gesto non fu ricambiato, e lui abbassò il braccio, senza tuttavia demordere. Per una qualche strana ragione, voleva assolutamente conoscere il nome di quella creatura così sfuggente ed apparentemente irraggiungibile.
"Non vuoi proprio dirmi il tuo nome?" insistette Ichiru.
"Sibyl..." sussurrò l'altra, voltandosi appena.
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Vampire Knight Moonrise
Fanfiction(Sequel di Vampire Knight Reloaded) Dal I Capitolo: ..."Sono trascorsi quasi due anni dalla sconfitta di Rido Kuran. Ed in questo lasso di tempo, un po' di cose sono successe. L'Associazione Hunter adesso è gestita dal maestro Yagari, da mia madre...