capitolo 27-IL PALCO

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Il giorno seguente Sarah si recò nel negozio di un fotografo, per farsi fare una copia della sua vecchia foto. Aspettò in silenzio, osservando la copia che, man mano che veniva stampata, usciva dalla fotocopiatrice. Mai avrebbe creduto che una foto del genere potesse riacquistare importanza per lei, non dopo tutti gli anni passati e dopo quello che aveva provato...

"Ecco a te. Sono 0,75 A$ " le disse il fotografo.

Sarah pagò e uscì dal negozio, con entrambe le foto conservate in una busta. Prese un pullman e arrivò fino a una fermata vicino alla Sydney Opera House, e da lì proseguì a piedi. Dopo una decina di minuti arrivò davanti a casa Hood, e suonò il campanello. Le aprì la porta Joy, la madre di Calum, e nel vederla la accolse con un gran sorriso...

"Sarah, cara! E' un piacere rivederti"

"Buongiorno Joy" rispose lei.

"Hai bisogno di qualcosa? Cercavi Calum?"

"Sì, cercavo lui in effetti..."

"Vieni, accomodati" la fece entrare in casa "Calum è in camera sua, vado subito a dirgli che sei qui. Siediti pure di là in soggiorno"

"Va bene, grazie"

Joy si diresse alle scale, verso il piano superiore, e Sarah si sedette sul divano. Teneva in mano la busta bianca con le foto, rigirandola tra le dita. Si guardò intorno. Riconosceva alcuni mobili, la famiglia di Calum li aveva anche nella vecchia casa, quella della loro infanzia. Altri invece erano nuovi, così come la casa. Che strano, pensò...era un ambiente familiare ma allo stesso tempo estraneo. Aveva passato tante giornate a casa di Calum, con Joy che preparava la merenda e Calum che le faceva vedere tutti i suoi videogiochi...

"Ciao Sarah..." la salutò Calum, entrando.

"Ciao Calum..."

"Sono contento di vederti" le sorrise, poi andò a sedersi accanto a lei "Come stai?"

"Bene. Sono venuta a darti una cosa..." con delicatezza estrasse le foto dalla busta, e gli porse la copia.

Calum prese tra le mani la foto, e per un attimo la osservò in silenzio. Era sorpreso, sia dal fatto che Sarah gli avesse portato quella foto, sia dalla foto stessa...

"L'ha trovata mia madre, in uno scatolone nel seminterrato" spiegò lei "All'inizio non la volevo, l'avevo lasciata lì sotto..."

"Non la volevi...?" chiese Calum.

"No, non volevo tenere un ricordo come quello...ma poi, non so, l'ho voluta indietro e ho anche pensato di farne una copia da darti"

"E' mia...? L'hai fatta per me?"

"Sì, per te...se la vuoi"

"Certo che la voglio. Non vedevo una nostra foto insieme da anni...con il trasloco eccetera non so dove siano finite quelle che avevo"

"Capisco...allora tienila, è tua" rispose Sarah.

"Grazie Sarah" le sorrise.

"Di nulla. Scusa se ho disturbato solo per una foto..."

"Non hai disturbato per niente, sono contento che tu sia passata. E comunque non è solo una foto, è molto di più..."

In quell'istante il cellulare di Sarah iniziò a squillare.

"Scusa un secondo..." disse, e rispose "Pronto? Oh ciao Christie. Dimmi. Mm no...no. In questo momento sono...sono a casa di Calum. Sì...sì ti ascolto"

Mentre Sarah parlava al telefono con la sua amica, Calum se ne stava a osservare in silenzio la fotografia, rivolgendo ogni tanto uno sguardo alla ragazza accanto a lui...

|FUTURE HEARTS| Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora