Fu una notte carica di emozioni. Addormentarsi di fianco a Miles non era mai stato così... bello. No, non bello. Meraviglioso.

Da piccoli quando ci addormentavamo uno di fianco all'altra eravamo solamente amici. Adesso invece il mondo aveva deciso di capovolgere la situazione. Non eravamo più solamente amici, eravamo qualcosa di più.

Non sapevo dire cosa, ma lo eravamo.

Il problema era però che non potevamo stare assieme, non adesso. Avevo bisogno di ricostruirmi una vita con le mie mani, senza l'aiuto di nessuno. E stare con Miles mi avrebbe solamente portata ad essere costretta a scegliere una strada piuttosto che un'altra. La vera domanda era se Miles avrebbe accettato questa mia decisione.

La nottata passo più velocemente del previsto, divorata pian piano dalla luce dell'opalescente sole infernale. Svegliandomi, mi ritrovai ancorata al petto nudo di Miles, ancora abbandonato ai suoi sogni.

Cercando di non fare rumore e di non svegliarlo, cercai di sollevare le sue braccia che mi tenevano stretta e, una volta liberata, mi diressi in punta di piedi fino in bagno. Chiusa la porta sempre delicatamente, la prima cosa che feci fu osservare il mio riflesso nello specchio. Non so perché, ma mi sembrò di captare qualcosa di diverso in me, una luce diversa o... cosa?!

Osservai attentamente il mio riflesso, riuscendo finalmente a vederlo.

Presa da una rabbia improvvisa, entrai in camera senza tante grazie, svegliando il bel addormentato che mi fissò con gli occhi sonnolenti.

<<Ehi Lel, ben svegliata.>>, mi disse con un sorriso, per poi riuscire a focalizzare il mio sguardo, tutt'altro che sorridente.

<<Cos'è questo?>>

<<Cos'è questo cosa?>>, domandò ingenuo.

<<Questo!>>, affermai ad alta voce, spostando i capelli e rivelando il lato del collo, dove era apparsa una macchia rossastra di dubbia natura tendente al violaceo.

Appena la vide, Milsar si illuminò in un sorriso, sebbene un po' velato di imbarazzo.

<<Ah, quello. Beh, forse ho perso un po' il controllo ieri sera.>>

<<Forse?>>

<<Quasi sicuramente.>>, concesse con un sorriso.

Cercando di sbollire, mi sedetti sul divanetto vicino al letto, respirando profondamente.

Miles, molto cautamente quasi si stesse avvicinando ad un animale pericoloso, scese dal letto e mi si avvicinò.

<<Dai Lel! E' solo un succhiotto-barra-scottatura.>>

Lo fissai con gli occhi ridotti a fessura, sebbene la rabbia mi stesse già scivolando via.

<<E poi lo sai che quando mi emoziono divento... caldo.>>, affermò scherzosamente, giocherellando con le sopracciglia.

A quel punto abbandonai completamente l'aspetto arrabbiato per lasciarmi andare ad una risata divertita. Anche Miles, forse sollevato di avermi reso felice, si mise a ridere.

Ma proprio mentre le nostre risa stavano scemando, Miles cercò di avvicinarsi al mio collo per darmi un bacio.

<<Ah no, va via.>>, disse allegramente uscendo dal suo raggio di azione. <<Vai a bruciare qualcos'altro invece del mio collo.>>

<<Ma dai, riesco a controllarmi.>>

<<No, non ce la fai. E già ho un buco rosso da coprire, non ne voglio altri.>>

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