9.

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Dopo essere ritornata in casa ho ballato e scherzato con tutti.

Ci siamo divertiti, è stata una bella serata.

Ora sono qui,sulla scogliera dove tempo fa è successo quel che è successo.

Mi piace stare sola.
Che poi non sono proprio sola.

Sono con il mare,la musica nelle orecchie e la luna.

Non riuscivo a dormire, quindi era inutile restare su quel letto dove mesi e mesi fa ci stavo con Matteo.

Fa tornare in mente dei ricordi bellissimi,ma che purtroppo fanno male.

Così ho deciso di venire qui.
Mi sono infilata la felpa di Matteo, dei leggings e le mie adorate Vans e sono uscita.

Ora sono qui, e sono già le 3.
La musica non è alta come le altre volte.
È quasi un bisbiglio.
Arriva a mala pena alle mie orecchie.
Così decido di spegnerla.
Il mare mosso è davvero bello.
Le onde che si infrangono contro questa scogliera, generano un rumore che io amo.
Mi aiuta a pensare.
E adesso non faccio altro che pensare.
Non so perché.
È quasi una cosa fondamentale.

Forse dovrei smetterla di pensare, smettere di ricordare.
Ma ormai i ricordi sono le uniche cose che mi rimangono.

A me hanno sempre detto di non ricordare,perché se ricordi piangi.
Io non la penso così.
Cioè i miei ricordi non fanno solo piangere.
Alcuni fanno ridere,altri fanno arrabbiare, ma comunque hanno formato il mio carattere.
E se dimentico tutto,dimenticherò anche come sono, e le persone mi cambieranno.
Ma Matteo mi diceva spesso che non dovevo cambiare per nessuno,ma che avrei dovuto migliorare per qualcuno.
E ha ragione.
Ha sempre ragione.
Perché Matteo era così, non è mai cambiato per nessuno.
Ha sempre mantenuto lo stesso carattere.
Era stronzo,ma se si affezionava ti dava pure l'anima.
La cosa che più mi dispiace è che ormai, io non lo posso più avere.
Mi mancano i suoi baci, i suoi abbracci, i suoi occhi, le sue labbra.
Mi manca tutto di lui.
Mi manca anche quando mi mandava affanculo, mi mancano le litigate che facevamo.
Diciamo che mi manca lui.
Una lacrima mi riga il viso.
Poi altre copiose non tardano ad arrivare

《Ehi Fede》una voce roca mi distrae dai miei pensieri.

Mi giro di scatto e trovo Dylan a fissarmi con uno sguardo dolce.

《Ehi》 rispondo,quasi sussurrando.

Dubito che le mie parole siano arrivate alle sue orecchie.

Mi rigiro con lo sguardo rivolto verso il mare, sto cercando di trattenere le lacrime anche se non è affatto facile .

Infatti me ne scende una.
Poi un'altra.
Si fanno sempre più ripetitive, il mio cuore accelera e la vista mi si appanna dalle troppe lacrime.

I miei piccoli singhiozzi non passano inosservati agli occhi di Dylan, seduto vicino a me.

Sto pensando se dovrei alzarmi e buttarmi, oppure rimanere qui seduta a morire lentamente.
Non so perché ma la mia mente opta per un 'salta' .
Senza pensarci troppo mi alzo e mi sposto verso un lato della scogliera.
Le lacrime scendono a dirotto.
Sto per saltare quando qualcosa mi ferma.
Una voce nella mia testa è come se mi dicesse che è sbagliato.
Mi rimbombano le parole di Matteo.
Sul punto di morte io non avrei avuti rimpianti, ora ne ho? Molti.
Non sarei dovuta morire adesso, lui non mi vuole lì presto, lo sto deludendo? Si.
Mancherei a qualcuno? Non lo so.

《Dylan..》dico senza accorgermene
《Si fede?》risponde

Non mi ero neanche accorta che è dietro di me
《Se io morissi, ti mancherei? 》dico
《Non ti rispondo》risponde tranquillo
《Perché? Ho diritto di sapere se mancherei a qualcuno da morta.》dico quasi urlando
《Sì certo fede, ma non ho intenzione di risponderti.》risponde tranquillo avvicinandosi a me
《Dammi almeno tre valide ragioni per cui non dovresti rispondermi.》dico alzando un pò il tono di voce.
《Okay, la prima è che è una domanda troppo scema, la seconda è che tu non morirai presto, e l'ultima è perché non ho mai detto a nessuno mi manchi, e non lo dirò mai.》risponde

Io abbasso lo sguardo.
Lui mi tira a s'è.
Un'altra lacrima mi riga il viso.
Non so di preciso perché piango,forse per tutti i pianti tenuti dentro.
Forse sto versando le lacrime non versate prima.
O magari sono solo una scema.

《Sai cosa mi piace di te?》dice Dylan asciugandomi le lacrime

《 Mi piace che ogni volta che ti faccio un complimento arrossisci,non come tutte le altre che non arrossiscono. Mi piace quando mi guardi negli occhi e riesco a capire tutto di te, mi piace che nonostante le persone ti volessero diversa, tu sei rimasta la stessa. Beh che dire,mi piaci. 》dice tutto d'un fiato, come se quello che ha detto fosse un grosso macigno che si porta dentro e che finalmente lha liberato

《Ti piaccio?》Chiedo dopo un paio di sguardi

《Sì, mi piaci. Mi piaci da migliore amica. Tu sei come una sorellina per me, ed io ti devo difendere.》risponde

A queste parole mi scende una lacrima
Lo so,lo so, sono terribilmente emotiva,ma non posso farci niente.

Sento le sue braccia stringermi forte.
È la cosa più bella del mondo.
Dopo Matteo,ovvio.

Flashback

Matteo che mi stringe tra le sue braccia in riva al mare, stiamo guardando le onde schiantarsi a riva.

Fine flashback

Mi tolgo di botto dalle braccia di Dylan e indietreggio

《Stai bene fede?》 Chiede preoccupato

《No Dylan, sento che è tutto sbagliato. Mi manca terribilmente Matteo, non riesco ad andare avanti così, sento che non riesco e non posso dimenticarlo...》dico

《Fede cazzo, smettila! Non devi più pensarci a lui. È lui che è morto, non te! Tu sei ancora viva. Capiscilo cazzo.》urla Dylan

《Lo so, lo so, ma come faccio a dimenticare una persona che per me ha significato tutto? Non posso rimpiazzarla dall'oggi al domani.. non ci riesco..》dico tra le lacrime

Lui mi stringe tra le sue braccia.

《Fede,per quanto è difficile, devi andare avanti. Non dimenticarlo, devi solo provare ad andare avanti. Non soffermarti su quel capitolo, volta pagina.》dice con voce tranquilla

Prendo un grande respiro.

《Dylan...》

Sto per dire le parole che cambieranno la mia vita.
Queste saranno il grande salto.

《Si? 》risponde guardandomi negli occhi

《Voglio andare avanti. Aiutami.》dico ricambiando lo sguardo

《Certo fede, adesso ti aiuto io.》Dice

Il tragitto fino a casa è stato divertente.

Lui mi aveva preso in braccio e buttata in acqua.
Era fredda.
Pur essendo agli inizi di Settembre, il tempo stava cambiando.
Le giornate si stavano accorciando.
La temperatura raffreddando.
Stava per cominciare una delle stagioni più belle: l'autunno.

Dopo essere corsa fuori dall'acqua ero saltata in braccio a Dylan, bagnandolo completamente. Poi abbiamo cominciato a rincorrerci come due bambini piccoli.
Eh si, siamo tornati piccoli per qualche mezz'oretta.

Vi do un consiglio.
Spegnete il telefono, uscite con i vostri amici o anche da soli e andate in giro.
Dimenticate tutti i problemi, quelli sono tutti inutili.
Non è mai troppo tardi per essere felici, cominciate da adesso.
Dimenticatevi delle brutte parole, delle persone che vi hanno ferito, dimenticatevi di tutto e ritornate bambini.



Quel Fottuto Segreto 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora