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Prima di lasciarvi alla lettura del capitolo, volevo scusarmi dal profondo del cuore per il ritardo con cui recentemente sto aggiornando. Purtroppo stavo lavorando e non ho avuto un attimo di tempo libero per scrivere. Spero sia rimasto ancora qualcuno a leggere questa storia... Per fortuna adesso ho finito e posso dedicarmi tutto il tempo alle mie storie!
Vi ringrazio, ad ogni modo, per tutte le visualizzazioni e i commenti che molto gentilmente mi lasciate ogni volta!
Buona lettura e al prossimo aggiornamento!
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Per il resto del tragitto Ibrahim e Roxelana rimasero in silenzio. Il primo era furioso per essersi fatto zittire da quella schiava insolente, la seconda troppo agitata all'idea di incontrare il sultano e felice di aver saputo reggere testa al Gran Visir.
Il rapporto che stava cominciando ad instaurarsi con il sultano le metteva sicurezza. Mai nessun sultano si era dimostrato così premuroso e servizievole nei confronti di una concubina, tutte le serve che si occupavano di lei lo avevano sussurrato. E, a confermare ciò, erano le occhiate di astio e risentimento che la Favorita le lanciava.
Era gelosa perché lei, in poche ore, era riuscita a raggiungere traguardi che la mora aveva faticato a guadagnarsi.
Quando le porte vennero aperte, la rossa rimase completamente a bocca aperta.
Non aveva mai visto una stanza così grande, così tanto scintillante d'oro, di persone e di cibo. Lusso sfrenato in ogni dove e persone provenienti da ogni parte dell'impero e non.
Roxelana dovette trattenersi dal cedere alla tentazione di toccare qualsiasi cosa le capitasse vicino, persino le vesti delle donne, che sembravano così soffici, pregiate e dai colori sgargianti.
C'erano tappeti e bauli interamente d'oro con rubini rossi come decorazione, direttamente provenienti dalla Francia, dal re francese in persona, che per motivi politici non aveva potuto essere lì. Dalla Cina, invece, erano giunti pregiate tende e vestiti con particolari tagli cinesi e decorazioni in oro e bronzo.
I servitori passavano da un ospite all'altro, servendo cibarie e bevande varie, mentre le concubine suonavano strumenti, cantavano o ballavano canzoni, esclusivamente composte e coreografate dalla Favorita per Selim Sultan.
Le sue compagne erano tutte vestite con gonne lunghe nere o rosse e reggiseni con frange a sonagli che producevano suoni rilassanti ogni volta che muovevano il bacino.
Tra di loro spiccava la Favorita, Mahi Debran Gulbahar, vestita interamente di rosso e con un abito differente da quello delle altre ragazze, quasi somigliante a quello delle altre donne, per identificare il suo status di Favorita e madre dell'erede al trono.
Era bellissima, si ritrovò a pensare Roxelana, quando le due si guardarono per brevi attimi negli occhi. Capiva perché Selim l'avesse scelta come sua Favorita. Era perfetta e sapeva ballare benissimo.
Mustafà Sultan, invece, era seduto in un angolino con una delle sue badanti, mentre mangiucchiava qualche dolcetto. Era palesemente annoiato.
Roxelana sorrise, quando il bambino fece la linguaccia ad una nobildonna che stava cercando di parlare con lui.
Qualcuno annunciò il nome del Gran Visir e tutti si girarono per osservarlo. Le donne, notò la schiava, sospirarono sognanti, osservando quanto stesse bene nel suo completo bianco.
Nessuno aveva ancora avuto modo di guardarla a corte, neanche in quel momento, poiché nascosta dietro Ibrahim, che con la sua altezza, la copriva interamente.
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Roxelana: L' Imperatrice Dell'Est
Historical FictionCostantinopoli, 1518, Sublime Stato Ottomano. Ibrahim Pargali Pascià, il Gran Visir, giunge a Palazzo Topkapi con un regalo speciale per il suo sultano. Si tratta di Roxelana, una schiava dai lunghi capelli rossi e la pelle bianca come il latte. Rox...