Capitolo 16

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Eccomi, ragazzi, il giorno del mio compleanno ad annunciarvi la pubblicazione del nuovo capitolo! Spero vi piaccia e mi aspetto più telecronaca del solito oggi come regalo😂 ah, e c'è qualcuno ( non faccio nomi) che usa un certo hashtag che mi fa particolarmente piacere❤⭐💬

Anna's pov

Ed ecco che sono ritornata indietro nel tempo, a quando ero adolescente. Già, sono sul letto della mia, anzi...nostra, camera, cuffiette e pensieri. Penso a stamattina, alle sue domande allusive e alla mia timidezza che a volte gioca brutti scherzi, come il fatto di arrossire da un momento all'altro senza che me ne accorga.

Ad un certo punto, sento che qualcuno mi toglie le cuffiette delicatamente e si posiziona vicino a me sul letto. Mi volto e vedo lui, quello che ora è mio marito. Mi accarezza i capelli dicendo che sono bellissima e che sono solo sua. 

Sorrido anche se vorrei soltanto ridere in questo momento perchè alla fine non sono mai stata sua come lo ero e lo sono di Piero. È cattivo da parte mia, però è la verità.

Mi guarda ancora, fino a quando mi propone di andare a cambiarmi per stupire anche i cantanti.

'Uno su tre consideralo già stupito'.

Entro in bagno per fare una doccia e, dopo un'oretta, esco vestita abbastanza elegante e poco truccata. Non ho mai esagerato con il make up, non a caso sono sempre stata denominata 'la ragazza acqua e sapone'.

Lui è seduto sul letto e, appena mi vede, si posiziona di fronte a me e mi cinge i fianchi, per dar vita a un bacio romantico sussurrandomi dei 'ti amo' ogni tanto. Io non dico niente, mi limito ad abbracciarlo e a proporre di andare al ristorante.

Arriviamo e troviamo già i ragazzi fuori ad aspettarci. Mentre andiamo verso di loro per salutarli, mi intima che ho già fatto colpo sul 'ragazzo dagli occhiali rossi'.

Beh, è evidente. Mi sta guardando troppo, se ne sarebbe accorto chiunque. Infatti, mentre Gianluca e Ignazio ci salutano già da lontano, Piero ancora mi guarda in maniera insistente.

Quando siamo vicini a loro,li salutiamo. O meglio, io saluto tutti e tre, mentre lui solo Ignazio e Gianluca, i quali lo prendono a braccetto come se fossero stati dei ragazzini che non si vedevano da anni.

Quindi loro tre andarono dentro prima di tutti, mentre io e Piero rimanemmo distanti.

Piero:«Perchè il tuo ragazzo non mi ha salutato?»

Dovrei puntualizzare il fatto che non è più il mio ragazzo, dovrebbe essere mio marito. Ma, in questo momento, lascio stare queste precisioni.

«Ha detto che mi guardavi troppo, è siciliano anche lui, sai?»

Piero:«Ho capito, ma solo io posso essere geloso di te, ricorda.»

«Ah, non cambierai mai!»

Piero:«Cosa vorresti dire?»

«Nulla, nulla», lo prendo in giro e inizio ad accelerare il passo.

Inizia a inseguirmi fino a quando arriviamo al tavolo e torniamo seri.

Abbiamo tre sguardi addosso, due dei quali sono curiosi di vedere cosa facevamo, mentre uno si sta pentendo di aver fatto quella proposta a colazione.

Direi poi che la fortuna è dalla mia parte perchè mio marito è seduto tra Ignazio e Gianluca, in modo che io e Piero stessimo lontani da lui.

Ho già un'idea di chi abbia architettato il piano dei posti a tavola. 

Tuttavia, ci sediamo e presto due camerieri portano i menù. Non so se è stato fatto apposta, ma ho lui di fronte e Piero vicino. Proprio come in un bivio. Continuare dritto oppure voltare?

Ignazio:«Allora, voi cosa ordinate?»

«Io credo che non hanno capito che siamo gli sposi, perchè avevano detto che il menù era già predefinito!»

Ignazio allora chiama il cameriere, dicendo:«Siamo 3 ospiti più gli sposi, il menù è programmato già?»

Cameriere:«Oh, si certo. Scusate l'inconveniente. Comunque auguri-rivolgendosi a me e Piero-siete proprio una bella coppia!»

«G-Grazie»

La persona di fronte a me si alza da tavola. Ho paura di quello che potrebbe succedere.

Fottuta distanza 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora