Capitolo 20

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Forse avrete notato che sto prendendo sempre abbastanza tempo per pubblicare e leggere anche i vostri libri ma spero di farcela nel weekend. La scuola mi sta uccidendo e ho fin troppi pensieri per la testa 🙈 quindi, spero vi sia piaciuto il capitolo e buon fine settimana a tutti!❤⭐💬

Ignazio's pov

Come sono carini insieme Anna e Piero! Sono una bellissima coppia, impossibile sostenere il contrario.
E potrebbero essere felici, se non fosse per...beh, il cosiddetto inconveniente.

A pensarci, sembra quasi uno scherzo. Insomma, si amavano ma non si vedevano da tanto. Lei si è sposata, lui è stato invitato al suo matrimonio. Si sono rivisti ed ecco qua.
Già hanno fatto un guaio la notte.

Ora ne stanno facendo un altro, e io sono loro complice. Ho anche detto a Piero di lasciarla in pace perchè altrimenti quel povero ragazzo ci rimarrebbe malissimo, ma lui si è limitato a rispondermi che non l'avrebbe mai lasciata e nemmeno lei avrebbe voluto. Devo dire che ha ragione, però cosa succederebbe se si venisse a sapere? 

Queste domande le lascio a loro per ora. Dalle scale vedo scendere 'il cornuto', come lo chiamo io. Sembra andare di fretta.

«Hey, come mai stai correndo?»

«Devo andare a chiedere scusa ad Anna per come le ho parlato.»

Cerco di trattenerlo, non può vedere quel lento a bordo piscina e in più la canzone sta per finire, quindi non ci metteranno molto per ritornare sui rispettivi lettini.

Facendo finta di non saperlo, anche se poco fa ho ascoltato la lite, chiedo:«Ma come mai vai a chiederle scusa?»

«L'ho offesa e trattata male e non lo merita.»

«Beh, in effetti può capitare a tutti di sbagliare no?»,cerco di deviare l'argomento anche per capire cosa pensa in proposito e agire di conseguenza.

«Si, è umano sbagliare...Ma ovviamente dipende dal genere di sbaglio!»

«Che intendi dire?». Intanto nella mia mente penso che se Anna e Piero fossero qui starebbero già sudando freddo.

«Intendo dire che se, per esempio, si sbaglia con le parole non è grave mentr...»

«Vedi, non è sempre così-obietto prima che potesse finire la frase-in realtà anche le parole hanno un peso!»

La canzone è finita, ma nonostante ciò decido ancora di trattenerlo. Dopo la mia affermazione è stato in silenzio. Poi mi guarda accigliato, come se non capisse.

«Qualcosa non è chiaro?»

«Tutto chiarissimo, Ignazio. Sai, Anna ha sempre dato molto peso a ogni parola che le veniva detta, perciò abbiamo litigato una volta. Io le dicevo di non far molto caso alle parole che le venivano dette ma lei diceva di non riuscirci.»

«Anna è una ragazza particolare, è difficile capirla. Pensa che nemmeno Piero ci è riuscito mai!»

«Piero?!?»

Vedo un volto arrabbiato e confuso davanti a me. La colpa è mia, devo cercare di rimediare nel migliore dei modi. 

«Si, Piero. Insomma, siamo suoi amici no?»

«Ma allora perchè non hai nominato anche Gianluca?»

«Perchè io e Piero siamo siciliani entrambi e, sai com'è, ci confidiamo più spesso. Di conseguenza il primo che mi viene in mente è lui.»

'Scusa, Gianlù', penso. Dovevo dirlo per rimediare un errore commesso da me. Era giusto così.

Mi volto per vedere a che punto stanno i due piccioncini. Si stanno rilassando nuovamente sul lettino, così colgo l'occasione per finire lì la conversazione.

«Allora, vuoi andare dalla tua Anna o no?»

«Vado», e riprende a correre. 

Mi chiedo se, intanto che scende l'ultima rampa di scale, non si avvicinino di nuovo quei due.

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