14.

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Siamo in macchina, Sasha e Alex sono seduti dietro che stanno dormendo, io e Dylan siamo davanti.
«Fede, posso chiederti una cosa?» chiede lui prendendomi per mano
«Certo, dimmi.»
«Con chi eri al telefono prima?» chiede distogliendo lo sguardo dalla strada per guardarmi un attimo.
«Vedi, c'è una cosa che non ti ho detto. L'altra sera ero andata a casa di mio padre e lui, sua moglie e il mio 'fratellastro' mi hanno proposto di andare a vivere da loro. Prima l'ho chiamato, gli ho detto che accetto.» dico
«Oh beh, sono felice per te. Solo un'altra domanda, vuoi che ti do una mano con il "trasloco"?» chiede
«Mi farebbe piacere, però sappi che è stasera e che ci saranno anche mio padre e il figlio di sua moglie.» dico
«Tranquilla non mordo.» dice guardandomi
Io scoppio a ridere e lui anche.

*18:25*

Ho già inscatolato tutto con l'aiuto di Dylan. Mi mancherà questa casa.
Suona il campanello e io vado ad aprire.
«Papii» dico abbracciandolo
«Ciao bimba» risponde
«Ciao Jacob» dico poi abbracciandolo
«Ehi Fede, sei pronta?» chiede
Annuisco
«Ah, vi presento Dylan. Dylan loro sono mio padre e il mio fratellastro Jacob.» dico
«Ah quindi sei tu il Dylan di cui ci hai parlato l'altra sera. Piacere.» dice mio padre.
Poteva anche non specificare che ho parlato di lui.
«Piacere» dice Jacob un po' freddo.
«Dai andiamo, questo trasloco non si farà da solo.»
Mentre loro portano giù gli scatoloni più pesanti, io porto quelli più leggeri.

*18:55*
Dylan è andato via da qualche minuto mentre Jacob e papà sono qui a parlare con la zia.
Io sono in giardino, seduta sull'erba a pensare.
«Ehi Fede, che ci fai qui?» chiede Jacob uscendo e sedendosi di fianco a me.
«Stavo pensando...» rispondo prima di essere interrotta
«Ehi bimba, come mai sei qui fuori?» chiede Michi avvicinandosi.
«Me ne vado, Michi.» dico
«Come te ne vai? Dove?» chiede
«Vado a vivere da mio padre.» dico abbassando lo sguardo.
«Cosa!? Perché?» chiede avvicinandosi ancora
«Perché si. Ti ho visto oggi con Benedetta, sai? Credevo mi volessi bene. Eppure stai con la ragazza per cui sono stata male. » dico
«Ma piantala. Sei tu la scema qui, lo sai benissimo. Non è colpa mia se sei incapace nel farti e nel tenerti gli amici. » dice
Io lo guardo.
Non ci posso credere che l'ha detto davvero.
«Sei uno stronzo!» dico alzando un po' la voce
«Sarò pure stronzo ma almeno io non sono debole come te. E non ho mai tentato il suicidio.»
Appena dice questo mi scendono mille lacrime.
Jacob si alza e si avvicina a lui.
«Senti coso, non so chi tu cazzo sia ma non ti devi permettere di trattarla così. Seriamente, non sei nessuno. » dice arrabbiato.
«Io non sono nessuno? E allora tu chi sei, il piccolo eroe? Bah, mi fai pena. Anche tu Federica, non credevo tu facessi difendere da uno così...» dice ma viene interrotto da Jacob
«Allora, chiariamo un paio di cose. Tu così con me non ci parli anche perché non ti conviene metterti contro uno più grande. Il tuo amichetto non ti ha insegnato niente? Eppure mi conosceva bene. E comunque, datti un po' 'na calmata perché se scopro che la tratti ancora così ti spacco quella faccia di merda che ti ritrovi.» dice Jacob prendendolo per la maglietta.
«Ripeto, tu chi sei per difendere una come lei? La dovresti ignorare. Tu sei uno dei più popolari a scuola, perché parli con una così?» chiede Michele alzando la voce.
«Sono suo fratello, problemi? Ora andiamo Fede. E sappi che non ho intenzione di tornare da te. Chiaro?» dice
Michele annuisce e noi due ci dirigiamo verso la macchina.
Saliamo e io scoppio a piangere.

«Shh, tranquilla. Ci sono io con te. » dice Jacob abbracciandomi.

«Grazie per avermi difesa...» dico singhiozzando
«Facciamo così, adesso accompagniamo a casa papà che deve uscire con mamma, e poi stasera ci prendiamo una pizza e guardiamo un film. Ti va?» chiede alzandomi di poco il mento affinché possa guardarlo negli occhi.
«Sarebbe bellissimo. Grazie Jacob.» dico asciugandomi le lacrime.

Lui va a chiamare papà e ci dirigiamo verso la mia nuova casa.

Appena entriamo vedo Elena vestita con un abito rosso davvero bello.
«Fedeee! Sono così felice di vederti. Allora, come stai?» dice appena mi vede
«Anch'io ne sono felice. Bene grazie, tu?»
«Bene grazie. Quindi da oggi abiterai qui, contenta?» chiede sorridendo
«Davvero molto.» dico ricambiando il sorriso.
«Allora, andiamo?» chiede mio padre scendendo le scale vestito in smoking.
«Wow, siete così eleganti» dico
«Beh, oggi abbiamo una cena importante. Ci vediamo dopo, okay bimba?» dice venendo verso di me e dandomi un bacio sulla fronte.
«A dopo papi.»
«A dopo tesoro.» dice Elena abbracciandomi
«A dopo.» dico abbracciandola.
Appena se ne vanno Jacob chiama la pizzeria per farci consegnare una pizza famiglia dato che sono le più grandi.
«La pizza arriverà tra mezz'ora circa, vuoi sistemare le tue cose intanto?» chiede
«Sì grazie.» dico
Lui mi accompagna nella mia camera dalle pareti  rosa antico.
I miei scatoloni me li ha portati qui papà prima di andare.
«Io vado a cambiarmi intanto.» dice Jacob ed esce dalla stanza.

Sono passati circa 5 minuti e io ho già svuotato lo scatolone con dentro i vestiti. Qui ho un armadio gigante, è bellissimo.
Mentre svuoto lo scatolone con la scritta 'cose', trovo una foto di me e Matteo.
Eravamo così belli.
No Fede, non devi piangere, sii forte.
Appoggio la foto sul comodino di fianco al letto.
Dopo aver svuotato questo scatolone, vado verso il letto e prendo quello con su scritto 'scuola'.
Mentre lo sollevo mi cade dalle mani e io cado con lui.
Jacob scoppia a ridere e solo ora mi accorgo che lui mi sta guardando appoggiato alla porta.

«Mi daresti una mano?» chiedo ridendo
«Arrivo.» dice avvicinandosi.
«Che disastro che sei» dice aiutandomi ad alzarmi.
«Lo so.» dico arrossendo quando mi rendo conto che è senza maglietta.
Come si fa a non accorgersi che un ragazzo così figo è senza maglietta? Sono davvero molto sbadata.
«Ti sei fatta male?» chiede
«No» dico massaggiandomi il polso
«E allora perché ti massaggi il polso?» chiede ridendo.
«Emh, boh.» dico
«Fammi vedere.» dice prendendolo
«Fede ma ti sei slogata il polso. Vieni con me che te lo bendo.» dice
«Ma no davvero, sto bene.» dico
«Okay...» dice Jacob
Appena mi giro lui mi prende in braccio e mi porta in bagno.

«Ehi, è un colpo basso questo!» dico appena mi fa sedere accanto al lavandino.
«Eh già. Allora, dammi il polso.» dice
Glielo faccio vedere e lui mi mette una crema.
«Cosa sono questi segni?» chiede vedendo le cicatrici
«È una storia lunga.» dico
Lui mi guarda negli occhi, poi mi fascia il polso.
«A te piacciono le maglie larghe?» chiede
Annuisco
«Aspetta un attimo.» dice e va in un'altra stanza
«Tieni, usa questa come pigiama. Se vuoi ovvio.» dice passandomi una sua maglietta.
«Graziee.» dico e corro ad abbracciarlo.
«Di niente. Dai, ti aspetto giù. Mettiti il pigiama che poi ci guardiamo il film.»

Mentre mi metto i pantaloncini suona il campanello.
«Fedee, è arrivata la pizzaaa!» dice urlando Jacob
«Arrivo» dico scendendo le scale
«Che film guardiamo?» dice poi andando a sedersi sul divano
«Ce l'hai 'Lol, pazza del mio migliore amico'?» chiedo sedendomi accanto a lui
«Si, metto su quello?» chiede
«Shiiii» dico io tutta contenta.

Sono le 23:22, io e Jacob abbiamo già finito sia la pizza che il film.
«Pronto?» dice Jacob rispondendo al telefono
«Ehi tesoro, noi oggi ci fermiamo in hotel. Avvisa anche Federica. Un bacio, a domani.»
«Okay, a domani. Ciao mamma.» dice e attacca.

«Cos'ha detto?» chiedo
«Che si fermano in hotel stanotte.» dice
«Ah okay. Allora io vado a letto. Buonanotte » dico abbracciandolo
«Io resto ancora un po' qui. Se hai bisogno chiamami.» dice dandomi un bacio sulla fronte
«Grazie, davvero» dico e vado in camera mia.

Arrivo in camera e comincio a sistemare un po' la stanza e i vari scatoloni.

«Perchè sei triste?» dice un bambino avvicinandosi a me
«Mi hanno preso in giro per il mio vestitino...» dico
«Non capisco, è così bello! E anche tu sei davvero bella. Non piangere...» dice il bambino dandomi la mano
«Sei di queste zone?» chiedo
«Sì, abito in quella grossa casa gialla. Tu?» risponde indicando una casa
«Io sono di Miami, è lontano da qui.» dico
«Oh, quindi non ci vedremo più?» chiede il bambino un po' triste
«Io verrò qui in vacanza ogni anno, tanto qui abita mio cugino.» dico
«Come si chiama tuo cugino?» chiede
«Michele» dico
«Lo conosco! È il mio migliore amico. Tu come ti chiami?» chiede
«Federica, tu?» rispondo
«Matteo. Ti va di essere la mia migliore amica per sempre?» chiede
«Siii, verrò qui ogni anno, per te. » rispondo
«Saremo migliori amici per sempre, ci difenderemo a vicenda. Ci sarò sempre per te.» dice
«Promesso?» chiedo
«Promesso.» dice e mi abbraccia.

Mi sveglio di soprassalto, piangendo.
Di fianco a me c'è Matteo, mi sta tenendo la mano.
«Stai bene, principessa?» chiede
«Sì, credo... » dico
«Allora posso andare, ti amo.» dice, mi da un bacio e sparisce

Mi sveglio di soprassalto, questa volta davvero.
Vado in camera di Jacob.
«Jacob, scusa il disturbo.» dico singhiozzando
«Oi Fede, che hai? Perché piangi?» chiede stropicciandosi gli occhi dalla stanchezza.
«Ho fatto un brutto sogno...» dico con lo sguardo basso, la voce spezzata dalle lacrime copiose che non smettono di scendere.
«Ehi, tranquilla. Ci sono io con te. Vieni qui dai, vuoi dormire con me?» chiede
Annuisco piangendo.
«Grazie Jacob, di tutto.» dico sdraiandomi accanto a lui
«Tranquilla, questo e altro per la mia sorellina.» dice abbracciandomi


❤✖ Ehy personcine belle, come state?
Scusate se non ho postato nell'ultimo decennio (😂) ma ho avuto dei problemi.
A proposito di questo, se avete bisogno di compagnia,qualche consiglio o persino parlare del gatto della vostra amica, scrivetemi. Io sono qui per voi.
Spero che il capitolo vi piaccia,
Ciau ♥❤✖

Quel Fottuto Segreto 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora