E' Harry a svegliarmi questa mattina, ancora una volta mi sorprende, non avrei mai pensato di vederlo lì di fronte a me, dopo tutto quello che è successo. Apro lentamente gli occhi e mi accorgo che mi sta sorridendo, il mio cuore si riempie di gioia, quasi come tutto quello che è successo ieri sia stato solo un incubo, ripenso a me e a Harry e ancora una volta mi trovo in disaccordo con i miei pensieri, diciamo solo un sogno, solo un sogno.
Appena mi metto a sedere però la faccia di Harry è tornata seria, incrocio i suoi occhi, facendogli capire che sto aspettando che lui parli, senza neanche dire "Buongiorno".
<< Senti, ci ho pensato... >> Trattengo il respiro. << Io non credo che quello che sia successo ieri si possa ignorare. >>
Apro la bocca per ribattere, in preda ad una tempesta emotiva. Non posso affrontare tutto questo adesso, ma in cuor mio so che Harry ha ragione, non posso neanche ignorarlo, e inoltre non voglio farlo soffrire per la mia debolezza, forse per la prima volta in vita mia, non ho una frase che mi possa tirar via da questa situazione.
<< Ma... >> Per fortuna ci pensa Harry a riempire il mio silenzio. << Ma capisco che forse, tu non sei... Che non siamo pronti ad affrontare tutta questa situazione, quindi per me va bene accantonarla per un po'. E... E aspetterò che sia tu, quando sarai pronto, a parlarne e se non sarai mai pronto... >> sembra che questo pensiero la faccia soffrire, prende la mia mano per farsi forza. << Se non sarai mai pronto, allora non ne parleremo mai. Tengo troppo alla tua amicizia, significa tutto per me. Non potrei mai lasciarla andare per una stupidaggine. >> Sappiamo entrami che quello in cui ci siamo infilati è un problema che va affrontato, non una stupidaggine. O quantomeno Harry lo sa, io preferisco ignorarlo, e lui, lui bhè, lo ignora con me.
<< Ti voglio bene. >> Rispondo e non posso neanche descrivere la gratitudine che le mie parole lasciano trapelare, ogni singola parola ne contiene un altro milione, ed è impossibile spiegare quanto il mio cuore appartenga a quello del mio amico, come una promessa di eternità, una promessa che non sono sicuro di poter mantenere, ma che ci lega silenziosamente.
<< Oh, sta zitto >> Mi lancia un cuscino.
<< Aspetta, aspetta, aspetta...La stai trasformando in una guerra di cuscini?? >>
<< Ehm...Magari, forse... Può essere... >> Mentre mi dice questo, io non perdo tempo e gli salto addosso, coprendogli la testa con un cuscino.
<< Guarda che respiro ancora! >>
<< Non è la cosa giusta da dire ad un assassino esperto come Louis Tomlinson, ti stavo solo preparando alla morte >> Premo sulla sua faccia con il cuscino. << Ehm, mi potresti dire se continui a respirare?? >>
<< Così disse Louis Tomlinson: L'assassino esperto. >> Harry è scoppiato a ridere e non fa niente per liberarsi dalla mia presa.
<< Devo dedurre, con la mia brillante mente malefica, che continui a respirare... >>
<< Geniale intuizione. >>
<< Va bene, l'hai voluta tu. >> Mi siedo sulla sua faccia trattenendo a stento le risate. << E adesso?? >>
<< Ok, ok...No! Lasciami uscire, però! >>
<< Chiedilo per favore. >>
<< Ok, ok...Per favore! >>
Mi alzo, liberandolo dal suo cuscino, gli sistemo un po' i capelli, lui mi scosta la mano.
<< Faccio da solo! Hai rischiato di uccidermi. >>
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(Un)Lucky I'm in love with my bestfriend. |Larry Stylinson|
FanfictionLouis Tomlinson è un ragazzo allegro, vitale, simpatico e carino. La sua vita potrebbe sembrare assolutamente perfetta. Lui è un cantante, la sua brillante carriera con One Direction è solo all'inizio, lavora con i suoi migliori amici, è l'idolo e...