Capitolo 13.

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DRACO POV'S.

Cinque giorni. Sono cinque giorni che non la vedevo. Non avevo praticamente più sue notizie, a parte qualche cosa che Blaise veniva a sapere da Ginny Weasley. Ed ora invece, eccola qui. Sta abbastanza bene, o almeno così sembra. Ho appena mollato Pansy (nel senso che l'ho abbandonata all'ingresso) e sto andando a sedermi. Ho fatto davvero una grandissima cazzata all'entrata. Si, lo so, è stato stupido, ma dovevo farle credere che quello che le avevo detto fosse vero. Lei non vuole proprio staccarli, gli occhi da me. Vorrei mantener lo sguardo, ma il suo in questo momento trasmette solo odio. Ed io non mi sento pronto per affogare di nuovo in quell'odio di anni e anni fa. -Draco! Ma si può sapere cosa diavolo hai fatto?-    -Blaise, ti prego, non ho proprio voglia di parlarne ora.-   -Eh no, amico, ora vieni con me e ammetti che hai fatto una cazzata.- Non mi da il tempo di rispondere e mi trascina fuori. E quando dico trascina, intendo trascina per un braccio che a momenti si stacca per la sua tanta forza. Mi conduce in un angolo dietro la Sala Grande, ignorando i miei sguardi contrariati.  -Allora. Spiegati.-  Ripensandoci era da un po' che non parlavo con qualcuno, e forse ora è arrivato il momento di vuotare il sacco, almeno con lui. -Vedi quello che le è successo?-  non la nomino neanche, lui ha già capito,   -Beh, è successo dopo  un'altra cosa. E quest'altra cosa è successa tra noi. Oh, insomma, ci siamo baciati.-  Blaise mi guarda e poi fa una cosa che mai e poi mai mi sarei aspettato di vedere da un Serpeverde purosangue: i salti di gioia. No, ma che dico, a momenti sfondava il pavimento. Ride, ed è felice, e non capisco perchè. Lo guardo metà tra l'irritato e il divertito. -Oh, Dra, non puoi capire da quanto aspettavo quel momento! Finalmente! Scommetto che poi le hai detto che la ami!-  Ma tutta la felicità si spegne quando vede il mio sguardo. Spento.  -Oh, ehm...-  Un Malfoy che balbetta? A mio padre verrebbe un infarto se lo sapesse! -Non è andata esattamente così. Dopo il bacio abbiamo continuato la ricerca di quel coso, che l'ha morsa. L'ho portata in infermeria e quando si è svegliata le ho praticamente urlato in faccia di dimenticarmi..-   -Perchè l'hai fatto?-  -Perchè sono un idiota! E per di più, per far credere ancor di più la cosa,- aggiungo sarcasticamente,  -ci si mette anche il fatto che ho passato lì una notte con la mano incastrata nella sua. Sai, non ho fatto i miei soliti incubi, mi sentivo protetto, come una forza invisibile.-  -Oddio. Wow, non pensavo di dirlo mai, ma dal luccichio nei tuoi occhi si vede e legge tutto. Sei innamorato. E non poco.-  -Io, innamorato? Pff, certo che  no!-   -Mi spiace amico, ma a me non puoi mentire.-  -Ecco, e vabene, magari forse lo sono, ma si vede che per lei non conto, hai visto come mi guardava prima.-  -Ti credo, è ferita e forse anche un po' delusa da quello che hai fatto. Io ti consiglierei di dirglielo al più presto.-  Chiacchieriamo di me per un po', fregandocene delle lezioni, poi decido di parlare di lui.  -Beh, basta parlare di me. Dimmi di te e Ginny Weasley piuttosto..-  Lo guardo attendendo una risposta, ma lui mi guarda con una faccia tipo 'adessoticimettianchetuconquestacazzata?' Gli sorrido, -Non sto scherzando, sono serio.-  -Si e io sono una bacchetta.-  Ad un tratto sentiamo dei passi avvicinarsi e smettiamo di parlare, cercando di capire chi è che viene verso di noi. Davanti ci si presenta una Ginny Weasley con le guance rosse, non per la corsa. Sorrido maliziosamente a Blaise, faccio un cenno a Ginny e vado via. Devo parlare con Hermione.

BLAISE POV'S.

-Oh, ciao Ginny.-  -Blaise.- si ferma, non parla, non capisco perchè. Mi guarda e poi continua.  -Ti va di fare una passeggiata?-  -Si certo!-  A quanto pare a nessuno in questa scuola importa delle lezioni, ma fa nulla. Camminiamo silenziosamente l'uno accanto all'altro, rabbrividendo appena le nostre mani si sfiorano. Non capisco perchè questo imbarazzo, ma in imbarazzo lei? In imbarazzo anche io. Usciamo dal portone e ci dirigiamo verso il Lago Nero. Come Draco, anche io amo quel posto, mi mette sicurezza, poi di notte! E' la cosa più bella della Terra. Lentamente arriviamo davanti alla mia  roccia e entrambi ci sediamo lì. -Adoro questo posto. Il panorama. Mi piace vedere quella superficie liscia, scura, che può incutere timore, ma che anche con un semplice tocco potrebbe infrangersi. Mi sembra quasi un crimine, rompere quella quiete, quella pace. E' come distruggere un qualcosa di fragile, di debole che prima è protetta da una corazza, ma poi quest'ultima viene distrutta.-  Non sta guardando me, ma il Lago. Accorgendosi che non rispondo si gira. Ed è in questo momento che mi sono accorto di essere innamorato di lei. Mi sono innamorato piano piano. Chissà, magari qualcosa c'era già da molto, ma doveva solo essere scoperto. Beh, che dire, in questo momento, davanti alla bellezza e allo splendore che ci troviamo davanti, dobbiamo solo aggiungere il tocco finale. I nostri occhi, incatenati, non accennano a staccarsi. Lentamente ci avviciniamo. Sempre di più, fino a quando è lei a prendere l'iniziativa e mi bacia. Ma non è un bacio di quelli di sempre, è una cosa unica, speciale, inimitabile! Il bacio viene approfondito, dalla parte di entrambi. Non so quanto tempo è passato, ma ci stacchiamo. Ed è lei la prima a parlare. 

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