Capitolo 13

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E rieccomi! Pensavo che era troppo tempo che non aggiornavo e così eccomi qui! Non potevo più resistere senza i vostri commenti! Le giornate sono pesanti e voi siete l'unica nota allegra che mi dà la spensieratezza necessaria. GRAZIE, non smetterò mai di dirlo!❤⭐💬

Anna's pov

Mi devo fidare di lui. Si, già, ma continuando così finiremo per fare l'amore. E non devo permetterglielo. Magari poi io sarò 'la ragazza di quella notte', e non ci sarà futuro. Così lo fermo mentre mi bacia il collo ed esco dalla piscina.

«Piero, non possiamo»

Piero:«Come vuoi, d'altronde non posso obbligarti, ma posso chiederti almeno il motivo?»

«Beh, no scusa. Mi pare piuttosto ovvio! Ricordi che hai fatto l'ospite d'onore a un matrimonio?»

Abbasso lo sguardo, devo nascondergli tutta la verità ma lui, conoscendomi, mi raggiunge a bordo piscina e mi scruta. Con l'indice mi alza il mento per far sì che potessi guardare i suoi occhi stupendi.

Piero:«Tu volevi e vuoi ancora, non è vero?»

Non rispondo.

Piero:«So che mi vuoi.»

«Ma tu? Tu perchè lo vuoi eh? Mi hai scambiato per una escort? Una notte di passione vuoi? Chiama un'altra, allora!»

Piero:«Ma sul serio credi che ti voglia usare?»

«Non si sa mai, sei così imprevedibile...»

Piero:«Capisco, comunque vuoi una camomilla? Non riusciamo entrambi a dormire no?»

«Va bene.»

Entriamo in silenzio nell'hotel, visibilmente pensierosi e imbarazzati. Ci accomodiamo su dei divanetti nell'atrio vuoto e dopo un po' arriva un signore, che deve essere il custode che vigila di notte. Ci chiede cosa desideriamo a quell'ora e rispondiamo che entrambi vorremmo una camomilla per conciliare il sonno. Dopo due minuti arrivano due tazze fumanti.

Piero prende la tazza tra le mani e, appena la appoggia alle sue labbra, si scotta. Me ne accorgo dal colore del suo viso che è cambiato improvvisamente e dal fatto che, nonostante vuole resistere, sta trattenendo un urlo.

«Ti sei scottato per caso?», lo canzono.

Piero:«No, macchè, ti pare che sono un bambino?»

«Ah va bene beato te allora che non soffri il caldo delle bevande!»

Piero:«Mi conosci troppo bene per raccontarti delle bugie.»

«Ora è passato il bruciore?»

Piero:«Non so, sento bruciare qui...» e indica il lato destro della bocca.

«Non c'è niente.»

Piero:«Sei sicura? Cosa vedi da lì?»

«Fa' vedere»

Mi avvicino e osservo quelle labbra così perfette. Appena la distanza tra noi diventa minima lui si spinge verso di me e mi bacia a stampo.

Piero:«Ora è passato tutto, grazie!»

Rimango stupita da quelle parole.

«Ma dillo che volevi un bacio no? Mi hai colto alla sprovvista!»

Piero:«Era quello il mio obiettivo» e mi fa l'occhiolino. Gianluca avrebbe approvato sicuramente quella mossa.

«Oh beh...»

Piero:«Poi se ti avessi chiesto un bacio non me l'avresti dato.»

«Chi te lo dice?»

Piero:«Mi dai un bacio?»

Mi avvicino, per poi baciarlo sulla guancia. Rido per la faccia stupita che ha fatto. Dopo un po' ride anche lui, non riuscendo a trattenere l'espressione da 'finto arrabbiato'. 

«Beviamo le camomille, non sia mai che si raffreddino troppo e poi ti fa male il troppo freddo!»

Piero:«Vuoi che ti aiuti a fare di nuovo un tuffo in piscina?!?»

Ride e, a quella risata e al sorriso sul suo volto, non posso fare altro che ammirarlo in tutta la sua bellezza. 

Piero:«Hai fame?»

«Eh? Perchè?»

Piero:«Ti inumidisci le labbra come se desiderassi qualcosa»

«Nono, si erano solo seccate le labbra.»

Piero:«Ah, aspetta, sai cosa si deve fare in questi casi?»

«Cosa?»

Uno scatto, magari per non farmi prevedere nulla, e mi bacia nuovamente, stavolta con più passione.

Ci riesce difficile staccarci l'uno dall'altra. Continuiamo, così, non so per quanto tempo. A baciarci sotto le luci soffuse dell'hotel. 

«Che ore sono?»

Piero:«Le quattro e un quarto», dice tra un bacio e l'altro.

Si alza e dice «Seguimi».

Io non posso fare altro che alzarmi e vedere dove mi vorrà portare adesso.

Fottuta distanza 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora