CIAO. SONO AUTOLESIONISTA

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《Un giorno il diavolo mi disse: -Tu non sei abbastanza forte per affrontare la tempesta.-Un giorno io sussurrai al diavolo:
-Io SONO la tempesta.-》

Sono sempre stata timida.
Su questo non c'è alcun dubbio. Ma ho bisogno di raccontare la mia storia, ho bisogno di sfogarmi e quindi mi presento. Mi chiamo Sofia, ho 14 anni e sono autolesionista. Mi taglio da 2 anni e questi due anni sono stati i peggiori della mia maledetta vita. C'è gente che sicuramente starà già pensando che sono una delle solite bimbe che si tagliano solo per attirare l'attenzione, ma non è così, almeno non è il mio caso. Vorrei dirvi anche che prima di giudicarmi vi prego di leggere la mia storia.
Ora però vorrei iniziare a parlare della mia vita, di come è iniziato quest'inferno che mi sta uccidendo.
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Era una fredda mattina d'ottobre e come ogni mattina ero pronta per andare a scuola. Salgo sul pulman, lo attraverso tutto e mi siedo all'ultimo posto dal lato del finestrino. Quello ormai era il posto dove mi sedevo sempre. Sistemo lo zaino accanto a me e metto le cuffiette con la musica a tutto volume. Ascoltare la musica era l'unica cosa che mi calmava in tutta quella situazione che mi stava distruggendo. Stavo ascoltando una delle mie canzoni preferite ed ero completamente persa nei miei pensieri, tanto da non accorgermi che era passato un quarto d'ora e che il pulman era arrivato alla fermata della scuola. Così presi lo zaino e scesi. Come al solito controllai che le maniche del mio maglione fossero abbastanza lunghe da coprire i tagli sul polso e fortunatamente lo erano. Quindi proseguii a camminare e controvoglia entrai a scuola. Presi le scale e arrivai nella mia classe. La mia classe si trovava al secondo piano ed era la più piccola della scuola. I miei compagni erano le persone più dolci e più simpatiche che avessi mai conosciuto e penso che in tutto ciò era l'unica cosa positiva. Nella mia classe c'era anche la mia migliore amica. Alessandra. Lei era l'unica che mi capiva. Anche lei era autolesionista. Anche lei aveva gli stessi problemi familiari che avevo io e per questo eravamo diventate inseparabili. Tra i miei compagni di classe c'era anche il ragazzo che mi piaceva, Alessio. Lui è stata la maggiore causa dei mei tagli e dei miei pianti. In pratica Alessio=dolore. I miei compagni erano tutti delle persone fantastiche, anche se non si potrebbe dire la stessa cosa di Anna e Anita, che si trovavano nella classe al piano inferiore. Loro mi avevano creato un sacco di problemi, mi avevano sputtanato in tutti i modi e oltre tutto giravano sempre attorno ad Alessio.
Finchè un giorno...

QUEI TAGLI? È STATO IL GATTO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora