Capitolo 11

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E' notte fonda al Collegio Cross. Ichiru, terminato il giro di ronda, se ne sta in piedi sulla riva del lago. Pensa a quello che gli ha raccontato Zero, al suo strano incontro con Sarah Shirabuki ed al comportamento di lei. E' da qualche giorno che ci riflette. Non capisce a cosa miri quella Sangue Puro. Sembra più che altro una a cui piace giocare con le persone che ha intorno, come fossero pedine da disporre su una scacchiera. Chissà, forse per i Sangue Puro è normale comportarsi così...

Ichiru si siede e chiudendo gli occhi respira a fondo l'aria pungente di questa fredda notte. Poi, d'un tratto, un rumore lo distrae. Il ragazzo si volta di scatto e tra la vegetazione scorge una sagoma. Per un fuggevole istante gli sembra di intravedere il volto di Sibyl, ma è in realtà Reika quella che si sta avvicinando. Ichiru scuote la testa, ridendo di se stesso.

"A cosa stai pensando di tanto divertente?" domanda Reika, sedendosi accanto all'amico.

"Divertente?" chiede a sua volta lui.

"Mi sembrava che stessi sorridendo."

"Non era niente di interessante."

"Fai il misterioso... Cosa c'è sotto?"

Ichiru mette una mano sulla testa di Reika ed in un gesto affettuoso le scompiglia i capelli.

"Cosa mi nascondete tu e Zero?" prosegue la giovane, facendosi particolarmente seria.

"Non c'è niente di cui tu ti debba preoccupare." risponde serafico Ichiru, d'accordo col fratello di non raccontare per il momento a Reika di Sarah.

"Non ti credo. Se dici così vuol dire che è successo qualcosa."

"Se sono tornato qui è anche per proteggerti. Perciò, fidati di me..."



Vorrei replicare ma la voce mi si spegne in gola, davanti agli amorevoli occhi che mi accarezzano con struggente dolcezza. Di nuovo sei accanto a me, Ichiru, e mi dici che vuoi proteggermi. Anche Zero mi ha detto la stessa cosa, alcuni giorni fa. Ma per te, per te è diverso... Non vivere per me, Ichiru. Pensando a me. Saperti al mio fianco, mi fa stare bene. La tua presenza mi fa sentire al sicuro. E mi lusingano le tue attenzioni. Però... però non posso egoisticamente continuare a tenerti legato con un sentimento che non potrò mai ricambiare. Io sono sicura che da qualche parte c'è la ragazza giusta per te, quella che potrà donarti lo stesso amore che tu saprai donare a lei. Ma non sono io quella ragazza, e fino a quando resterai vincolato a me da questi sentimenti, il tuo cuore non sarà libero di amare qualcun altro. Forse, per il tuo bene, dovrei allontanarmi da te, mantenere una distanza tra noi. Eppure, non ci riesco... come non riesco a rimanere indifferente a questi occhi, i tuoi occhi... Io amo Zero, lo amo con tutta me stessa, ma allora perché i tuoi occhi riescono a confondermi? E' già successo un'altra volta, prima della gita in montagna... Chino la testa e distolgo lo sguardo.

"Che c'è? Tutto bene?" mi domandi premuroso.

Hai capito che qualcosa non va, ma per fortuna non hai capito il motivo del mio turbamento. Mi passi una mano tra i capelli ed avvicini il tuo viso al mio. Il tuo respiro lambisce appena la mia pelle ed io istintivamente mi volto verso di te. Ti sfioro una guancia con le dita e tu rimani immobile, sorridendomi...

Improvvisamente, una sensazione di inquietudine mi assale. Mi guardo intorno e vedo Zero in piedi dietro di noi. Non l'avevo sentito arrivare. E nemmeno tu, lo posso capire dalla tua espressione sorpresa. Ti alzi in piedi ed io faccio lo stesso. Zero ci fissa in silenzio, pugni stretti e labbra serrate. Sul suo volto leggo un'accusa che mi ferisce nel profondo. Mi sento in colpa. Anche se non ho fatto niente... Mi sento in colpa per la confusione che prima aveva rapito il mio cuore...

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