Grazie per esserti innamorato di me!♡~/Ereri/~

7: Armin

Levi pov.

Non posso credere che quello stupido moccioso si faccia comandare a bacchetta, da quello scimmione arrogante. Tks! Non so neanche perché mi preoccupo così tanto per lui... oh almeno... è quello che sto cercando di convincermi.
Tks! Stupido moccioso... stupido Smith! Come si permette a trattarlo così!? Quel povero, dolce e bellissimo ragazzo...
Ok. Forse provo, leggerissimamente, qualcosa per quel moccioso.
No so...
Sarà per essermi confidato così, su due piedi, con lui... ma a cosa pensavo in quel momento? So anche questo... pensavo ad aiutare quello stupido moccioso!
Perché sento il bisogno di aiutarlo, coccolarlo e proteggerlo da tutto e tutti? E so anche questo... ma è troppo presto per il mio cervello ammetterlo.
Che cosa cazzo ci faccio ancora qui!? Devo salvare il moccioso!!
Detto questo, corro nella direzione dove sono spariti quei due.
Dopo circa 10 minuti a vagare per la scuola, sento dei rumori molesti nei bagni del terzo piano.
Incuriosito e furioso, dò un calcio netto alla porta...
E...

Levi: Che cazzo stai facendo scimmione!?
Noto Eren schiacciato tra il lavandino ed il corpo di quel Titano, con i pantaloni ed i boxer abbassati e il collo ricoperto di succhiotti. Gli occhi pieni di lacrime... e quelle luride dita che violano il MIO moccioso.

Erwin: Hei Ackerman! Vedi di levarti dalle palle, sai com'è abbiamo da fare.

Eren: L-Levi... ah... v-va v-via... ah...

Era evidentemente imbarazzato per la situazione. Ma io non me ne sarei andato, finché il moccioso non fosse stato in salvo.

Levi: Io non vado da nessuna parte. Tu! Leva quelle luride zampacce da lui!!

Erwin: Cosa!?

Si allontana furioso da Eren.
Beh, almeno la prima mossa ha funzionato.

Eren: L-Levi... non-

Erwin: Taci puttana. Me la vedo io con lui.

Vedo Eren rimettersi quella maschera impassibile e spenta... come i suoi occhi. Sembra aver toccato un tasto dolente. Io lo ammazzo, come si permette!?
Iniziamo a picchiarci nel bagno, tutto sotto gli occhi di Eren. Che non muove un muscolo, rimane lì, in quelle condizioni, senza fare nulla.
Dopo vari pugni, stendo il Titano a terra con il naso sanguinante... io sto  bene... ho solo le nocche sporche.
Mi avvicino cauto ad Eren.

Levi: Oi, Eren? Tutto bene?

Eren: Non potevi farti gli affari tuoi? ... ora che si sveglia mi farà più male...

Ha lo sguardo perso e spento, rivolto verso il basso, il suo viso e le sua voce non mutano tono o espressione. Sembra finto...

Levi: Che cazzo vuol dire!? Perché ti fai fottere in questo modo da lui!? Perché non lo scarichi, se si approfitta di te!?

Eren: ... perché... non posso...

La sua voce inizia a tremare.

Levi: Perché!? Spiegami perché cazzo non puoi!? Tu-
Ad interrompermi è lo sbattere della porta, e l'entrata di... una ragazza!? Ha dei capelli biondi e grandi occhi azzurri... e guarda... Eren!?

Eren pov.

Stavo subendo, come sempre, l'improvvisa sfuriata di Levi nei miei confronti. Avrei voluto rispondergli per le righe... ma non ne avevo le forze. Non ne posso più. Ma devo andare avanti, per Mikasa... lei si merita la vita.
Ad interrompere Levi, ed i miei pensieri è l'ingresso di Armin nel bagno. Il mio salvatore... sembra già aver capito tutto.

Armin: Eren... di nuovo?

Eren: Ciao Armin...
Vedo Levi sussultare al pronunziare il nome del biondo.
Perché...?

Armin: Emh... lui chi è?

Levi: Se vuoi sapere il mio nome, tu chiedi a me, biondino.

Ok. Levi sembra non apprezzare Armin, ma non importa adesso dei suoi capricci... ho bisogno di lui... ho bisogno di entrambi.

Armin: S-Scusami. Hai ragione, non mi sono neanche presentato, io sono Armin piacere.

Levi: Mh, Levi. Oi Eren, scendi da li.

Eseguo gli ordini, come sempre, e mi aggiusto i pantaloni. Armin cerca delle spiegazioni con lo sguardo... ed io... lo accontento.

Eren: Armin, lui è Levi. Una nuova... persona nella mia vita... che conosce il mio passato.
Mi guarda in modo confuso... e capisco dove vuole arrivare...
I miei lavori...
Scuoto la testa in risposta negativa, e lui annuisce.
È sempre stato così tra me ed Armin da quando ci consciamo. Ci intendiamo al volo, con un solo sguardo.

Levi: Oi... che state facendo, mocciosi!?

Armin: Nulla. Mi fa piacere che Eren ti abbia raccontato la sua storia. Spero che non lo tradirai.

Levi: Non ne vedo il motivo. Anche lui conosce la mia storia- / si avvicina alla porta per andare via. Sa che adesso voglio stare solo con Armin/ - e... non credete che io sia cieco, stupidi mocciosi, le ho viste le vostre occhiatine. Quando Eren sarà pronto a dirmi tutto, io sarò lì. Non ho nessuna intenzione di costringerlo, o, opprimerlo. Se vorrà... io ci sarò.

Detto questo va via.

Armin: Eren?

So benissimo cosa vuole dirmi... tanto vale rispondere.

Eren: Si?

Armin: Quando gli dirai dei tuoi lavori? Il suo sguardo... è sincero.

Eren: ... lo so... ma ho paura. Lui non è come te Armin.

Armin: Questo è vero. Ognuno di noi ha delle reazioni diverse... ma... lui... sembra tenerci particolarmente a te. Questo spiega Erwin steso sul pavimento.

A quel commento mi sfugge una risata. Armin è stato l'unico a saper farmi sorridere, dopo tutto...
Beh... adesso... anche Levi.

Eren: Ti prometto... che quando sarò pronto... gli dirò tutto.

Armin: Perché non gli parli almeno del lavoro da cameriere? Quello non è umiliante, e lo sai!

Eren: Ci proverò...

Armin: Mentre l'altro...

Eren: Basta così Armin. Sono... abbastanza scosso...

Armin: Si. Perdonami. Dai andiamo in classe...

Eren: Si...

. . .

Armin: Eren?

Eren: Si?

Armin: Quando sono entrato in bagno... volevo dirti che... ho trovato la foto!

Afferma con un sorriso sulle labbra.
Sorriso, che non impiega molto, a comparire anche a me!

Eren: Sul serio!? O mio dio, Armin! Sei un mito, ti adoro!!
Detto ciò, lo stringo forte a me.

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Ciao a tutti!

Di quale foto stanno parlando i due amici?

Fatemi sapere cosa ne pensate!