capitolo 16

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Mattia pov

"Che c'è? " Le chiedo abbassando la mia voce di proposito per farla sembrare più bassa e roca.
Voglio che si renda conto di quanto mi piaccia stare con lei...

"Mamma arriverà tra poco! Sono agitata credo." Risponde tesa. La capisco. Deve essere molto in ansia. Spero vada tutto bene.
"Mmh...." mugolo mentre annesso il suo profumo.
Rebe si irrigidisce, cerco di calmarla con parole rassicuranti..."rilassati piccolina, va tutto bene..."
Le bacio il collo e lei mi concede più spazio di manovra spostando il viso.
La porto sotto di me dedicandomi al suo collo, ma in modo che ogni punto del nostro corpo sia a contatto con quello dell'altro.
Dio è stupendo! E non stiamo facendo niente di particolare.

Lei si abbandona a me con una sicurezza che mi colpisce. La sento gemere ad un certo punto. Non credo se ne sia nemmeno resa conto.

È così bella.

Le suona il cellulare e quando risponde ansimando leggermente. Com'è sensibile al mio tocco!

Il nostro ego si sta alzando eh? Soddisfatto?

Sapere che non le sono indifferente ovviamente è molto molto emozionante. E si sono soddisfatto.

" i miei arrivano tra 5 minuti." Dice con tono di scuse.
Sorrido. So di dovermene andare
"Vuoi che me ne vada?" Dico e la bacio, non sulla bocca, ma li vicino, per torturarla un pochino. 
"Per favore. Non ti arrabbiare. " mi supplica con gli occhi.
"Ok vado. Tranquilla non sono arrabbiato. Però voglio una cosa in cambio." Dico subito perché se non ottenessi quella cosa penso ne morirei a questo punto.
"Cosa?" Chiede curiosa.
"Sei solo mia. Ok? Non voglio vederti con le labbra di un altro sulle tue. Voglio baciarti solo io."

Ti prego ti prego ti prego ti prego.....

"Ok" sorride, un sorriso timido, bellissimo che mi fa venire voglia di baciarla ancora e ancora.

"Ci sentiamo dopo!" Dico uscendo.

Alcune ore dopo

Ok non dovrei essere qui. Non dovrei volerla vedere adesso che so che ci sono i suoi e che probabilmente staranno parlando. Però mi manca. Averla baciata. Sapere che è mia mi rende difficilissimo starle lontano.

Mi arrampico sull'albero davanti alla sua finestra e provo a entrare dalla finestra.

So di trovarla aperta. Rebe soffre molto il caldo.

Eccomi sono dentro.

Lei è già a letto, sembra addormentata.

Chissà come sta sua mamma.

Mi avvicino al letto e mi sdraio affianco a lei che spalanca gli occhi spaventata.

"Sono io piccolina..." sussuro.
"Ehi...ciao...che ci fai qui?" Mi chiede con la vice impastata.
"Vuoi che me ne vada?" Chiedo temendo una risposta affermativa.
"No! Certo che no!" Sorride "Voglio che resti qui e..." sembra imbarazzata.
"E???" Chiedo.
Sembra veramente a disagio, ma non voglio che lo sia. Voglio che si senta libera di dirmi tutto.
"Avanti su...dimmelo...."
Continua a tacere...
"Ti prego...."
"Voglio che mi abbracci e che mi baci come hai fatto oggi. ....mi fa sentire al sicuro." Nasconde il viso con il braccio.

Con me si sente al sicuro.

"Vieni qui, non ti nascondere. Lo voglio anche io..." le dico prima di sdraiarmi su di lei e riprendere quello che avevamo iniziato nel pomeriggio.

Stavolta non resta immobile, ma incita i miei baci accarezzandomi la schiena, le spalle. Stringendo i miei capelli e inarcandosi contro di me....

Non so quanto tempo siamo rimasti in quella posizione a baciarci. Ma ancora più bello di tutto quello è stato vederla addormentarsi tra le mie braccia sospirando....

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