Capitolo 12

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Eccomi qui! Ero indecisa se aggiornare oggi o domani, ma per la gioia di qualcuno ho deciso di aggiornare oggi. Che dire, aspetto i vostri voti e commenti ❤⭐💬

Mi volto e vedo Ignazio e Gianluca. 

«E voi che ci fate qua a quest'ora?»

Gianluca:«A me nel ristorante hai detto che dovevi parlarci no?»

«Ah, si, vero»

Ignazio:«Riguarda Piero, giusto?»

«Cosa? Come hai fatto a...»

Gianluca:«Su, Anna, noi conosciamo quello sguardo perchè è esattamente come quello di quattro anni fa, se non più innamorato!»

«Ma cosa dite? Cioè...io...»

Mi guardano come a voler dire 'Vediamo che cosa si inventa', così dico tutto d'un fiato:«E va bene, avete ragione okay?»

Gianluca:«E cosa intendi fare?»

«Non lo so, vi avevo chiamato soprattutto per farmi dire se si è fatto una vita con qualcuna, se vi confessa i suoi pensieri»

Ignazio:«Vuoi sapere se pensa a te? E dillo, no?!?»

Gianluca:«Beh, è single però i suoi pensieri ultimamente non ce li confessa»

Ignazio:«Ogni tanto dice che se ci fossi stata tu accanto sarebbe stato diverso però niente che riguarda i sentimenti»

«Capisco»

Ignazio:«Ma allora, se sei innamorata di Piero, perchè hai sposato un altro?»

Ecco la domanda peggiore che mi si potesse rivolgere.

«Ignà, voglio dimenticare Piero. Non voglio rimanere così sperando che torni da me perchè non succederà, però tante cose mi impediscono di dimenticarlo come dovrei.»

Gianluca:«Dillo a tuo marito!»

«Ma ci siamo appena sposati! Sai come reagirebbe?»

Ignazio:«Si sentirebbe cornuto, Gianlù.»

Come fa ad avere questo umorismo anche in una situazione delicata come questa?

«In ogni caso, dipendeva tutto da cosa mi dicevate voi»

Gianluca:«Quindi cosa intendi fare?»

In quel momento arriva Piero, che rimprovera i due ragazzi di non potersi mai sfogare perchè non li trova mai nelle rispettive stanze. Poi mi vede e smette di parlare.

Ignazio:«Ehm...Noi andiamo». E tira il povero Gianluca per un braccio.

Sorrido a quella visione, ma quando il mio sguardo si posa su Piero il mio sorriso si spegne.

Piero:«Che ci fai qui a quest'ora?»

«Penso... e te su cosa ti dovevi sfogare con i ragazzi?»

Piero:«Beh, niente...»

«Niente?!? Hai rimproverato i ragazzi in quel modo perchè non dovevi dirgli niente?»

Piero:«Ecco, vederti vicino a un altro mi ha fatto uno strano effetto e volevo chiedere ai ragazzi se era normale, tutto qui.»

«Che effetto?»

Piero:«Mi manchi, ecco tutto.»

«Anche tu, ma non riesco a capire perchè hai cantato tutte quelle canzoni guardandomi. Non so, vuoi una rivincita su qualcosa?»

Piero:«Beh, erano dedicate a te. E anche come rivincita del fatto che ti eri sposata!», conclude sorridendo in modo provocante.

«Ah beh l'ho fatto per dimenticare una certa persona che mi ha lasciata tramite una chiamata.»

Rimane in silenzio per un tempo che mi sembra non finire mai e poi dice:«Davvero? Ancora...mi pensi?»

«Già, e tu?»

Piero:«Si, penso al modo in cui ti ho lasciato che non è stato giusto. Insomma, non ti ho spiegato nemmeno il motivo. Ecco, l'ho fatto solo perchè i giornalisti erano sempre nei paraggi per paparazzarci e,dato che dopo ogni tour pubblicavano un articolo su noi due, non mi sembrava giusto nei tuoi confronti.»

«Potevi dirmelo no?»

Piero:«Avevo paura di una tua reazione...Mi mandavi a quel paese dicendo che la mia vita era troppo pesante.»

«Hai avuto tempo per farti film eh?»

Piero:«Ho sbagliato a giudicarti, scusa, ma avevo paura e...». Lo zittisco.

«Ho capito, è passato ormai»

Piero:«Vuoi entrare si o no in questa piscina?»

«Penso che l'acqua sia fredda, quindi no.»

Si toglie la maglietta rimanendo solo con il costume perchè, sì, è arrivato in costume e me ne accorgo solo ora che è senza t-shirt.

Piero:«Ora hai un po' di caldo?», mi prende in giro.

«No, Barone.», così mi alzo per entrare a prendere un bicchiere d'acqua perchè alla fine ho caldo, ma non voglio ammetterlo davanti a lui, quando qualcuno mi spinge dentro la piscina.

Risalgo a galla e sento Piero ridere sul bordo piscina. Così dico:«Complimenti, davvero», porgendogli la mano. Appena tocca la mia mano con la sua, lo tiro a me e cade anche lui in acqua.

Ridiamo come quattro anni fa, e la cosa mi spaventa. Che sta succedendo ora? È come se fossimo entrambi single e spensierati. Tra un tuffo e l'altro, ci troviamo uno di fronte all'altra. Lui in costume, io con, oltre il costume, un pareo bianco sottile chiuso sulla schiena da una fila verticale di bottoni. 

Sento le mani di Piero sulla mia schiena che iniziano a staccare il primo bottone, poi il secondo, il terzo e così via fino a togliermi il pareo. 

Piero:«Sei ancora più bella di quanto ricordassi.», mi sussurra all'orecchio.

«Non possiamo, Piero.»

Piero:«Fidati di me.»

Fottuta distanza 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora