Capitolo trentuno.

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Giorno 10

Apro gli occhi.
Le immagini di me e Luke mi fanno arrossire.
Respiro.
Il ricordo dei nostri respiri affannati.
I ricordi.
Le mani di Luke che mi toccavano come se fossi sua da una vita, i nostri sospiri, i nostri sguardi.
Realizzare ciò che è successo.
Io e Luke ci siamo baciati e siamo andati a letto insieme.

COSA?
È solo un sogno?
Mi giro verso Luke che dorme nel mio letto, e capisco che non lo è.
Mi prendo la libertà di guardarlo e pensare che ieri ho toccato quelle labbra, che ora sono socchiuse e sembrano dirmi qualcosa.

"Buongiorno." Dice con ancora gli occhi chiusi. Li apre sorridendo e io arrossisco visibilmente. Mi maledico per le figuracce che farò oggi.

"Buongiorno." Sussurro.
Si mette a sedere scoprendo il suo petto nudo, si guarda intorno spaesato.

"È davvero successo ciò che ricordo io?" Ride guardandomi.

"Già." Rispondo.

"Ma oggi è l'ultimo giorno."
Sospiro triste.

"Avrei passato anche un mese qui dentro se sapevo come andava a finire." Sorride.

"Oggi sarà il giorno più bello della tua vita." Dico sedendomi.

"Davvero?"
Annuisco.

"Ci conto." Sorride voltandosi verso di me.
Prende ad accarezzarmi una guancia, per poi tirarmi verso di lui e baciarmi.

"Tu non hai idea di quanto io abbia aspettato per toccare queste labbra." Sussurra.

"Chi lo avrebbe mai detto che sarebbe finita così." Sorrido guardandolo."

"Già."

Mi metto a cavalcioni su di lui per poi baciarlo ancora e ancora e ancora. Le mie mani sono incastrate fra i suoi capelli, le sue mani viaggiano sul mio corpo e io sono proprio dove dovrei essere. Tutto è perfetto.
Quello che è successo ieri continua a raffiorarmi la mente.

Dopo esserci baciati siamo rientrati nel bungalow.
Eravamo stesi sul letto e ci baciavamo come se quella potesse essere l'ultima volta. Luke ha iniziato a spogliarmi senza farsi troppi problemi, e quando mi ha visto coprirmi il corpo con le mani, si è arrabbiato dicendo: "Non farlo, sei bellissima okay?"  lui era perfetto.
La cosa più bella che mi sia capitata in questa vita. Si è spogliato anche lui mentre mi osservava con desiderio.
Mi sono sentita amata. Mi toccava con attenzione, come
se potesse farmi male. Ma non mi ha mai fatto male, perché ciò che stava succedendo era più forte del dolore. Continuava a chiedermi se stavo bene, domanda stupida dato che ero con lui.

E ora sta per succedere tutto di nuovo.

"Pronta per il secondo round?"

***
Questa sera ha cucinato Luke e abbiamo mangiato sotto il cielo stellato, ha detto che deve essere un ultima sera perfetta.

"Promettimi una cosa."
Dice mentre io afferro il mio bicchiere per bere.

"Quando domani usciremo da qui, non dimenticheremo ciò che è successo."
Dice con aria preoccupata.

"Come faccio a dimenticarmi di tutto questo."
Sorride.

"Sei bellissima." Ripete.

"Me lo hai detto un milione di volte stasera."

"Lo sto facendo per tutte le volte che avrei voluto dirtelo in questi mesi." Dice Luke.

"Non ci credo ancora." Sospira
spostandomi una ciocca di capelli.

"E fattelo dire, a letto sei meglio di quanto pensassi."
Ride ricevendo un'occhiataccia.

"Quindi tu ti immaginavi questo momento?"
Lo interrogo.

"Ovviamente!" Risponde.

"Nemmeno tu sei male."
Sussurro e lui sorride soddisfatto.

"Ma i tuoi baci sono la cosa che più mi fanno impazzire."
Sussurra. Mette una mano dietro la mia nuca e mi tira verso di lui.

"Questo" mi bacia.
"È per tutte le volte." Mi da un altro bacio.
"Che avrei voluto." Un altro.
"Baciarti." Un altro ancora.
Un bacio infinito ma breve, come gli amori estivi che non sempre sono destinati a finire. E il nostro non finirà.

"Questo è per noi."
Dice Luke facendo un brindisi.

"Questa notte è ancora nostra, e tu sei ancora mia."

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