Capitolo 20 - Les jeux sont faits

1.4K 129 15
                                    

Un anno prima

Dalton entrò nella grande sala ornata e adibita al ricevimento di ospiti. Un omone sulla trentina era seduto dinnanzi a un tavolo, con un foglio di carta e una penna in mano. L'uomo porse la penna al ragazzo che firmò il bianco foglio, poi annuì, lasciandolo avanzare oltre la pesante porta color noce.

Dalton Awking era sempre stato un ragazzo tranquillo, nonostante i problemi della sua infanzia. Non aveva mai potuto gioire di traguardi personali raggiunti, o simili. Era sempre stato invisibile. Per cui, era facile immaginare lo sgomento che aveva provato quando aveva letto la lettera che lo nominava come capo della Eta Beta.

La procedura solenne si svolgeva in due parti, una delle quali all'interno dell'imponente struttura del Gran Consiglio, ove lui si trovava. Avanzò, aprendo la porta. Un tavolo si estendeva lungo tutta la stanza, con tanti quadri rappresentanti diversi volti, disposti a caso sulle pareti. Una cornice era vuota, Dalton la fissava con un cipiglio disegnato sulla faccia, quando una mano lo afferrò da dietro, lui si voltò.

-Si è tirato a lucido, signor Awking- constatò un uomo sulla cinquantina, tarchiato e con un principio di calvizie. Dalton si era veramente tirato a lucido per l'occasione, comprando una giacca e un pantalone eleganti, la camicia bianca e la cravatta rossa, rispettando i colori della confraternita, il rosso e il nero. L'uomo gli fece segno di accomodarsi, e lui così fece. Altri due tizi entrarono e si sedettero, installando una videocamera per filmare il tutto. Poi, uno si alzò e porse un libro a Dalton, che lo prese.

Spalancò gli occhi quando si accorse essere il manuale originale della Eta Beta.

-Allora, posi la mano sul libro- ordinò quello in piedi. Dalton lo fece.

-Perfetto, ora, signor Awking, Giura solennemente di guidare la Eta Beta, di difendere la fratellanza e di rispettare il Gran Consiglio? Dica "lo giuro"- disse il signore, Dalton annuì.

-Lo giuro- rispose, con convinzione.

-Signor Dalton Awking, quale portavoce del Gran Consiglio, la insignisco ufficialmente come alpha della confraternita Eta Beta. La confraternita è storicamente il punto di raccoglimento degli adepti del Consiglio. Un domani, faremo visita ad ogni confratello, ogni singolo membro che sia iscritto nel registro ufficiale, lo faremo partecipare alla nostra organizzazione. I suoi beta, signor Awking, saranno il nostro domani. Li scelga con cura. Sa dove trovarci in caso di necessità, arrivederci- spiegò l'uomo, uscendo dalla stanza seguito dagli altri. Dalton rimase scioccato, ma si riscosse, pronto ad adempiere ai suoi doveri, perché lui sarebbe stato il capo miglior capo che la Eta Beta avesse mai avuto.

Presente

Fissavo Dalton, fingendo di essere allibito come gli altri quando raccontava la sua commovente nomina. Io sapevo già quelle cose, ovviamente non con tutti quei dettagli. Guardai l'orologio. Il tempo scorreva, un cadavere era a terra, e mi avevano revocato l'incarico. Ironico, no? Decisi in fretta il da farsi, mi alzai ed estrassi la pistola, facendo impallidire tutti e quattro i miei interlocutori: Dalton, Jared, Sebastian e Blake.

-Perfetto, è arrivato il momento di confessare. Sono io l'assassino, e ora finirò il mio lavoro. Ucciderò tutti voi- dissi, facendoli tremare sul divano. Porca merda. Nessuno di loro aveva avuto la reazione che avevo sperato. Erano tutti agitati, erano semplicemente spaventati. Il vero assassino sarebbe stato calmo a quelle mie dimostrazioni. Beh, o l'assassino era molto più sveglio e abile di me, oppure non era in quella stanza. Mi sedetti, continuando a brandire l'arma.

Les jeux sont faits, ormai avevo estratto la pistola, non potevo esimermi dal dare una spiegazione. O magari sì. Dalton mi fissava, stranito. Jared era spaventato. Sebastian aveva calcolato mentalmente le possibilità di salvezza. Ognuno reagiva a suo modo, ma nessuno reagiva da colpevole. Nel momento in cui stavo per annunciare di essere un agente dell'FBI, la porta si aprì, e Julian entrò, trovandosi di fronte il corpo senza vita del suo migliore amico. Cazzo

BrotherhoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora