Capitolo 23

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Prima di iniziare con il capitolo, mi piacerebbe avere più comunicazione con voi con domande così, a caso. Ecco, la domanda di oggi è:guardate l'Isola dei Famosi? Se si, per chi tifate? Detto questo, spero vi piaccia il capitolo❤⭐💬

Anna's pov

Le valigie sono pronte e credo proprio che quei giorni,soprattutto quella notte, mi mancheranno. Quel ritrovo dopo così tanto tempo è stato meraviglioso.

Siamo già all'aeroporto pronti per partire. Io per il 'viaggio di nozze', lui per il tour. Una presa in giro bella e buona. Si sa che alla fine le due cose coincideranno.

Comunque, inizia il viaggio. Ovviamente,il mio posto è vicino a mio marito ma, ironia della sorte, il posto dietro il mio è occupato da Piero e Ignazio. Gianluca, come sempre, viene escluso e posizionato vicino a un signore anziano.

La hostess non si ferma mai, chiedendo ogni sorta di servizi per i clienti. Quando arriva il mio turno, afferma di vedermi assonnata e allora mi consiglia di abbassare lo schienale.

Io, come una perfetta imbranata, cerco ovunque una possibile manovella per abbassare quel dannato schienale ma mi riusciva impossibile trovarla.

Intanto la hostess mi guardava sorridendo. Ma era un sorriso di pena, come a voler dire 'Poverina, non sa come abbassare un banale schienale'. Piero, con fare spavaldo, interviene.

Piero:«So io come fare!», e riesce perfettamente nel suo intento. Il mio schienale ora è perfettamente abbassato, consentendomi di potermi rilassare.

Mi stendo, quando vedo Piero a una distanza minima dal mio viso.

«Ma che fai?», sussurro temendo che qualcuno possa sentirmi.

PieroLui è andato in bagno, volevo approfittarne e poi, non so se l'hai notato, se stai così stesa la tua testa è come se fosse sulle mie gambe.»

Mi rendo conto della situazione e,imbarazzata, arrossisco.

Piero:«Quanto mi piaci quando arrossisci!»

«Come si alza questo schienale, adesso?»

Piero:«Ma come? Abbiamo fatto tanto per abbassarlo!»

«E ora lo alzi okay?»

Piero:«Mica lo faccio a comando?!?»

Avendo capito il doppio senso che ha creato, sospiro coricandomi. È un caso perso. E io lo amo lo stesso.

Intanto arriva lui. Piero finge di dormire. Si nota chiaramente la finta perché ha gli occhi socchiusi per poter spiare quello che succede.

«Dove sei stato?»

Mi indica il bagno e, dopo un po', aggiunge:«Sai, vorrei dormire un po', ti dispiace?»

«No, anzi, dormo anch'io!»

Piero tossisce rumorosamente.

«Ti serve dell'acqua, Piero?»

Piero:«No, Anna, grazie. Sempre gentilissima.»

Ma lo fa apposta, dico io? Vuole creare disagio ma forse non capisce che così ci va di mezzo anche lui.
Però, insomma, è adorabile quando fa così.
Come si fa ad odiarlo?
È impossibile, appunto.

Cerco di prendere sonno, ma è inutile.
Mi sento osservata e infatti vedo Piero guardarmi in modo insistente. Così, per evitare questa situazione imbarazzante, mi alzo e mi dirigo verso il bagno. Almeno lì sto più 'tranquilla'.

Anche se essere osservata da lui mi piace. Però non devo assecondarlo perché altrimenti mi abituo e potrebbe finire male.

Finalmente entro in bagno, dopo un tempo che mi è sembrato interminabile.
Resto in piedi di fronte allo specchio a guardarmi. Ma che razza di persona sono diventata?

Dopo pochissimo sento bussare alla porta. Sicuramente sarà Piero.

«Occupato!», dico comunque.
Non si sa mai.

La porta si apre lo stesso.
Come non detto.
Alzo lo sguardo.

«Cosa? E tu cosa ci fai qui? Pensavo fosse Piero! Non ti dispiace per lui di entrare nel bagno sapendo che ci sono io? Sai come ci rimarrebbe se lo venisse a sapere?»

Fottuta distanza 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora