Capitolo due.

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"Mi raccomando tesoro,in quei pochi momenti in cui potrai usare il telefono, fatti sentire!"
Mi raccomanda mia madre.
Sfortunatamente è arrivato Il giorno di partire, ed io mi sto già annoiando.
Il pullman che ci porterà al campo estivo arriverà tra poco, ci vorranno circa tre ore per arrivare, dato che si trova in una zona sperduta non molto lontana da New York.

"Dai un occhio a tua sorella, mi raccomando!"
Chiede mio padre a Sam.
Anche se dovrei essere io a guardare lei.

"Lo farò." Risponde a tono lei spostando i capelli biondi da un lato.

"Vi vogliamo bene, fate buon viaggio e divertitevi."
Dicono entrambi abbracciandoci.

Prima di salire sul pullman vedo venirmi incontro Samuel.

"Fatti sentire quando puoi, mi mancherai nana."
Ridacchia abbracciandomi,sorrido sulla sua spalla mentre noto lo sguardo preoccupato dei miei.
Non è mai piaciuto alla mia famiglia dati i suoi comportamenti, non sanno che a momenti io sono anche peggio di lui.

"A presto!" Lo saluto salendo sul grande pullman.

Mi siedo accanto a mia sorella e insieme salutiamo dal finestrino i nostri genitori.
Il pullman è pieno di persone che si dirigono come noi al campo estivo, ma da come ho capito ci sono altri cinque pullman in viaggio. Praticamente sarò circondata da una mandria di nerd/mocciosi.

Dopo ore di totale noia dove io dormivo,mentre tutti i marmocchi presenti cantavano canzoni come 'Nella vecchia fattoria' , finalmente/sfortunamente arriviamo a destinazione.
Spero almeno di trovare un posto decente, con tanto di piscina e idromassaggio.
Mia sorella scende dal pullman con un sorriso a trentadue denti e si limita a fissare il paesaggio.
Mentre scendo dal pullman cerco di apparire entusiasta, magari il posto è carino. Scendo con un grande sorriso che subito si spegne, non appena mi guardo intorno e vedo il...nulla? Mi sembra di essere in un deserto.
Siamo in un bosco, dove semplicemente sono stati situati dei bungalow, bagni,
una reception, una mensa, una piscina e varie strutture abbastanza strane e complicate.

"È tutto qui? Cioè, questo è il posto per il quale fai spendere soldi a papà ogni anno?"
Chiedo sconvolta.
I suoi occhi azzurri ammirano raggianti il paesaggio come se fosse la cosa più bella del mondo.

"Non puoi capire Sarah, queste persone sono la mia seconda famiglia,e questo posto è come una seconda casa per me!"
Mi informa Sam.

"Se lo dici tu."
Sbuffo.

Entriamo dentro ed una vecchia insegna ci accoglie:
'Welcome to the New Summer Camp.'

Io di nuovo non ci vedo nulla.

"Sam!"
Urlano delle ragazzine.
Mia sorella urla e corre ad abbracciarle, le sue amiche.
Iniziano a spettegolare e senza che me ne accorga spariscono dal mio campo visivo.
Perfetto,sono tutti già entrati, il pullman è andato via e io sono qui sola senza sapere dove andare.
Possibile che io sia l'unica nuova qui?
Inizio a pensare a quanto sarebbe bello se ci fosse Samuel con me,adesso.
Probabilmente staremmo già architettando uno scherzo da fare, o semplicemente saremmo già fuggiti da questo posto orrendo.
Un rumore assordante mi risveglia dai miei pensieri.
Il fischio di una trombetta mi stona i timpani, e sono costretta a tenermi le mani sulle orecchie per un pò.

"BUONGIORNO E BEN ARRIVATA!!!"
Mi urla una ragazza dai capelli ricci.

"Il mio nome è Claudia e sono una delle istruttrici che si occupa di questo posto!"
Esclama entusiasta mentre io resto impassibile.

"Perché quel muso lungo? Dai, sorridi!"
Già mi sta sul cazzo questa.

"Dov'è la proprietaria?"
Sbuffo acida.

"Ti porto subito da lei!"
Dice iniziando a camminare e senza voglia inizio a seguirla.

Entriamo in una piccola casetta che si trova all'entrata, una donna sulla sulla quarantina , compare davanti a me.

"Salve signorina, tu devi essere Sarah, la sorella di Sam.
Io sono Karla, la proprietaria.
Spero che questo posto ti piacerà. Ora ti porto nel tuo bungalow, sei in stanza con due ragazze della tua età."
Mi informa, altra gente da odiare, fantastico proprio.

Dopo aver attraversato quasi mezza foresta arriviamo in quella che dovrebbe essere la mia nuova casa.

"Stasera Claudia passerà per darti un foglio con tutto ciò che devi sapere. Tu sei nella squadra delle Lucciole capitanata proprio da Claudia.
L'altra squadra è quella delle Marmotte, capitanata dall'altro istruttore, Marco."
La donna continua a parlare a vanvera.

"Ci vediamo dopo, a pranzo."
Dicono entrambe per poi sparire.

"Sono solo tre mesi."
Ricordo a me stessa per poi entrare nel bungalow.
Credo di essere sola perciò inizio tranquillamente a sistemare le mie cose in quello che sembra il letto migliore.
Inizio a canticchiare 'Smells Like Teen Spirit' dei Nirvana mentre tiro fuori i vestiti dalla valigia.

"Ascolti i Nirvana,forte!"
Una voce proviene dal nulla.
Mi giro istantaneamente e urlo non appena la vedo ferma sulla porta.
Una ragazza bassina con i capelli biondi e gli occhi azzurri, vestita un pò da maschiaccio mi fissa sorridendo.

"Mio Dio, mi hai fatto prendere un colpo."
Dico portandomi una mano al petto.

"Mi dispiace, sono la tua coinquilina, l'altra sta arrivando."
Dice avanzando verso di me.
"Piacere, Stella."
Dice porgendomi la mano.

"Sarah."
Rispondo solamente.

"Simpatica..."
Sussurra mentre si avvicina ad un altro letto.
Faccio finta di non averla sentita.

"Finalmente ho trovato il bungalow."
Sbuffa un'altra persona entrando.
Una ragazza dai capelli rossi, occhi verdi, alta, magra...semplicemente perfetta.

"Piacere, io sono Melissa."
Sorride la ragazza, io e Stella la ignoriamo e lei sbuffando si avvicina al suo letto.

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