capitolo 28-ADRENALINA

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Così il dj mi mise in mano il microfono, e in un secondo mi ritrovai sul palco, davanti a tutte le persone presenti alla festa. Avevo ancora lo sguardo fisso sul pubblico, quando risuonarono le prime note di 'Oh Calamity'. Avvicinai il microfono alle labbra, mi feci coraggio, e iniziai a cantare seguendo la musica...

<When I was younger I was certain

That I'd be fine without a queen

Just a king inside his castle

With an ocean in between

Now all I do is sit

And count the miles from you to me

Oh, calamity...>


Era indescrivibile l'ansia che avevo addosso. Cercavo di non pensare a tutte le persone che mi guardavano, anche se erano lì davanti a me. Ma nonostante tutto continuavo a cantare, forse perché un po' di forza la trovavo sempre, o forse era quella canzone che adoravo...


<We get older by the hour

Watch the changes from afar

Keep forgetting to remember

Where we've been is who we are

Now all I do is wonder

Why we ever set the scene

Oh, calamity...>

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"Uau...cioè, uau" fu tutto quello che Michael riuscì a dire. Era insieme a Christie e ai ragazzi, ad ascoltare Sarah che cantava sul palco.

"Io le dico sempre che è brava, e lei continua a non credermi...!" disse Christie.

"E' brava sì!" concordò Ashton "Cioè sul serio, ha una bellissima voce..."

"Hai ragione, canta davvero bene" aggiunse Luke.

Calum era l'unico che non era riuscito a dire niente. Per lui Sarah era una scoperta continua, prima con la sua fragilità e ora con la sua voce. Era totalmente rapito dalla ragazza che cantava sul palco...


SARAH'S POV.------------------------------------

Stavo cantando su un palco, da sola, davanti a tantissima gente. L'ansia era diventata prima emozione, poi eccitazione, poi qualcosa che riuscivo a fatica a definire. Era come un vortice nello stomaco, che mi catturava sempre di più. La musica aveva trasformato la paura in adrenalina, ed era una sensazione incredibile. Quando arrivò il momento del ritornello, non avevo più alcun timore, e cantai meglio che potevo...

<It's such a shame that we play strangers

No act to change what we've become

Damn, it's such a shame that we've built a wreck out of me

Oh, calamity

Oh, calamity! >


Era fantastico. Le persone applaudivano, applaudivano me. Non potei fare a meno di rivolgermi verso Christie: era felicissima, saltava e urlava. Sorrisi. Poi guardai Calum: aveva una strana espressione, indefinibile. Chissà a cosa pensava, mi chiedevo, mentre lo guardavo...


<If I catch you on the corner

Will you even know it's me?

Will I look familiar to you?

Do you offer me a seat?

Can we find a new beginning?

Do you turn the other cheek?

Oh, calamity...>


Era solo una canzone, eppure tutte quelle domande non erano così lontane da me...Se lo avessi incontrato a un angolo, avrebbe saputo che ero io? Gli sarei risultata familiare? Mi avrebbe offerto un posto per sederci? Avremmo potuto trovare un nuovo inizio?

Proprio come una calamita finivamo sempre per ritrovarci, io e Calum. Anche noi ci comportavamo come estranei. Io avevo iniziato a dimenticare per ricordare. Ma non dovevamo recitare per cambiare ciò che eravamo diventati.

<Oh, calamity!

Come back to me...>


La canzone finì, e tutto ciò che ci fu dopo furono gli applausi del pubblico. Applausi di estranei, e applausi di Christie e dei ragazzi. Tutti mi battevano le mani o dicevano il mio nome. Rimasi qualche istante sul palco, a godermi il momento, poi restituii il microfono al dj e tornai dagli altri...

"Ahhhh è stato fantastico!!" urlò Christie, abbracciandomi "Tu sei stata fantastica! Avevo i brividi!"

"Grazie Christie, grazie mille" sorrisi. Non riuscivo a non sorridere.

"Io non riesco a smettere di dire uau..." disse Michael "Hai cantato in modo fantastico! Sul serio"

"Christie aveva ragione, canti benissimo!" mi disse anche Luke.

"Più che bene!" disse anche Ash "Una voce fantastica"

"Grazie ragazzi, davvero"

"Mi hai stupito..." mi disse poi Calum "Davvero. Non so di cosa avessi paura...insomma, nessuno poteva giudicarti, sei stata eccezionale. Non sapevo che cantassi così..."

"Grazie Cal. La verità è che...non so precisamente di cosa avessi paura. So solo che a un certo punto è stato come se qualcosa esplodesse dentro di me, e all'improvviso ho provato un'emozione fantastica..." risposi.

"Sì, capisco che cosa intendi...l'adrenalina del palco" sorrise.

"L'adrenalina del palco..." ripetei. Era esattamente quello.

"Alloraaa..." intervenne Michael "Chi ha fame??"

"Ancora...??" chiese Christie "Ma se siete stati al tavolo del buffet fino a 10 minuti fa!"

"Scusa baby, il mio stomaco si lamenta" rise lui.

"Io in realtà ho un po' fame..." risposi "Sarà colpa del palco?"

"Probabile. Noi stiamo praticamente sempre sul palco, e abbiamo sempre fame. O forse siamo solo affamati e basta..." rise Ashton.

Risi anche io "Beh, in ogni caso ho fame" e così ci avviammo tutti insieme a prendere da mangiare.

Era decisamente una serata sorprendente...





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HEY <3 <3

ecco qui la seconda parte, spero vi sia piaciuta! In questo capitolo ho inserito una delle mie canzoni preferite degli All Time Low: Oh calamity <3

Spero tanto che vi piaccia quello che scrivo, e come lo scrivo. Non perdete i prossimi capitoli, un bacio a tutti!

Elle_xx

|FUTURE HEARTS| Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora