8.

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<<Stavo scherzando sono Christian>> disse il ragazzo davanti a ne andando poi ad accendere la lampada sul comodino vicino al letto.

<<Sei un idiota!!>> gli dissi io dandogli un pugno sulla spalla. Si mise a ridere ma poi smise quando Taylor si mosse sulla sedia.

<<Tranquillo ha il sonno pesante. Credo.>> dissi io sorridendogli.
<<Che ci fai qui??>> chiesi io tenendogli la mano.
<<Martina mi ha detto che ti eri svegliata ma che eri sorvegliata da coloro che vorrebbero uccidermi.>> disse per poi far scomparire tutta la distanza che c'era fra di noi.

<<Non vogliono uccidere te. Ma tuo padre.>> gli dissi io staccandomi per riprendere fiato.

<<Comunque buon compleanno Cat.>> mi disse lui lasciandomi un altro bacio a stampo per poi andare via e chiudersi la porta alle spalle.

****Il pomeriggio dopo****
<<finalmente posso uscire da questa morte nera.>> dissi io tra me e me mentre sistemavo le ultime cose nella borsa. Per fortuna che Martina mi aveva portato dei vestiti puliti altrimenti sarei andata in giro sporca di sangue.

<<Sei pronta??>>mi chiese jack j. Entrando nella stanza.
<<Si. Eccomi.>> dissi io andando verso di lui zoppicando.
<<Cat..>>sapevo già dove vileva andare a parare.
<<Non andrò su quella cosa a ruote!! Sembrerò infortunata!>> dissi io sapendo già cosa mi avrebbe detto.
Continuava a guardarmi con i suoi occhi enormi azzurri. Sbuffai rumorosamente e mi diressi sulla sedia a rotelle.

<<Brava Caterina la cretina>> disse lui spingendomi fuori da quella gabbia.

<<Oh senti chi parla jhonson......Bronson(?)>> mi guardò con aria stranita e io feci spallucce.

<<Non mi veniva niente. Non lamentarti.>> risposi io puntandogli un dito contro. Alzò le mani in segno di resa e poi mi spinse alla macchina.

<<Ma dovevi proprio avere una jeep??>> chiesi io mentre cercavo di salire sull'enorme macchina.
<<aspetta ti aiuto.>> disse lui arrivando dalla mia parte spingendomi dentro all'auto.

Il viaggio fu tranquillo a parte qualche dolorino qua e la mentre mi sforzavo di cambiare stazione radio.

<<Siamo arrivati. Aspetta a scendere.>> disse lui aprendo la sua portiera. Non ero un'invalida. Potevo farcela anche da sola. Scesi il gradino ma scivolai e caddi a terra.

<<Cazzo!!>> imprecai tenendomi la schiena.
<<Lo sapevo che avresti fatto qualche cazzata.>> disse Jack j. Tirandomi su da terra e poggiandomi sulla carrozzina.

Aprimmo la porta e appena varcata la soglia...<<sorpresa!!!!>> urlarono tutti in coro lasciandomi a bocca aperta.

La casa era completamente addobbata e io non riuscivo a crederci. Salutai tutti, dal primo all'ultimo.

<<Ragazzi se non vi dispiace io mi vado a fare un bagno caldo e poi chiamerò Sara.>> gli dissi per poi dirigermi al piano superiore con l'aiuto dei ragazzi.

Entrai in bagno e accesi l'acqua. Mi spogliai, entrai dentro e chiusi gli occhi. Le ferite bruciavano un po ma il dolore era sopportabile.

Dopo un quarto d'ora buono riaprii gli occhi, mi alzai e mi avvolsi un asciugamano intorno al corpo e un altro ai capelli.

Mi vestiti velocemente e quando ritornai in camera squillo il mio telefono. Era un numero sconosciuto. Non mi feci tanti problemi e risposi.

"Pronto??"
"Ciao Caterina"

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