23.Addio sorella mia

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-Chelsie... Mi auguro che tu stia scherzando!-dice mio padre infuriato
-Oh ciao Nick...non è assolutamente come pensi. Una paziente di mio marito,nonché mia grandissima amica,che si chiama casualmente Francesca Carboni,mi ha chiesto di prenotarle un volo per tornare in Italia,e Sarah mi ha aiutata. Così, dopo tentativi falliti finalmente ci siamo riuscite e io non potevo che esultare.

"Perché non so mentire bene come lei?!?" penso.

-Scusami Chelsie. -dice mio padre imbarazzato

Che idiota,ci ha creduto.

Salutiamo Chelsie e torniamo in stanza.
Papà aiuta mamma a sistemare le valigie e io mi butto sul letto ascoltando la musica.

Le note di Ad occhi chiusi di Marco Mengoni mi attraversano il cuore e le sue parole si imprimono dentro come se fossero state scritte con un pennarello indelebile.

"Da quando ci sei tu
la luce del mattino ha più colori
e non mi sento più
un piccolo silenzio fra rumori.

Dell'amore non so niente,
conosco solo te,
sei il confine della mia pelle e al di là
io penso che di più non c'è.

Anche se non puoi tu sorridimi
sono pochi, sai, i miracoli.
Riconoscerei le tue mani in un istante.

Ti vedo ad occhi chiusi e sai perché
fra miliardi di persone ad occhi chiusi hai scelto me.

Da quando ci sei tu
non sento neanche i piccoli dolori
ed oggi non penso più
a quanto ho camminato per trovarti.

Resto solo adesso mentre sorridi e te ne vai.
Quanta forza che mi hai dato non lo sai e spiegarlo non è facile.

Anche se non puoi tu sorridimi
sono pochi, sai, i miracoli.
Riconoscerei le tue mani in un istante.
Ti vedo ad occhi chiusi e sai perché
fra miliardi di persone ad occhi chiusi hai scelto me.

Anche se non puoi tu sorridimi
sono pochi, sai, i miracoli.
Riconoscerei le tue mani in un istante.

Ti vedo ad occhi chiusi e sai perché

fra miliardi di persone ho visto solo te.

Fra miliardi di persone ho visto solo te."

Il caro Marco ha colpito ancora.
-Perché piangi?-dice mia madre asciugandomi le lacrime che erano scese senza neanche che me ne accorgessi.
-Una parola...Dream.
-Andiamo Fra,non puoi tormentarti per un cavallo. Esci,fatti degli amici, trovati un altro sport.
Dimenticati dell'Italia e del ranch.
-Non capisci vero? Non riesci proprio a capire!-urlo
-Non alzare la voce con tua madre-mi rimproverà papà.
-Ho tutto il diritto di farlo. Voi mi state obbligando a rimanere in un posto che io odio,lontana dai miei amici e dai cavalli per cosa?!? Soldi!

Io veramente non li capisco gli adulti,fanno tutto per soldi.
È vero, senza soldi non è che fai molta strada,ma così diventa quasi una dipendenza.
Rinunciano a tutto pur di guadagnare. Non capiscono che le cose nella vita sono altre. C'è molto di più del denaro,tutto ciò che loro si perdono.

Dovrebbero essere loro a insegarmi "la vita" e invece mi ritrovo a spiegare io a loro come va vissuta.

Tre giorni dopo

Mamma e papà sono andati a fare delle compere,per fortuna.
Tra poco Chelsie passerà a prendermi per andare in aereoporto.

A tastoni prendo un foglio e una penna dalla scrivania e scrivo un biglietto ai miei, cercando di avere una calligrafia quanto meno comprensibile

"Sono andata via. Qui mi manca l'aria, non ce la faccio più. Mi dispiace. Ciao."

Lo lascio sul tavolo della cucina e prendendo gli occhiali da sole,il borsone e il mio bastone scendo sul marciapiede sotto casa,dove anche Sarah mi sta aspettando.

-È arrivata!-esclama lei e mi aiuta a salire in macchina

Quando arriviamo in aereoporto il momento degli addìi è veramente triste. Odio gli addii.
-Prometti che verrai a trovarmi qualche volta in Italia-dico a Sarah tra i singhiozzi.
-E tu promettimi di venire a New York ogni tanto. Devo ancora farti conoscere Nemio.

Sorrido e la stringo forte a me
-Non ti dimenticherò mai
-Neanche io. Grazie per tutto,più che un'amica sei stata una sorella- sussurro tra i suoi capelli e la sento ridere

-Ora vai sorella,o perderai l'aereo-dice scherzando,ma nella sua voce si sente parecchio la tristezza.

Facciamo il check-in e poi finalmente ci imbarcano sull'aereo.

Mi siedo al mio posto,tra Chelsie e suo marito,e infilo le cuffie.

"Dimmi che non mi hai dimenticata Dream,dimmi che riuscirai a perdonarmi ancora una volta"penso prima di perdermi completamente nelle canzoni del mio cellulare.



Ok,so che i capitoli sono troppo corti ma voglio lasciarvi con la suspance e soprattutto volevo mettere il ritorno a casa tutto in uno. Vi prego non ammazzatemi!
Se vi è piaciuto lasciate un commento o una stellina!

Come sempre,passate a leggere

I believe I can fly e Diana, di I_have_half_a_heart,storie che sono iscritte ai Watty's 2016!
Baci!!!

Dreamer,un'anima indistruttibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora