Capitolo diciassette.

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Oggi è un grande giorno. Il giorno del fatidico ballo, il mio primo ballo. Non ho mai partecipato a quelli scolastici,  li ho sempre evitati insieme a Samuel. Troppa gente, troppa musica, troppo amore, questi erano i motivi principali. Eppure da quando sono qui non sono cambiata per niente, allora perché mi sto preparando per andare ad un ballo? Sono sempre Sarah la stronza, quella che non crede nell'amore, vero?
Abbandono i miei pensieri quando sento bussare alla porta del bagno.

"Sarah hai fatto? Sei dentro da molto tempo!" Urla Melissa esasperata.
Ha ragione sono qui da molto tempo, ma non mi sono preparata, sono rimasta qui dentro a pensare per delle ore.

Esco dal bagno lasciando posto alla mia coinquilina.
Stella invece è quasi pronta, il vestito nero la copre totalmente, lasciando intravedere i piccoli tacchi. I capelli biondi sono sciolti e il trucco e più marcato del solito.

"Stai benissimo!"
È uscito dalla mia bocca?
Un complimento?

"Grazie Sarah, ma tu ti vuoi muovere?"
Sbuffo dirigendomi verso l'armadio. Afferro il vestito blu notte a palloncino che avevo scelto, sciolgo i capelli neri e aggiungo un pò di mascara agli occhi.

Pochi minuti dopo, anche Melissa esce dal bagno: il vestito rosso corto si abbina ai suoi capelli, e i capelli ormai ricci grazie alla piastra, le cadono dolcemente sulle spalle.

"Si va!"
Urla Melissa entusiasta.

È sera ormai, e insieme alle mie coinquiline mi dirigo verso la piazza dove si terrà il ballo. Lo staff del campo ha organizzato tutto in un ampio spazio, il tutto è stato decorato adeguatamente con tavoli pieni di cibo e bevande, palloncini e decorazioni varie, e ovviamente non poteva mancare un Dj.
La musica rimbomba ovunque, e uno stupido sorriso mi nasce sul volto non appena vedo i nostri cavalieri aspettarci in un angolino della piazza.

"Buonasera signorine."
Dicono in coro.

"Siete bellissime."
Sorride Matthew.
"Ma tu un pò di più."
Sussurra al mio orecchio.

"Buonasera a tutti!"
Su un piccolo palchetto, Claudia e Marco ci sorridono parlando con dei microfoni.

"Siete pronti a divertirvi?"
Urla Marco ricevendo come risposta un coro di persone  entusiaste.

La festa inizia con qualche canzone rock, tutti ci scateniamo a ritmo di musica e non posso mentire: mi sto divertendo.

"Ti prendo da bere?"
Urla Matthew per farsi sentire.

"Sì grazie!"
Rispondo con lo stesso tono di voce.
Matthew si allontana lasciandomi sola con i miei pensieri.
Dov'è Luke? Ci sono tutti, tranne lui ed Emily.

"Emh scusate posso avere la vostra attenzione?"
La voce infastidita di Claudia pone fine alla musica. La ragazza dai capelli ricci inizia a leggere qualcosa su un biglietto: "Ed ora ragazzi e ragazze, vorrei annunciare l'arrivo della star della serata, la più bella del campo, ecco a voi Emily!" Urla Claudia con una voce per niente entusiasta. Come biasimarla, chi mai si farebbe presentare ad un ballo in questo modo?
Emily arriva in tutta la sua eleganza passeggiando lentamente nel corridoio che si è creato, saluta tutti come se fosse una principessina mentre sfoggia il suo vestitino
fucsia. Tutti la fissano incantati, e non hanno del tutto torto. Ed è mentre che  io guardo lei, che sento degli occhi posati su di me.
Luke.
Mi fissa insistentemente senza distogliere lo sguardo, non accenna a muoversi ed è maledettamente inquietante.
Tutti guardano lei, ma lui continua a guardare me.
E questa cosa mi piace.
Con tanta fatica, riesco a distogliere lo sguardo da quegli occhi smeraldo.

Dopo la sfilata della bionda, il Dj fa partire un lento.
Qualcuno mi tocca una spalla e mi giro verso lui dicendo:
"Dove eri finito Matthew?"
Rimango bloccata quando mi accorgo che non si tratta di lui.
Sospiro.
"La tua ragazza si arrabbierá se resti con me."

"Ha altro da fare."
Risponde osservando la bionda che si fa scattare foto in ogni posizione possibile.

"Mi concedi questo ballo?"
Luke mi porge la mano accompagnato da un dolce sorriso. Non l'avevo mai visto così.

"D'accordo, ma sappi che questa situazione è davvero strana."
Sorrido allungando le braccia dietro il suo collo, lui fa lo stesso sui miei fianchi.

"Per me non è strano."
Ammette.
Per me sì, anche perché non ero mai stata così vicina ad un ragazzo che non fosse Samuel.

"Litighiamo sempre."
Sorrido sulla sua spalla.

"Il nostro rapporto è fatto di litigi, ma a me piace così."
Un altro sorriso nasce sul mio volto.

"Sei bellissima stasera, non riuscivo a staccarti gli occhi di dosso."
Sospira sul mio collo.

"L'ho notato, se lo sapevo non avrei indossato questo vestito."
Rido nervosamente, inizio a sentirmi a disagio.

"In realtà... non so se faccio bene a dirtelo ma, non è solo per il vestito, tu mi fai questo effetto anche quando ti vedo la mattina, struccata, con la coda e quell'orribile maglietta." Ride.
"Sei bellissima." Ripete ancora.
Fa caldo qui, no?
Dove cavolo è finito Matthew?

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