Capitolo uno.

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"SARAH ALZATI."
Urla mia madre come tutte le mattine, ma faccio finta di non sentirla.

"Ricorda che dopo scuola devi preparare le valigie,domani inizia il campo estivo!"
Queste parole richiamano la mia attenzione e mi alzo di scatto. Già, domani è il primo di giugno.

"Ultimo giorno di scuola."
Sussurro a me stessa.

Mi preparo velocemente ed esco di casa. Raggiungo la scuola in fretta e vado incontro all'unica persona che mi rende felice.

"Buongiorno Samu."
Saluto il mio migliore amico con un sorriso.

"Ti va se entriamo alla seconda ora? Ho matematica,salvami."
Dice mentre prende una sigaretta dal suo pacchetto.
Samuel fuma da quando aveva quattordici anni, a quell'età frequentava un brutto giro e adesso che ne ha diciotto non riesce più a smettere.
E purtroppo in questo brutto giro, ha trascinato anche me.
La mia famiglia mi ammazzerebbe se mi vedesse con una sigaretta in mano, perciò fumo solo quando sono con lui.

"Passamela."
Gli chiedo e lui obbedisce.

Anche se siamo solo amici, io e Samuel abbiamo fatto di tutto insieme. Già a quindici anni eravamo troppo curiosi di provare tutto quello che si poteva fare in due.
A lui ho dato il mio primo bacio, con lui ho avuto la mia prima volta, l'anno scorso. E ancora adesso, certe volte, abbiamo i nostri momenti intimi. Non ho mai avuto un ragazzo, ho sempre respinto tutti.
Con Samuel ho fumato per la prima volta, con lui ho fatto segretamente un piercing e anche un tatuaggio. Ci siamo tatuati la scritta: 'Travel'.
Viaggiare per tutta la vita è il nostro sogno.
Non ho mai pensato a lui come più di un amico, se mai lo considero un compagno di avventure.

"Così domani parti."
Dice posando le mani sui miei fianchi e io allungo le braccia dietro al suo collo.

"Già, mi mancherà fare cazzate con te."
Sorrido.

"Dai che sono solo tre mesi, poi torneremo a divertirci insieme."
Ridacchia posando una mano sul mio fondoschiena.
La sua bocca scende sul mio collo e inizia a morderlo, lasciandomi scappare un gemito.

"Ah, quanto mi manca sentirti mia."
Continua a torturarmi.

"Anche a me...magari oggi tra una valigia e l'altra, posso trovare un pò di tempo per te."
Sussurro e lui fa un sorriso malizioso.

"Sì, ci sto."
Continua con la sua tortura facendomi scappare vari gemiti, non ricordavo l'effetto che avesse su di me, ma al solo pensiero di noi due sul mio letto, divento rossa. Perché lui non è un ragazzo qualunque, lui è il mio migliore amico.

"Forza entriamo."
Ridacchia avvolgendomi le spalle con un braccio.
Conosco Samuel da quando eravamo bambini, siamo cresciuti insieme, è come un fratello per me. Anche se quando mi tocca in quel modo mi fa impazzire.

Alla seconda ora abbiamo entrambi lezione di storia, con il professore più buffo che abbia mai conosciuto.

"Buongiorno prof! Non siete felice? La scuola è finita, non mi vedrete per tre mesi!"
Sorrido e lui sbuffa.

"La prego signorina Thompson, crede di potersi comportare bene almeno l'ultimo giorno di scuola?"
Mi chiede scocciato e io annuisco divertita.

"Ci proverò!"
Aggiungo andandomi a sedere accanto a Samuel.

Alla terza ora abbiamo lezione di scienze, dove io e Samuel architettiamo lo scherzo più stupido della storia.

"Uno,due,tre!"
Contiamo insieme.

"Professoressa posso andare in bagno a lavarmi? Ho una mano sporca d'inchiostro."
Chiede Samuel facendo sbuffare l'insegnante.

"Non puoi andarci dopo?"
Replica lei.

"Eh no,l'igiene è importante."
Risponde Samu facendomi ridacchiare sotto voce.

Passano i minuti e Samuel rientra in classe con addosso l'accappatoio , la classe inizia a ridere e la prof. chiede spiegazioni.

"Scusi prof. mi sono dimenticato lo shampoo."
Si avvicina al mio banco e io gli passo la bottiglina. Samuel si riavvicina alla porta rassicurando la prof. con un "Faccio subito!"

La professoressa butta entrambi fuori dall'aula e passiamo l'ora a ridere a crepapelle.

"Era uno scherzo davvero  banale, ma siamo a corto di idee."
Ammetto ridendo.

"Mi mancherai in questi tre mesi."
Dice improvvisamente rubandomi un bacio.

"E questo?"
Chiedo toccandomi il labbro, non lo faceva da tempo.

"Un ricordo."

Nella quarta e ultima ora torniamo in classe, e finalmente c'è arte.
È l'unica materia in cui ho il massimo dei voti, adoro disegnare.
Dall'astratto ai graffiti, è la mia passione , ed è l'unica cosa che a volte mi distrae e mi permette di non fumare.

Almost LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora