-
Unexspected visit.
-
Io e Jade camminiamo silenziosamente verso le cucine, che si trovano nella zona posteriore del primissimo piano. Stiamo cercando di far poco rumore per non farci beccare da nessuno, o quasi. Jade quando si tratta di cibo, stranamente, diventa seria. Io sono quella rumorosa e maldestra durante queste spedizioni verso le cucine.
La ragazza alla mia destra sussulta per l'ennesima volta e mi spinge più indietro mentre, si gira verso il lato opposto. La guardo male, ravvicinando le sopracciglia verso il centro. È la settima volta che mi sottopone a questo scherzo nell'arco degli ultimi sette minuti.
Roteo gli occhi. "Che succede?"
"Shh." Inizia e stavolta sembra mezza seria. "Ho visto qualcosa."
"La tua ombra?" Rido con sarcasmo nella voce e scuoto la testa prima di superarla ed avanzare. Guardo a destra e sinistra per il corridoio e non c'è nulla. "Aah, vieni."
Lei annuisce e mi segue, svoltiamo a destra e ci sono tanti piccoli corridoi che si aprono tra i muri.
In un mese che sono qui ancora non sono riuscita a visitare nemmeno la metà di questa reggia.
"Il dolce lo assaggio io, stavolta." Le faccio la linguaccia e lei corruga la fronte, contrariata.
Tra le due è di certo la più golosa, ma anche io non scherzo; ho sempre amato i dolci, sin da piccola. Ricordo ancora l'odore soffice e delizioso che mi svegliava ogni domenica mattina. Mia madre, puntualmente quel giorno della settimana, si svegliava presto e cucinava un dolce, sempre diverso. Io adoravo quei momenti e mi rendeva felice passare la colazione di un giorno festivo a tavola con la mia famiglia, gustando le prelibatezze fatte dalla donna più importante della mia vita. Quei momenti erano sereni.
Io ero serena.
"Eh no, gioco mio, regole mie." Farfuglia ed alza gli occhi truccati al cielo.
"Na- ah."
"Si, invece." Mi lancia un'occhiata soddisfatta. "Io il dolce, tu il resto."
Le do vinta, annuendo. Non mi va di discutere troppo con Jade: tanto è così cocciuta che fa sempre e comunque ciò che più desidera.
Thomas esce da una porta nera ed io sobbalzo per lo spavento.
Sorride maliziosamente e si avvicina con fare spavaldo. "Bene, bene." Jade alza gli occhi al cielo a quelle due parole e lui rotea gli occhi a sua volta. Porto gli occhi sulle sue mani che tengono ben stretti dei documenti. Corrugo la fronte e torno a guardarlo in viso, se n'è accorto delle mie occhiate verso i fogli e li porta dietro di sé.
"Cosa nascondi?" Domando e lo indico. Non ho ancora capito il suo ruolo qui dentro. Il primo giorno mi ha condotta nella mia stanza e spesso lo becco vicino a Zayn, ma la sua funzione non mi è ben chiara.
"Roba che non ti riguarda." Sorride con freddezza, invece, la castana al mio fianco, sbuffa.
È dal primo giorno che sospetto di una loro relazione. Non sono dei veri e propri piccioncini ma sembrano affiatati o, comunque, in confidenza.
"Cosa porta queste due fanciulle da queste parti?" Domanda ed alza un angolo della bocca.
"Roba che non ti riguarda." Lo imito e Jade ride con gusto, "giusto" aggiunge.
"So che state andando nelle cucine." Mormora con tono ovvio e fa spallucce.
Come fa a saperlo?
Jade lo supera e mi fa cenno di avvicinare. "È stato un piacere, Thomas." Mugugna ed io la seguo.
STAI LEGGENDO
Collectors of Dolls. [z.m.] #wattys2017
FanfictionBasta osservare come un collezionista maneggia gli oggetti della sua vetrina. Non appena ne prende in mano uno, il suo sguardo ispirato sembra trapassare l'oggetto e perdersi nelle sue lontananze. Di qui il lato magico del collezionista.... E se la...