Capitolo 12.

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DRACO POV'S.

Sono paralizzato. Hermione è lì, per terra. La sua pelle è bianca, effettivamente e spaventosamente bianca. Ho paura di sentire il suo battito. Mi avvicino e fortunatamente il polso pulsa ancora. E' viva. Non aspetto altro tempo e, dopo essermi ripreso dallo stato di trance, la porto in infermeria. Molte persone mi guardano, scioccate, ma adesso mi importa solo della ragazza che ho tra le braccia. Appena entro Madama Chips mi viene incontro e mi dice di poggiarla sul lettino lì vicino. Faccio come mi dice e poi mi chiede :- Cosa le è successo?-  -Un Lomuxy l'ha morsa, alla caviglia.-   -Va bene ragazzo, ora devi uscire. Fortunatamente il morso fatto lì non è letale.-  Mentre esco diverse voci mi accerchiano, ma non riesco a capire quello che dicono. Vado via da lì, vado al mio tronco al Lago Nero. Non riesco a pensare ad altro che ad una frase. 'Il morso non è letale.' Ciò vuol dire che sopravviverà. Ma dico io, ad Hagrid, come diavolo gli viene in mente di farci cercare questi animali! Se l'avesse morsa da qualche altra parte sarebbe.....non riesco neanche a dirlo. Rimango ad osservare il lago per molto tempo. E' diventata sera ormai. Saranno tutti a cena. Direi che ora posso andare a vedere come sta. La scuola è immersa nel silenzio, tranne la Sala Grande, che è un mix di chiacchierii. Mi dirigo verso l'infermeria, non dovrebbe essere già chiusa. Infatti, è aperta. Entro e con calma cammino verso di lei. E' immobile e la sua pelle ha ripreso il colorito normale di sempre. -Signorino Malfoy, la signorina Granger lo cercava, quando si sveglia, le dico che è stato qui?-   -No, non le dica nulla. Resterò solo per un po'.-  Madama Chips annuisce e va via. Rimango solo io, con lei. Le prendo la mano. Troppo dolcemente per i miei modi, ma fa nulla. -Mi dispiace, quello che è successo non sarebbe dovuto succedere.-  Non so se dorme davvero, ma spero di si. Domani farò una cosa che non mi perdonerò facilmente. La osservo. Il tempo vola e con esso anche la mia energia. Finisco per addormentarmi vicino a lei, con la mia mano incastrata nella sua. 

HERMIONE POV'S.

-Draco.- sussurro, sperando lui mi senta. Da poco mi sono svegliata e lui è qui vicino a me. Ho sentito ciò che mi ha detto ieri sera. Come fosse un richiamo lui alza la testa e leva la mano dalla mia.  -Draco.- ripeto. Lui non risponde. Mi guarda. Poi parla e quello che dice mi trafigge, come lame affilate che mi trapassano il petto, parola dopo parola.  -Granger, dimentica tutto. Dimentica quello che è successo nella Foresta. E' stato solo un momento di debolezza. E avevo bisogno di qualcuno che mi riaccendesse. Quindi grazie per aver servito i miei scopi, ma dimentica. Non dire a nessuno quello che è successo. Non è di nessuna importanza. Anzi, fai una cosa più efficace, dimenticati di me.- Poi va via. Le lacrime scendono. E chi le ferma, adesso? Sarebbe stato carino se fosse stato lui a non permettere che scendessero. Ma come si fa a dimenticare un bacio come quello? Tutte quelle scintille, e quella 'dichiarazione'? Non si può. Non erano solo parole, me lo sento. Intanto mi asciugo le lacrime aspettando che i miei amici vengano a portarmi via di qui. -Hermione!-    -Ciao ragazzi!-  -Allora, come ti senti?-  -Oh, meglio, grazie!-   -Vuoi raccontarci quello che è successo?-  -Veramente ragazzi non ricordo molto. Solo dei denti che mi affondano nella caviglia e qualcuno che mi portava qui.-   -Non ricordi chi?-  -No, affatto.-  E invece si che lo ricordo. Quando sono caduta, due possenti braccia mi hanno presa a mo' di sposa e portata qui. Se non gli interessava di me, perchè l'ha fatto? Avrebbe potuto lasciarmi nella Foresta, aspettando e sperando che qualcuno trovi il mio corpo. E invece no. Mi ha portata qui ed è restato con me tutta la notte, tenendomi la mano. Un gesto che non credevo potessero fare anche i Malfoy. -Ah, vabene.-  Perchè ho come l'impressione che i miei amici non vogliano dirmi che è stato Malfoy a portarmi qui, anche se lo so già? -Allora ragazzi, mi portate via di qui?-  -Vorremo tanto, ma Madama Chips ha detto che devi restare a letto altri cinque giorni. Per la caviglia.- Solo ora mi accorgo che Ginny non ha parlato. Strano. Annuisco e loro, avendo le lezioni, vanno via. 

Cinque giorni dopo...

Oh Godric, non credo di aver mai odiato nulla di più dell'infermeria. Dico, sei giorni! Chiusa lì dentro, senza alzarsi se non per andare in bagno. Capite cosa si prova? E' la tortura peggiore del mondo. Per di più ho perso molte lezioni. Come recupererò tutto? E poi, oltre questo, c'è la parte triste. Draco. Da quel giorno non so più che fine abbia fatto. Non è venuto più a trovarmi, ma questo si sa che l'ha fatto apposta. Harry e Ron arrivano, mi salutano e Ron dice:- Hermione, finalmente possiamo portarti via di qui!-  A momenti faccio i salti di gioia, ma cerco di trattenermi. -Eh già, finalmente!-  Parliamo del più e del meno. In questi giorni ci siamo visti poco. Loro per le lezioni e gli allenamenti, ed io perchè dovevo riposare. Mi sembra di esser stata in letargo. Ed ecco, è arrivato il momento. Madama Chips mi da il permesso di uscire, ma mi dice di ripassare tra qualche giorno per fare un controllo, per sicurezza. Fortunatamente per me, il morso del Lomuxy non è letale. Altrimenti sarei morta per essermi distratta per colpa sua.  Harry e Ron mi aiutano ad alzarmi, sorreggendomi. -Ragazzi, non ho una gamba rotta, posso stare perfettamente in piedi.-  Gli sorrido. E' bello stare qui, adesso, con loro. E' mattina ed è ora di colazione. Non ne potevo più della colazione dell'infermeria. Appena entriamo in Sala Grande, un boato di voci mi da il bentornato. Wow, non sapevo di esser mancata così tanto a tutte queste persone. Tra esse c'è anche Blaise, che mi sorride. Ricambio il sorriso poi lui mi viene vicino e mi abbraccia, come la maggior parte di queste persone. Volgo il mio sguardo al tavolo dei Serpeverde, ma Draco non c'è. Improvvisamente sento l'impulso di girarmi verso l'entrata. Ed ecco. Ho visto la cosa che ha mandato a quel paese tutte le mie speranze. Draco mano nella mano con Pansy Parkinson. Ed è anche felice. Lo guardo, intercettando il suo sguardo. Lascia la mano a Pansy, come se volesse fare qualcosa verso di me. Ma poi ci ripensa, si gira e la bacia. Davanti a tutti. Davanti a me.

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