Ai One direction.

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Ho persino lasciato Harry guidare, e devo dire che è stato solo grazie a lui se adesso siamo davanti alla casa di Zayn, e siamo in perfetto orario. Come al solito avevamo fatto ritardo, ma la torta ci aveva messo del tempo a cuocere e noi non ci eravamo ancora nemmeno iniziati a preparare alle sette e mezza, per fortuna la casa di Zayn non è poi così distante dalla nostra, quindi, grazie alla guida veloce di Harry, siamo arrivati in tempo. Appena bussiamo alla porta Harry mi lascia repentinamente la mano, che si era trovato a stringere involontariamente, anche se secondo me non era necessario, abbiamo fatto di peggio di fronte ai ragazzi, e non hanno mai sospettato niente, comunque capisco che stare ad una distanza di sicurezza da me lo fa sentire più tranquillo, e anche se mi da un po' fastidio, lo lascio fare.

Ci troviamo Zayn di fronte poco dopo, che ci sorride, un po' sorpreso di vederci in orario.

<< Oh, siete già qui! >> sospira. << Grazie al cielo! >>

<< Niall ti ha messo a lavorare? >> azzardo a indovinare, guardando il suo sorriso sollevato.

<< Già, mi ha messo a gonfiare i palloncini. >>

<< I palloncini? Sul serio? >> Harry scoppia a ridere, la sua risata ha il suono più meraviglioso che io abbia mai sentito, ovviamente è un pensiero che ho concepito tante volte, ma dopo quello che è successo, pensarlo lì davanti a Zayn, mi fa arrossire, quasi avessi paura che potesse leggermi nel pensiero, spero che quella di arrossire non sia diventata un'abitudine, sta succedendo davvero troppo spesso ultimamente. Non voglio guardare Zayn, perché ho paura di far notare troppo il mio rossore, ma non voglio guardare Harry per non sembrare troppo innamorato, che pensiero stupido, ma comunque mi sento molto più a mio agio a guardarmi i piedi mentre parlo.

<< Ma Niall ti sta almeno aiutando? >>

<< No, per niente, lui suona la chitarra, con la scusa che vuole solo alleggerirmi il lavoro, se solo gonfiasse un dannato palloncino! >>

<< Dai, adesso ti aiutiamo noi. >> anche se non lo sto guardando, riesco ad immaginare lo sguardo di Harry, deve essere una di quelle volte in cui sembra totalmente dolce, e anche un po' più piccolo, oserei dire addirittura innocente.

<< Davvero? >> alzo la testa, per rivolgergli uno sguardo lamentoso.

<< Davvero. >> afferma Zayn, e ci fa cenno di entrare.

Appena entriamo sentiamo da lontano il suono della chitarra di Niall, anche se è ancora troppo distante per riuscire a distinguere la melodia, e Zayn ci giuda in salotto, come se non fossimo stati a casa sua già tantissime volte.

Appena entriamo io e Harry, simultaneamente, ci soffochiamo dalle risate, Niall si è dato davvero da fare, o meglio a costretto a Zayn a darsi da fare, per rendere quella stanza simile a quella di una festa di compleanno di un bambino di tre anni. Il tavolo è disposto al centro del salotto con una tovaglia di un azzurro tanto brillante che fa male agli occhi anche solo guardarla, i piatti e i bicchieri di plastica e sono arancioni, e essendo altrettanto brillanti fanno fortemente a pugni con la tovaglia, e dentro a ciotole enormi sono disposte le patatine di tutti tipi, e dentro dei vassoi pizzette e panini, quasi dovessimo sfamare un esercito di ragazzini urlanti, la presenza di ragazzi maggiorenni in quella casa è rivelata solo dalle birre, appoggiate accanto alla coca-cola un in angolino del tavolo. Per completare questo assurdo quadro, appeso da un lato all'altro della parete c'è un enorme festone con lettere dorate, con scritto "Happy Birthday Liam". Zayn deve recuperare la torta dalle mani di Harry per evitare che cada a terra, e lui si appoggia a me, scosso da risate troppo rumorose anche per contrastare la musica di Niall, proveniente dalla cucina, poco dopo ci troviamo il ragazzo che prendevamo in giro proprio di fronte, cerchiamo di ricomporci, e assumere un'espressione meravigliata.

(Un)Lucky I'm in love with my bestfriend. |Larry Stylinson|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora