Il suo sguardo terrorizzato mi fa deglutire.
«C-cosa?» Indietreggia verso la sua scrivania, senza staccare gli occhi dai miei.
Non ci credo che gliel'ho detto davvero. Cosa speravo di ottenere? Dio, mi sento così stupida! Non avrei dovuto, non mi sarebbe dovuto neanche lontanamente passare per l'anticamera del cervello e invece ora sa tutto, tutto quanto.
«Di un altro... ero incinta di un altro.» Cosa?
«Che?!» La sua vocina stridula mi impedisce di pensare.
Cosa? Cosa ho appena detto? Ho ammesso di essere rimasta incinta da un altro? Ho davvero affermato di aver tradito Luke?
«Fammi capire... hai tradito Luke e sei rimasta incinta?! Ma... ma dico... cosa cazzo hai che non va?» Lo guardo esterfatta.
Cosa ha appena detto?
«Io... sì, no... non...» Mi interrompe.
«No, basta cazzate e basta scuse, Amanda. Hai davvero tradito Luke?» indaga, aggrottando la fronte.
«Lui non deve... non deve sapere... niente di niente...» Mi trema la voce, mi tremano le mani, credo che mi tremi anche il cuore.
«Amanda sono anni che cerca una spiegazione e io...»
«No» lo interrompo, «me lo hai giurato, Gregg, lo hai giurato...» Non so se essere più sconvolta per avergli detto la verità o per avergli mentito riguardo al piccolissimo dettaglio che il padre di Jane è Luke.
«Lo so, ma...»
«Niente ma! Lo hai giurato Gregg!» Un singhiozzo mi esce dalle labbra, portandomi a coprirmi il viso con le mani. Non ci credo di aver detto davvero una cazzata del genere. Soprattutto ad un amico così stretto di Luke.
«Amanda... davvero, non ti credevo così...»
«Così come?» Mi levo le mani dal volto e lo guardo con le lacrime che mi rigano le guance.
«Così... cioè, così...» Sospira e si passa le mani tra i capelli.
«Avanti, dillo, dillo!»
«Così troia!» Sussulto e lo guardo, mentre sento gli occhi riempirsi di nuovo di lacrime.
«Lui non deve sapere Gregg, non deve.» E detto questo, esco dal suo ufficio, sperando che non si riveli tutto un grande casino, ma ho il brutto presentimento che non sarà così.Mi ci vuole una buona mezz'ora prima di riuscire a calmarmi del tutto. Ho mangiato i miei creakers tra i singhiozzi, riuscendo finalmente a calmarmi dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua. Tra l'altro non mi sono neanche fatta dire perché diamine Luke si trova qui. Dannazione.
Traggo un respiro profondo e guardo l'ora: le otto e quaranta. Mando un messaggio a Belle.- Tesoro, arriverò tra una mezz'oretta, devo dirti delle cose... -
- Successo qualcosa con Luke? -
- No... cioè non direttamente almeno, ma c'entra... ti spiego quando arrivo -
- Mi spaventi, però aspetterò. Ah, tra l'altro Jane ha iniziato a piangere senza un motivo valido. Le ho fatto una camomilla e si è calmata. Ho provato a chiederle cosa succede, ma sembra che a scuola vada tutto bene. Credo che sia la mancanza di qualcuno accanto. Alla fine passa quasi tutto il tempo con me... e già non ha un padre... dovresti stare più in sua compagnia... sono tua amica e ti voglio un bene dell'anima, ma dovresti preoccuparti un po' più di lei che del lavoro o di Luke. Lei è una tua certezza, una tua responsabilità... non potrò esserci per sempre...-
Perfetto. Ci mancavano solo i sensi di colpa.
Farmi capire che sono una madre di merda non aiuta la mia attuale situazione.
Mi asciugo le lacrime velocemente e raccatto le mie cose, andando verso il bagno per darmi una rinfrescata.
Spero solo che non succedano altri casini, perché per quanto possa essere cambiata in questi quattro anni, non so se sarei in grado di affrontare tutto.
Sono ancora una codarda, in fondo.
«Ciao...» Il tono smorto di mia figlia mi fa sentire ancora peggio.
«Amore, preparati che andiamo a casa» le dico, accarezzandole una guancia; lei si scosta e si alza dal divano, seguendo Clare in camera.
«Amanda...» Blocco Isabelle con un gesto della mano. Ho capito benissimo.
«Lo so, lo so, ho letto il messaggio e ho capito cosa vuoi dirmi. Sto sbagliando, lo so, va bene? Lo so...» Passo le dita sotto gli occhi, prendendo un respiro profondo. Non devo crollare.
«Tesoro, lo sai che ti voglio...»
«Lo so, lo so!» la interrompo di nuovo, «amore andiamo, dai!» Alzo la voce, attirando l'attenzione di mia figlia.
«Arrivo...» La vedo spuntare con il suo zainetto e l'aria triste. Mi volto verso Isabelle che ha uno sguardo confuso.
«Amanda, non dovevi parlarmi?»
«Un'altra volta.» Prendo mia figlia in braccio e mi avvio verso la porta; saluto tutti frettolosamente e mi dileguo, entrando in macchina.
STAI LEGGENDO
One Chance [Sequel]
FanfictionSEQUEL di Changes. |Completa| ⚠️È fortemente consigliata la lettura della prima storia - che potete trovare sul mio profilo - per comprendere lo svolgimento di questa.⚠️ ... Ormai sono passati quattro anni da quando Amanda è partita per trasferirsi...