18. Hold

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Hold.

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Trattengo il fiato, apposta per non far rumore.
Quanto basta per fare male?
E mi concedo
ad un altro rischio da affrontare.
Perché, a volte, una porta può sembrarti una svolta
ma l'hai chiusa ogni volta.

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È Perrie.

Trattengo il fiato, inizio a tremare. So che sarebbe così cattiva da chiamare Zayn per farmi punire nei modi più crudeli.

So che sarebbe capace anche di ciò.

Lo so perché l'ho vista mentre odiava persino le persone a cui voleva bene.

Rifletto su tutto ciò che sto facendo, per un momento: è davvero la cosa giusta?

"Alli?" la voce sembra dolce e compassionevole mentre interrompe i miei pensieri. "Alli.." mi richiama, ma resto in silenzio.

Viene sollevato il piumone ed avverto la solita luce fastidiosa a chiunque abbia due occhi rossi e colmi di lacrime, come me adesso. Incontro i due grandi occhi azzurri della bionda, che sembrano, per un attimo, avvolti in un ghigno, poi, ricoperti di dispiacere.

Mette su un broncio alquanto finto, quasi derisorio, abbozzando un "tesoro".

Alzerei quasi gli occhi al cielo, ma so che tutto dipende da lei: potrebbe aiutarmi, come potrebbe mandarmi dritta dritta verso una fine poco piacevole.

Conoscendola, probabilmente, mi metterà nei guai. Mi odia, lo fa più di Zayn.

Mi odia tantissimo: se potesse, mi farebbe morire all'istante, ne son sicura.

La guardo, piena di dubbi, e lei sembra quasi sorridere.

Sicuramente sorride di me, del mio trucco colato.

Questo è tutto ciò che ha atteso sin dal primo nostro incontro: vedermi distrutta, in questo stato pietoso ed essere superiore a tutto, perfetta, a modo suo. Lei è una delle tipiche persone che, per elevarsi al di sopra di qualcuno, non potendo brillare di luce propria, è capace di buttarlo giù nei modi più vergognosi.

Resta una strega, sempre, anche alla vista di una ragazza disperata, in preda a mille paure.

"Cosa stai cercando di fare?" Domanda e si morde il labbro prima di invitarmi ad uscire con un cenno.

Deglutisco ed esco da sotto il letto. Tento di reggermi in piedi, senza scivolare a causa del tremore. "Scappare."

"Oh." Per un attimo, il suo viso sorride. "Impegnativo."

Le lancio un'occhiata, mentre lei mi fissa, quasi in attesa della mia prossima mossa, e mi siedo sul suo letto dal piumone color ambra.

"E quale sarebbe il piano?"

Non la guardo nemmeno. "Non farmi, prima di tutto, prendere da Zayn."

"Perché lo sa?" Domanda con tono acuto ed annuisco, girandomi per osservare la sua reazione: sta toccando il suo vestito con movimenti nervosi, sembra quasi volerlo strappare.

Il suo viso viene farcito di fastidio ed arriccia il naso. "Tranquilla, a lui mica importa."

"Non so se a lui importa," affermo, ma quest'affermazione potrebbe essere fraintesa, quindi, penso per un momento a cosa aggiungere, senza sbottonarmi più di tanto. "E, sinceramente, non mi interessa neanche saperlo."

"Quindi, vuoi andartene oggi?" Cambia argomento e la voce torna acuta e sveglia.

"Si," rispondo, "se riesco."

Collectors of Dolls. [z.m.] #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora