11.La fuga

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-Via!Scappate!-urlo quando apro il cancello dei cavalli

Corrono via alzando una polvere incredibile,ma da lontano riesco a distinguere una figura,troppo debole per farcela da sola.

Mi avvicino al muro e cerco di slegare Dream,ma continua ad agitarsi e ad alzarsi sulle zampe posteriori.

-Oh buono...buono-dico con voce calma,ma in realtà devo sbrigarmi,l'uomo potrebbe arrivare da un momento all'altro.

-Ehi! Che diamine fai,ragazzina?!?-urla uno dei due col passamontagna,venendo a passo veloce verso di me.

Con un gesto veloce e deciso tolgo la capezza a Dream e lo faccio scappare,poi inizio a correre anche io.

Quando finalmente siamo fuori non riconosco il posto,ma seguo il resto dei cavalli,anche se sono molto più veloci di me.

L'uomo mi viene dietro,ma a causa del suo fisico perde subito fiato e si piega su se stesso per cercare di far entrare aria nei polmoni.

Tra l'erba trovo una bici. Un po' malandata ma va bene lo stesso,sarà più facile stare dietro ai cavalli.

Non so dove sono,non so chi fossero quegli uomini né cosa volessero da me,ma di una cosa sono più che certa:meglio essere sperduta con dei cavalli che essere in trappola con dei maniaci.

Quando finalmente i cavalli si fermano cerco di trovare un punto di riferimento.

Alberi...alberi...alberi e...ma guarda li! Un albero!

Non ho la più pallida idea di dove ci troviamo.
Osservo i cavalli che mangiano l'erba. Poverini,chissà da quanti giorni non toccavano cibo.

Mi siedo con le spalle ad un albero e penso: ce l'ho fatta. Ho portato avanti il mio piano e sono riuscita a salvare i cavalli.

Dopo aver aspettato per ore che uno dei due uomini venisse nella stanza,non appena ho sentito un rumore di passi mi sono nascosta per bene dietro la porta.

Lui è entrato e non mi ha vista,così,proprio come immaginavo,è andato a controllare nell'armadio.
Io intanto sono sgattaiolata fuori e sono andata al recinto.

L'altro uomo non c'era, per fortuna...

Guardo di nuovo i cavalli... Dream è ancora spaventato per ciò che gli è successo,glielo leggo negli occhi.

Si tiene a distanza si sicurezza da me e si mette sull'attenti non appena sente un rumore sospetto.

Tra i cavalli ne noto uno di cui prima non mi ero accorta.
Uno stallone bianco sta brucando l'erba e come si sposta lui gli altri lo seguono

"Il capobranco!" penso

Deve essere il branco che io e Maria Grazia abbiamo incontrato quando Dream è sparito.
Non devo essere molto lontana da casa, spero.

Sta iniziando a farsi buio,e le palpebre vogliono abbassarsi,ma dico di no. Non posso rischiare di perdere di vista il branco,ma senza neanche rendermene conto i miei occhi si sono già chiusi.

Vengo svegliata da un nitrito acuto.
Il branco è ancora qui e la mia bocca si allarga in un sorriso enorme.
Noto il puledrino nero inseguire felice la sua mamma.

Mi volto e vedo Dream che mi osserva.

Mi alzo piano,ma lui si allontana di scatto e inizia a nitrire.

-Okok...me ne sto qui seduta e ti guardo,va bene?-gli dico,ma nella mia voce riesco a sentire il dolore.
È una sofferenza enorme avere accanto la ragione per cui sono ancora viva e non poterlo ringraziare, non poterlo abbracciare...

Si avvicina ad un albero e cerca di raggiungere una mela.
La guarda con fare determinato. Deve essere sua.
Salta altissimo,più di quanto fosse necessario per raggiungerla,e ottiene il suo premio.

Vedo che il cavallo bianco inizia ad allontanarsi e gli altri lo seguono,così prendo la bici e aspetto che partano.

Iniziano a galoppare e Dream si mette dietro a tutti gli altri.

Dopo una mezz'ora circa il baio si distacca e va in una direzione diversa,e io ovviamente lo seguo.

"Grazie" penso, come se il branco potesse sentirmi... In fondo è grazie a loro se sono salva.

Dream corre veloce,e solo quando vedo un albero con un'altalena capisco che finalmente sono tornata a casa. E lui sta tornando con me.

Lo stallone va sulla collina, la nostra collina,quella sul quale mi ha portata il giorno dopo la mia prima vera gara.

Non appena vede il ranch si salza si due zampe,nitrisce e galoppa velocissimo.

Quando arriva vicino casa e tutti lo vedono si guardano intorno.
Mi stanno cercando,sanno che ovunque c'è Dream ci sarò anch'io.

Vedo che il baio va nel suo paddock e inizia a mangiare l'erba fresca.
Allora io mi avvio con la bici verso casa.
Le lacrime scendono da sole,ma non voglio fermarle.
Mi è mancata la mia famiglia,i miei amici,la mia vita...e non ho vergogna nel farlo vedere.

-Mamma! Papà! Zio Jo!-urlo quando arrivo davanti alla stalla.
Tutti vengono in questa direzione e quando mi vedono i loro occhi diventano lucidi e vengono ad abbracciarmi,stringendomi forte.
Mi manca l'aria,ma non mi interessa,loro mi sono mancati di più.

E sono felice di essere tornata.






Holaaaa!
Scusate se non sto aggiornando tutti i giorni ma volevo che questo capitolo fosse speciale e ci ho lavorato per due giorni
Vi è piaciuto? Spero tanto di si.
Scusate ancora per il ritardo e per eventuali errori di battitura!
A presto! E grazie ancora per tutto quello che fate per me!😘

Dreamer,un'anima indistruttibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora