Prologo.

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"SARAH GRACE THOMPSON SEI IN PUNIZIONE PER TUTTA LA VITA."

Tutto è iniziato così, più o meno.
I primi giorni di maggio dopo un ennesimo scherzo al professore di fisica, sono stata sospesa da scuola per una settimana, e messa in punizione a vita. Era uno scherzo innocuo! Io e il mio migliore amico abbiamo solo messo delle rane nel contenitore dove il professore teneva il pranzo... se poi è svenuto perché ha la fobia delle rane, non è mica colpa nostra!
Ma in realtà non è solo questo...ho picchiato la capo cheerleader, Jessie. Si credeva superiore, derideva me e gli altri, così le ho dato una bella lezione.
Conseguenze? Niente vacanze alle Hawaii. Io e il mio migliore amico le stavamo programmando da inizio anno, e alla fine hanno rovinato tutti i nostri piani. Così dovrò passare la mia estate in uno stupido campo estivo, insieme a mia sorella che ha quattordici anni.
Il mio nome è Sarah, ho diciassette anni e vivo a New York, la grande mela.
La chiamano 'la città dei sogni.' Perché tutte le persone che arrivano a New York sono in cerca di qualcosa.
Io cosa cerco? Guai, divertimento, guai.
'Sei l'alunna peggiore di questa scuola!'
Mi dice sempre la preside, e devo dire che sono molto soddisfatta del mio ruolo di 'combina guai.'
Domani ci sarà l'ultimo giorno di scuola e finalmente finirò il terzo anno di liceo, sempre se non dovrò ripeterlo...
L'estate per mia sfortuna è arrivata.
Gli unici tre mesi che ho di libertà, li dovrò passare in un campo per mocciosi.
Il mio migliore amico Samuel, è l'unica persona di cui mi fido, è l'unico che mi capisce. Siamo molto simili, anche a lui piace l'avventura, viaggiare, e come me, è sempre in cerca di guai.
A scuola ci chiamano i 'double s' per via delle iniziali dei nostri nomi.
La gente ha paura di noi, ci evita, si allontana quando passiamo.
Perché noi siamo amanti del pericolo, ma il pericolo alla gente, non piace.
Nella vita ho sempre fatto di testa mia, sarà per questo che sono la pecora nera della famiglia. Io e mia sorella siamo completamente diverse, lei è timida, gentile, sempre perfetta sia nello studio che nello sport.
Eppure non ho la più pallida idea di come io sia potuta venire fuori così. La mia famiglia è una delle più ricche qui in città, non mi hanno mai fatto mancare niente e mi hanno sempre seguita.
Mia sorella Sam frequenta quel campo estivo ogni estate, da quando aveva cinque anni.
I miei genitori hanno sempre provato a convincermi ad andare con lei, ma io ho sempre rifiutato. In quel posto mi sentirei in gabbia, nonostante sia all'aria aperta. A me piace esplorare. Sono uno spirito libero, non puoi assolutamente dirmi cosa fare, perché tanto non lo farò.
Mia sorella mi ha informato del fatto che il campo estivo viene diviso in due squadre, che si affrontano in varie prove ogni giorno, e alla fine dell'estate si decreta il vincitore. Un'altra cosa che mi ha lasciato particolarmente allibita, è il divieto di usare la tecnologia: potrò usare il telefono solo una volta a settimana, grandioso.
Quindi, il riassunto di questa estate è: uno schifoso campo estivo, marmocchi e nerd ovunque, niente telefono, bagni pubblici. Peggio di così non potrebbe andare.

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