23° Capitolo.

796 40 2
                                    


Sono in macchina con Benji, in viaggio di ritorno.

Crediamo sia arrivato il momento di tornare a casa prima che finiremo per decidere di restare via per sempre e vivere la vita da veri ribelli selvaggi. Non era male come idea, ma forse è meglio di no.

Siamo stati insieme per una settimana intera. 24 ore su 24 a contatto con lui. Non è stato facile, eh. Ha un caratterino, forse peggio del mio, ma sono sopravvissuta. 
E' stata un'esperienza a dir poco favolosa.

Una delle cose più belle è stato legare molto di più con lui. Tra noi è venuto a crearsi un rapporto di estrema intimità, pari a quella di due complici che si conoscono dai tempi dell'asilo.
Non so dirvi bene cosa siamo, ed in realtà neanche mi va di saperlo. La cosa fondamentale è che siamo un qualcosa che ci fa stare bene. Davvero bene.

Squilla il cellulare.

I miei arti si paralizzano. Non ci posso credere. Ancora lui.

Ancora quel numero. Ancora quel tormento.

Me lo lascio cadere dalle mani, come una stupida, ma tento subito di recuperarlo.

Speravo avesse smesso, ed addirittura mi era sembrato di aver dimenticato tutto. Avevo creduto di poter andare avanti. Per davvero, questa volta.
Invece no. Invece eccolo che ritorna a tormentarmi con tutti i miei demoni interiori. 

Ho la tachicardia, ed anche il mio respiro pare essere più affannoso mentre frugo alla ricerca di una scusa da mettere su nel caso Ben me lo chiedesse. Non riesco a controllarmi, gli occhi bruciano, e la mia testa pare andare a fuoco. Ho le vertigini. 

Tremo, tenendo il cellulare, che continua a squillare, tra le mani.

Provo in tutti i modi a non provare la mia agitazione, nonostante sia un'impresa troppo ardua, ma credo sia troppo tardi e che me lo si legge in faccia. Benji accosta abbastanza preoccupato per la mia insolita reazione, ed appena può si ferma con l'auto e mi guarda. Forse aver trascorso giorno e notte assieme non ha fatto per nulla bene al mio saper fingere e nascondergli le cose.

- Cos'hai, Iris? Perché non rispondi al cellulare?

Deglutisco. Mi si secca la gola e mi sembra di aver perso la voce. Volgo lo sguardo altrove, divagando.

- Non...non mi va.

Tremano le parole. Tremano più di me.

- Iris...

Mi prende delicatamente il viso tra le mani e mi fissa. Ho i suoi occhi puntati sui miei che si immergono piacevolmente in due preziose perle per qualche secondo. Non so più trattarlo come facevo prima, non so più mandarlo via. Non so più mentire. 

- Ben...ti spiegherò tutto quando saremo a casa. Promesso.

Gli rispondo con voce sommessa ed annuisce. Fortuna che è comprensivo e cose del genere non ho bisogno di spiegargliele più di una volta.

------

Siamo a casa.

Per fortuna Danielle è al lavoro e sono potuta entrare tranquillamente senza dovermi subire le sue ramanzine iniziali per non averla avvisata che sarei stata fuori, e poi l'accoglienza di ritorno ed un "devi raccontarmi tutto", più i suoi racconti e tutto il resto attorno. La adoro, ma non sono dell'umore adatto per affrontare la gente. E, sinceramente, non mi va di trattare male la mia migliore amica. Non se lo merita. Meglio che non c'è, meglio che per ora sia lontana da me, insomma.
Preferisco non sappia niente di tutto ciò.

Sometimes the hardest thing and the right thing are the same. || BenjieFede FF.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora