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Maybe.
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L'aria fresca inebria i miei polmoni, ripercorrendo pensieri a me lontani da qui. Fisso il vuoto, fuori dalla finestra: quel prato, quelle siepi, quelle fontane luccicanti e le ricche panchine solitarie. Poi, chiudo il vetro ed apro la porta, uscendo dal mio grande piccolo rifugio ed avanzando tra i tappeti rossi del grande corridoio, mi ritrovo davanti a Perrie. Le sorrido, mi limito a fare questo, prima di deviarla e superarla. Continuo a camminare fin quando non sento la sua voce femminile lamentarsi con sé stessa, penso.
Volto il mio sguardo ed alzo un sopracciglio, in modo altezzoso. "Parli con me?" Domando dubbiosa e la bionda annuisce.
"Ho saputo." Biascica e muove a disagio i piedi fasciati da delle scarpe a bambolina. "Mi dispiace, non era mia intenzione."
Corrugo la fronte. "Perché? Cosa c'entri tu?"
Le sue labbra rosse si schiudono. "Uh, niente..."
"Mh?" Le dedico tutta la mia figura, voltandomi totalmente.
"Se avessi saputo quel che sarebbe accaduto, non ti avrei mai aiutata." Posa un palmo della sua mano contro il seno sinistro, sul cuore.
"Tranquilla, Perrie." La congedo e riprendo il mio percorso verso la parte opposta del corridoio.
Lei farfuglia, la sento.
Bado poco a ciò, soprattutto, quando incontro gli occhi di Harry, così verdi. "Allison, Dio mio." Il suo tono sussurrato inebria il mio udito e lo raggiungo, svelta. Lui spalanca le sue grandi braccia e circonda il mio piccolo corpo. "Credevo che non ti avremmo mai più ritrovata."
"Sono qui." Dico e le lacrime di gioia ma, anche, di nostalgia scendono, da sole, incontenibili. Mi metto sulle punte, nonostante io abbia i tacchi, per poter arrivare al suo viso. "Mi manchi tanto." Sussurro contro il suo orecchio candido ed, in risposta, il riccio frega la sua guancia rosea contro la mia.
Inizia a guardarsi intorno con frenesia ed afferra il mio polso. Scatto per il dolore e lo molla immediatamente. "Che hai?"
"Mi fa male."
Passa le sue dita per la garza bianca che lo fascia. "Ti voglio, Allison."
"C-come?" Arrossisco e mi scosto, con leggerezza.
Lui passa le dita per la mia guancia. "Scegli Zayn o me?"
"Perché dovrei scegliere?" Bisbiglio piano.
La confusione inonda la mente e non riesco a capire come mai stanno succedendo tutte queste cose, così in fretta. È come se fossi dentro uno spettacolo che ha, come marionetta, proprio me.
"Perché io ti amo e mi manchi." I suoi occhi sono lucidi e racchiude le mie mani nelle sue.
"Harry, io..." le lacrime non si fermano e spero che non ci stia vedendo nessuno. "Zayn non vorrà mai."
"Scappiamo, okay?" Mi incita. "Andiamo, andiamo via di qui." Afferra il mio viso, accarezzandolo con disperazione e passione. Poi, mi strappa un bacio prepotente e pieno di voglia e lussuria. Un bacio che mi fa rabbrividire e mi toglie le parole. Un bacio che fa chiudere dolcemente gli occhi miei.
Mi mancava Harry.
Fa separare le nostre labbra lentamente ed apro gli occhi, fissandolo. "No, non possiamo."
"Sì, Allison, ascolta il tuo cuore.." posa il suo palmo contro il mio seno sinistro, sul cuore, esattamente come ha fatto Perrie poco fa. "Tu vuoi me."
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Collectors of Dolls. [z.m.] #wattys2017
FanfictionBasta osservare come un collezionista maneggia gli oggetti della sua vetrina. Non appena ne prende in mano uno, il suo sguardo ispirato sembra trapassare l'oggetto e perdersi nelle sue lontananze. Di qui il lato magico del collezionista.... E se la...