Capitolo sedici.

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"BUONGIORNO CAMPO! RICORDATE CARI MASCHIETTI CHE OGGI TOCCA A VOI FARVI AVANTI, BUONA FORTUNA TUTTI!"

Come ogni giorno, siamo stati svegliati dalla voce di Karla. Mi sento strana oggi, più gentile oserei dire. Ho incontrato Luke a mensa e non l'ho insultato nemmeno una volta, quindi c'è qualcosa che non va in me. Nemmeno lui mi ha provocato, neanche ci ha provato. Ma non siamo gli unici ad essere strani, tutti nel campo sembriamo essere con la testa da un'altra parte.
Credo che questa cosa del ballo metta in difficoltà molte persone, ecco perché odio queste cose. E poi perché non possono essere le ragazze ad invitare i ragazzi? Perché dobbiamo essere noi quelle in ansia?
La cosa che mi spaventa di più in tutto questo, sono io.
Io non sono così, non lo sono mai stata. Non mi è mai importato di dover piacere alla gente. Quando a scuola veniva organizzato il ballo era l'ultimo dei miei pensieri, non mi interessava minimamente. Non posso crederci che lo sto pensando veramente, ma vorrei essere invitata da qualcuno.
L'assenza di Samuel inizia a farsi sentire.

Io e Stella siamo nel bungalow a parlare, quando all'improvviso un urlo cattura la nostra attenzione.

"Ragazze!!!"
Melissa entra agitata nella casetta e inizia a saltellare ovunque.

"Tutto bene?"
Chiede Stella ironicamente.

"No, cioè sì! Steven mi ha invitata al ballo!"

"Ma è fantastico Mel!"
Urliamo io e Stella.
Fuori una.
Quanto tempo ci vorrà per eliminare anche Stella? Davvero poco. E infatti non mi sbagliavo.

Un mazzo di rose spunta dalla porta, e un grande striscione viene mantenuto da due ragazzi.
Sopra ad esso, la fatidica frase:
Stella, vuoi venire al ballo con me?

Jack, un ragazzo della squadra delle marmotte, si rivela essere l'ammiratore segreto, e si apre in un grande sorriso quando Stella annuisce. I due si abbracciano mentre io e Melissa li guardiamo felici.
Fuori due.

Nel pomeriggio mi dirigo nella sala relax del campo, non ci sono mai venuta perché non ne avevo bisogno, ma in questo momento il mio bungalow è invaso da coppiette.

Ma a quanto pare nemmeno qui posso stare tranquilla.
Mia sorella Sam corre entusiasta da me informandomi dell'invito di Fred, il ragazzino per il quale ha una cotta. E anche Claudia ha trovato un accompagnatore, Marco ovviamente.
Esco infastidita dalla sala relax e vado a sbattere contro qualcuno.

"AHI!"
Gridiamo insieme dopo essere caduti per terra.

"Stai bene?" La mano di Luke mi aiuta a rialzarmi.

"Sì."
Sbuffo.

"No, non stai bene. Che succede?"

"Nulla Luke, cosa vuoi?"
Credo di essere tornata in me.

"Sapere cosa ti succede, é da ieri che ti vedo strana."
Non é l'unico ad averlo notato.

"Non mi succede niente, solo che l'idea del ballo non mi rende entusiasta. Stella,Melissa, Claudia, perfino Sam, stanno tutte decidendo il vestito per il ballo dato che sono state invitate, e quindi mi annoio perché sono tutte impegnate."
Ma perché glielo sto dicendo?

"Il problema non è questo Sarah, l'ho capito subito. Se nessuno ti invita al ballo è perché sei antipatica."

"Vuoi che ti prenda a pugni?"
Domando seria.

"Scherzavo Sarah, in ogni caso non te la prendere."
Mi dice con un piccolo sorriso.

"Sarah!"
La voce di Matthew mi risveglia dai miei pensieri.

"Ehi."
Dico voltandomi verso di lui.
Si avvicina a noi con l'affanno, ma quanto ha corso?
Non sembra fare caso alla presenza di Luke, anzi per la prima volta lo ignora senza problemi.

"Vuoi venire al ballo con me?"
Sei parole fanno scombussolare la mia mente.
Una frase che non mi sarei mai aspettata di sentire, non in questa vita.

Luke ci guarda infastidito mentre si allontana dicendo:
"Io vado, devo invitare Emily al ballo."
Un'altra frase che manda ancora più in crisi il mio cervello, e quasi come per dispetto annuisco a Matthew insicura.

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