Prima di iniziare con il capitolo, vorrei farvi una confessione. Come magari ho detto già a qualcuno, questa storia non mi sta dando le soddisfazioni che vorrei. Certo, siamo ai primi capitoli ancora ma lo scorso libro ha avuto tante letture e sapere che molte di quelle letture le ho perse mi rattrista molto. Posso essere scarsa nell'esprimere i concetti o nello spiegare le situazioni. Ditemi voi cosa c'è che non va. Ho pubblicato anche nello scorso libro a tal proposito e, come sempre, spero di non aver deluso nessuno con questo nuovo capitolo❤⭐💬
Giorno del matrimonio-8.14
«Amore, pronta per sposarmi?». È una voce che riconosco, infatti mi volto e vedo Piero.
«Piero?!?»
Mi bacia. Dopo averlo fatto, si allontana correndo ed io lo seguo.
«No!». Mi accorgo troppo tardi che era un sogno.
Vicino a me c'è lui, mio marito tra poche ore, che mi dice:«Ti ho chiesto se eri pronta per sposarmi e hai risposto quel 'No', mi sentivi?»
«Cosa? Ma no, non ho risposto a te, ho fatto un...incubo»
Mi bacia, tranquillizzandomi che vicino a me c'è lui e che nessuno mi farà del male. Già, vicino a me c'è lui.
«Beh, in ogni caso che ore sono?»
«Le otto e un venti quasi», dice indicando la sveglia accanto a me.
«Oddio, ma devo prepararmi! Tra due ore dobbiamo essere in chiesa!»
«Non vuoi fare colazione?»
«Non preoccuparti, mangio un cornetto per strada. Vado da mamma...ci vediamo dopo!»
«Ciao amore!»
Esco di casa più indecisa che mai. Ma ho già detto che devo farlo e lo farò. Perché ora ritornano questi dubbi? Ieri sembravano essere spariti...
Dimentico del tutto il cornetto che dovevo mangiare e vado a casa di mamma e papà, dove c'è già la parrucchiera ad aspettarmi.
Iniziano così i preparativi tanto attesi, per lui. Il mio vestito è scollato sulle spalle, ha una cintura argentata intorno alla vita e sulla gonna fatta a strati con tanti veli sono presenti tanti piccoli swarovski. Per l'acconciatura opto per tanti boccoli che,per la lunghezza dei miei capelli, cadono leggeri sui fianchi.
«Sei bellissima» dice mia mamma commossa.
Intanto arrivano anche i fotografi che iniziano a farmi mettere in tutte le pose possibili e immaginabili per mettere in mostra ora il vestito, ora il trucco, l'acconciatura... Devo dire che questo genere di attenzioni da un lato mi piace, dall'altro mi irrita perchè alla fine dovrò fare tutto questo per delle fotografie che verranno messe su un album che non credo guarderò mai.
Finalmente finiscono le fotografie e papà mi accompagna in chiesa con una macchina d'epoca bianca.
«Papà,potresti andare più veloce? Sai, stiamo facendo tardi»
«Tesoro, è pur sempre una macchina d'epoca»
Andiamo a una velocità così bassa che anche i passanti sono più svelti di noi.
Comunque parcheggiamo l'auto nei pressi della chiesa e,a braccetto con papà, andiamo verso la chiesa. Appena entro, tutti si voltano a guardarmi e sorrido timidamente. Eccolo lì di fronte. Cavolo, sorride. Ma è un sorriso soddisfatto e felice il suo. Il mio è un sorriso falso, per coprire le mie paure e la mia insicurezza.
Papà mi 'consegna' a lui dicendogli:«Comportati male e ti taglio la mano». Cavolo, quella frase...Come lo diceva lui quel "Ti tagghiu a' mano" non lo diceva nessuno.
Mentre il prete recita tutte le frasi da matrimonio prima del fatidico 'Si', mi guardo intorno. Ci sono mamma commossa e papà che mi fa 'okay' con il pollice alzato, i miei suoceri che mi sorridono. E a seguire tutti i parenti, chi commosso, chi sorridente e chi serio. Infine le mie migliori amiche e suoi amici. Tutte facce che conosco.
Nelle navate laterali non riesco a vedere bene chi c'è. Quando, chiedendomi tra me e me in quanti saremo a pranzo, scorgo Ignazio e Gianluca. Parlano tra loro mentre mi guardano.
Improvvisamente ho un calo di pressione e svengo. Per fortuna a sorreggermi c'è lui, a fianco a me. Ricordo il suo sguardo preoccupato mentre dice «Tranquilla, andrà tutto bene e il nostro matrimonio non sarà rovinato».