Capitolo dieci.

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Passano i giorni, ma ancora non so cosa fare. Vendicarsi di Luke è la cosa giusta? 'Ovviamente sì' ,suggerisce il mio cervello. 'Lascia perdere' Dice il cuore.
Naturalmente mi vendicherò,voglio dire, se lo merita...no?

È sera ormai, e mentre tutti sono al falò, decido di prendere dopo tanto tempo il mio amato cellulare.
Inizio a guardare tutte le notifiche dei vari social.
Una in particolare cattura la mia attenzione.
'Luke Henris ti ha inviato una richiesta di amicizia.'
Un sorriso compiaciuto compare sul mio viso mentre schiaccio il tasto 'Elimina'.
Guardo i messaggi e sono quasi tutti di mia madre e di Samuel.
Mi affretto a chiamare mia madre che non sento da moltissimo tempo.

"Mamma."
Rispondo appena sento la sua voce.

"Tesoro! Come stai?"
Mi chiede.

"Bene mamma, e voi?"
Chiedo anche di papà.

"Bene cara, tra pochi giorni partiamo per una crociera."
Dice facendomi alzare gli occhi al cielo, beati loro.

"Mi fa piacere mamma,divertitevi."

Divertirvi dato che io non posso farlo,avrei voluto aggiungere.

"Certo tesoro,lo faremo. Dimmi, com'è il campeggio? Ti piace?"
Mi domanda, cosa gli dico adesso?

"Stupendo mamma, ho fatto molte nuove amicizie."
Mento benissimo.

"Sarah ma è fantastico! Sono molto felice, sapevo che ti saresti trovata bene anche tu, come tua sorella."
Commenta mia madre che quasi si commuove.

"Già."
Aggiungo semplicemente.

"Ora devo andare Sarah,il lavoro mi chiama."
Mi informa mia madre.

"Certo, a presto mamma."
La saluto chiudendo la chiamata.

Compongo subito il numero di Samuel, ansiosa di risentire la sua voce.

"Buonasera signorina Thompson."
Dice con aria altezzosa.

"Buonasera signore."
Ridacchio.

"Ehi sono solo un anno più vecchio di te!"
Replica subito lui.

"D'accordo scusa!"
Lo prendo in giro.

"Quanto mi manchi."
Sussurra improvvisamente.

"Anche tu."
Dico assumendo un espressione triste, peccato che lui non possa vedermi.

"Allora come te la passi lì?"
Mi domanda.

"Uno schifo Samu, fa tutto schifo qui.Il posto,il cibo,le attività, le regole, le persone..."
Sospiro.

"Approposito...parlami un pò delle persone. Hai conosciuto qualcuno di interessante quanto me?"
Mi chiede scherzando facendomi sorridere.
Nella mia mente subito compare il volto di Luke. Devo dirglielo? Devo raccontargli che c'è uno stronzo che si crede Dio, con il quale litigo sempre?

"Mh no...sono in stanza con due ragazze,all'inizio le odiavo, ma poi conoscendole, ho capito che non sono tanto male. Oltre a loro non ho conosciuto nessuno."
Mento di nuovo.
Non voglio raccontargli di Luke, perché Samuel sarebbe capace di prendere la moto e arrivare fino a qui per prenderlo a pugni.

"Sei sicura? Nessun altro?"
Domanda curioso.

"No,nessuno."
Sussurro.

"Sarah parla."
Sbuffa lui.
Riesce sempre a capire quando sto mentendo.

"D'accordo."
Mi rassegno.

"Quindi è vero, hai conosciuto qualcuno di interessante..."
Sussurra anche lui.

"Interessante proprio no...semplicemente c'è un ragazzo con il quale discuto sempre."
Gli racconto solo questo, sperando che lui cambi argomento.

"Come si chiama?"
Domanda Samuel.

"Luke."
Rispondo.

"E ti ha fatto qualcosa questo 'Luke'?"
Dice iniziando già ad innervosirsi.

"No."
Prego che non chieda altro.

"SARAH."
Urla arrabbiato.

"Che palle Samuel! Vediamo...cosa ha fatto Luke?
Mi ha spalmato sterco di mucca sui vestiti, mi ha aperto l'accappatoio e mi ha quasi fatto affogare."
Dico aspettandomi una brusca reazione.

"LUI COSA? IO GLI SPACCO LA FACCIA,HAI CAPITO?"
Urla furioso, appunto.
Mi scappa un sorriso perché amo questo suo lato protettivo, e mi manca tanto.

"Se solo prova a toccarti ancora...giuro che non rispondo più di me."
Risponde con voce più calma.

"Ti voglio bene Samuel."
Dico senza pensare,poi mi rendo conto di quello che ho appena detto.
È da tantissimo tempo che non ci diciamo 'Ti voglio bene'.
Ho paura di aver fatto la figura della amica ridicola,invece lo sento sorridere prima di rispondermi:
"Anche io Sarah,tanto."

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