39° Capitolo.

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" Dovevo trovarti, 

per dirti quanto ho bisogno di te. "


Fede.

Non so perché abbia deciso di darle ascolto.

Forse perché il suo dolore era così forte da travolgere anche me.

Forse perché avevo paura che potesse avere ragione.

Forse perché i suoi occhi sembravano così onesti da avermi convinto.

O, forse, perché in fondo sapevo che era la verità. Che le sue parole erano tutto ciò che aspettavo di sentirmi dire. 

E' stata il mio trampolino di lancio.

Mi ha cercato, mi ha trovato. L'altra sera, improvvisamente me la sono ritrovata fuori la camera dell'hotel. Ed ho dovuto tacere, nonostante la mia immensa voglia di chiamare Ben e dirgli di correre, dirgli che fuori quella porta c'era la ragazza che gli aveva un po' incasinato la vita. Che era fuggita, che continuava a nascondersi e tenersi lontana da noi.

Ho deciso di tacere per mantenere una promessa, la nostra promessa.

- Ti prego, non sono mai venuta qui.

Me l'ha detto con uno sguardo supplichevole, gli occhi di chi teme ma non nasconde, tenendomi le mani. Perché Iris è così, è vera.

- Sono tentato dal prenderti e non lasciarti andare. Non riesco a vedere Benji in quello stato e non mi capacito del fatto che tu continua a fuggire da lui.

- Fede non posso.

E mi ha abbracciato. Posso giurare di averla sentita piangere sulla mia spalla, ma deve aver asciugato quelle lacrime ancor prima che potessi accorgermene. Perché lei è così. Di lei restano solo un paio d'occhi rossi e delle fragili parole.

Mi ha detto che dopo il nostro incontro ha iniziato a cercarmi ovunque, informandosi dappertutto. Aveva bisogno di vedermi e parlarmi, aveva bisogno di scusarsi, di riparare ciò che aveva rotto.

Ma, non si è soffermata a parlare di lei, bensì della sua migliore amica. Quella che nonostante abbia abbandonato senza avvisare, tenta di proteggerla da lontano, come un angelo custode che c'è ma non si fa vedere.

Ora sono su questo treno e sto tornando a Modena.

Torno a Modena per vedere Danielle, perché non voglio perderla. Ho bisogno di lei.

Iris mi ha fatto capire tante cose.
Che non posso lasciare Danielle sola per tutto questo tempo.
Che lei è fragile ed il nostro stare lontano le farà un male cane, anche se non lo dice. Anche se non lo ammette per non ostacolare la mia vita.

Mi ha convinto del fatto che posso averla vicino.

Non l'ho avvisata. Non ne ho avuto il tempo e credo che lascerò che questa sia una sorpresa.

Così mi precipito direttamente a casa sua con un taxi non appena arrivo alla stazione. Nessuna sosta a casa, nessuna pausa, nessuna doccia.

Avrei voluto fermarmi a comprarle un regalo, una rosa, un mazzo di fiori, ma avevo come la sensazione che ogni sosta avrebbe comportato una perdita di tempo inutile, minuti in più lontani da lei.

Prendo un grosso respiro e busso alla porta. Mi tremano le gambe.

E' come se fossi tornato ai tempi in cui mi chiedevo come conquistarla, in cui perdevo tempo a prepararmi e sistemarmi come meglio potevo prima di andare a prenderla sotto casa.

Ora, però, devo concentrarmi sul come tenermela.

Danielle.

Apro la porta di casa svogliatamente, non aspettavo nessuno e sono sicura che sarà semplicemente il postino. 

- Cosa devo firm...

Le parole mi cascano dalla bocca, distruggendosi direttamente al suolo quando davanti a me vedo lui, in carne ed ossa. Si piomba su di me e mi abbraccia senza darmi l'agio di realizzare né continuare la mia frase, stringendomi fortissimo al suo petto.

E già, è proprio lui, in carne ed ossa. Questa non è affatto una visione.

- Cosa ci fai qui?

- Mi mancavi...

Glielo chiedo quando siamo seduti sul divano, sorseggiando una tazza di cioccolata calda che ho appena finito di preparare. Credo di avere un enorme sorriso sul volto che non accenna a sparire. Quanto mi erano mancati questi piccoli e semplici momenti con lui.

- E le promozioni? I concerti? Benji dov'è?

- Siamo in una piccola pausa, Ben ci raggiungerà in giornata. Aveva ancora qualcosina da fare.

Mi nasconde qualcosa dietro quel sorrisino beffardo che fa. Ma non chiedo cosa, è già tutto così perfetto.

- Volevo chiederti una cosa...

Il suo tono serio mi fa quasi rabbrividire. Poggio la tazza sul tavolino e lo guardo fissa, attendendo con ansia. Ma, qualcosa ci interrompe. O, meglio, qualcuno.

Lisa, che ha trascorso la notte da me, irrompe fastidiosamente.

- Oh, scusatemi...

Sta per retrocedere e togliere il disturbo, ma alla vista di Federico subito cambia rotta e plana in avanti, proprio verso noi.

- Danielle, non sapevo avessi ospiti oggi.

- Si, lui è Federico...il mio ragazzo.

Preciso, lanciandole un'occhiata decisa. Lei gli allunga la mano per stringerla, e si mette comodamente seduta accanto a lui senza neanche considerare l'ipotesi che avremmo voluto un po' di privacy. 

Questa presentazione non mi è piaciuta per niente.


- to be continued.

Sometimes the hardest thing and the right thing are the same. || BenjieFede FF.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora