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POV'S FEDERICA

Stanotte ho fatto l'amore con Dylan, è stato bellissimo.
Siamo stati in Hotel fino alle 9:20, poi siamo tornati a casa.
Ieri sera ero mezza sobria, ma abbastanza da godermi ogni bacio, ogni sorriso, ogni imbarazzo e ogni millimetro di lui, di noi.
Il mio imbarazzo di ieri è svanito subito. Lo amo troppo.
Adesso sono a casa di mia madre. Steph e tutti gli altri sono usciti per fare la spesa.
Sono sola a casa perché Dylan è andato a salutare suo nonno alla casa di riposo. Io intanto sto preparando le valigie, domani torno a Los Angeles!
È stato bello stare un po' qui, con la mia sorellina, ma sento di dover tornare a casa.

19:30
Continuo ad avere dolori al basso ventre e ho vomitato, perciò sono andata a prendere un test di gravidanza.
Adesso sono in bagno, sto facendo il test.
Due lineette, positivo.
Cazzo.
Mi viene da piangere.
E se Dylan non volesse avere un figlio con me?
Io non voglio abortire, ma non vorrei perdere Dylan.

È una giornata di primavera, il sole è splendente e il solito vento primaverile soffia. Le finestre di camera mia sono aperte, le persiane socchiuse.
Sono in questa stanza, a piangere da sola.
Quel vento che tanto mi piace, mi accarezza la faccia. Alzo lo sguardo e noto che quello stesso vento ha spalancato le persiane. Mi asciugo le lacrime e mi dirigo verso la portafinestra.
Esco sul balcone. Lì fuori, il sole sta per tramontare e il cielo si è dipinto di vari colori. Guardo quel tramonto così fantastico sul mare. Sono immersa in quello spettacolo, e in quel momento sento delle mani sui fianchi. Mi giro verso di lui. È a pochi centimetri dalla mia faccia, ma riesco a osservarlo. È così bello con quei capelli disordinati, gli occhi marroni che riflettono i colori del tramonto. Mi volto nuovamente verso il cielo, ad ammirare tutto questo spettacolo, lui intanto mi prende la mano.
«Vedi, il sole è così bello, caldo. È grazie a lui se siamo ancora tutti vivi.» dice
«E allora?» chiedo con voce spezzata dalle lacrime che trattengo.
«Lui ogni giorno crolla, si nasconde. È come se si chiudesse in camera sua e scoppiasse a piangere, proprio come fai tu. Ogni giorno trovate il modo di tornare a splendere, anche se tristi. Non hai mai notato che il sole resta nonostante le nuvole? Prima o poi il vento le porta via...» dice
«Non capisco che intendi» rispondo continuando a guardare il tramonto.
Mi gira verso di lui, mi prende per mano e mi guarda negli occhi.
«Lascia che io sia il tuo vento, lascia che porti via tutte le nuvole di tristezza che ti impediscono di brillare. Tu sei il mio sole, senza te non vivrei. » dice e mi bacia.
In questo momento, giuro, vorrei soltanto scoppiare a piangere e non smettere mai.
«Mi dici che hai? Perché piangi?» dice asciugandomi le lacrime.
Tra noi cala il silenzio.
Sento il mio cuore battere forte.
Prendo coraggio.
«Dylan...» dico «Sono incinta..»
Lui si blocca.
Mi guarda, io chiudo gli occhi.
Vorrei solo sparire.
Sento la sua mano sulla mia pancia, perciò punto il mio sguardo su di lui. Lo vedo sorridere, anche i suoi occhi stanno sorridendo.
Si abbassa all'altezza della sua mano, posizionata sopra il mio ventre.
«Ei piccolino, tra 9 mesi sarai con noi, spero di essere un bravo papà.» dice
Lo guardo, lo vedo sorridere.
«Non mi vuoi lasciare?» dico con la voce tremante
«Perchè dovrei? Sei la stessa persona che amavo ieri, con cui ho fatto l'amore, e che amerò anche domani.» risponde.
«Ti amo, Dylan.» dico
«Anch'io principessa, anzi vi amo.» dice

20:10
Mia madre sta preparando da mangiare e io la sto aiutando, mentre mia sorella sta giocando con suo padre.
«Hai visto Dylan?» chiedo a Steph quando mi è passa vicino per rubarmi un pomodoro.
«Sì, è fuori in veranda. Mi aveva chiesto di chiamarti, ma avevo troppa fame e mi stavo dimenticando.» dice ridendo
Sorrido, lei pensa sempre al cibo.
Raggiungo Dylan fuori e mi siedo sulla sedia a dondolo, accanto a lui.
Restiamo un po' in silenzio, immersi nei nostri pensieri.
«Che hai?» gli chiedo.
«Niente, solo...» dice sospirando, poi riprende: «tu sarai sempre sincera con me, giusto?»
«Sempre e comunque, e tu con me?»
«Sempre e comunque.»
Passano un paio di attimi, troppo silenziosi.
«Perchè questa domanda?» chiedo.
«Non so, ho solo paura di perderti.» dice, con lo sguardo basso.
«Amore mio, non mi perderai mai. Sei il tassello mancante del puzzle della mia vita, senza te sarei morta. E sai benissimo che è la verità. So che può sembrare davvero egoista come ragionamento, ma io un mondo senza te non lo voglio vedere. È da quando ti conosco che sei fondamentale per me. Sono io che devo aver paura di perderti. Caspita, sei praticamente perfetto, troppe ragazze faranno di tutto per averti.»
«Piccola...» dice, avvicinandosi di più a me. «Hai il mio cuore fin da piccoli e adesso ti ho dato la mia verginità, ormai appartengo totalmente solo a te.»
«Ti amo.» dico, abbracciandolo forte.
«Ti amo principessa.»

20:59
Siamo seduti a tavola, tutti e cinque.
Io e Dylan ci scambiamo uno sguardo, poi lui mi stringe la mano.
«Dobbiamo dirvi una cosa..» dico
«Dicci» dice mia madre
«Beh, è difficile.. » dico
«Sono incinta!» aggiungo poi, dopo circa due minuti di silenzio, con il cuore che batte a mille.
Mia sorella corre ad abbracciarmi.
Io la faccio sedere sulle mie gambe, e lei avvolge le sue braccia attorno al mio collo.
«Diventerò ziaaaa!» urla
«Oh cielo, mi fai sentire vecchia se mi dici che diventerò nonna.» dice mia madre sorridendo.
«Io posso essere considerato nonno?» chiede John con un sorriso timido.
«Certo!» dico
«Quindi.. non vi dispiace?» chiede Dylan, con voce imbarazzata.
«Assolutamente no!» dice mia madre
«Basta che tratti bene la mia sorellona, altrimenti ti picchio.» aggiunge Steph.
«Inoltre, se avete bisogno chiedete pure a noi.» dice John facendoci l'occhiolino.
Mi giro verso Dylan, gli sorrido.
Lui mi dà un bacio sulla fronte, poi mi sorride.

Quel Fottuto Segreto 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora