Capitolo trenta.

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Giorno 9

Oggi è il penultimo giorno.
In un modo o nell'altro questi dieci giorni dovevano passare.
Io e Luke abbiamo fatto grandi passi avanti, abbiamo scoperto molte cose l'uno dell'altra. Abbiamo scavato a fondo nell'oscurità del nostro passato.
Eppure Luke non mi conosce ancora così bene.

Quando mi sveglio da quello che doveva essere un 'pisolino' ,sono le nove di sera.
Mi alzo lentamente guardandomi attorno, finché non lo vedo seduto al tavolo della cucina.

"Ben svegliata, credevo fossi morta." Sorride.

"Ti sarebbe piaciuto!"
Dico alzandomi dal letto.

"Non so mentire." Dice alzando le mani.

Mi chiudo in bagno sistemandomi un po',
quando esco Luke è steso sul suo letto e guarda il soffitto.
Mi stendo anch'io sul mio letto, imitandolo.

"Secondo te abbiamo fatto un buon lavoro in questi giorni?"
Dice dopo un po'.

"Abbiamo fatto fin troppo."
Sorrido.

"Sono felice che non mi odi."

"Anche io lo sono."
Dico girando la testa verso di lui.

"Ma ci sono ancora tante cose che vorrei sapere di te."
Dice facendomi alzare gli occhi al cielo.

"Tipo?" Domando.

"Non ricordi quella volta nel bosco? Io ti avevo quasi affogata in piscina e tu volevi vendicarti di me, e io ti ho chiesto perché sei sempre così vendicativa."
Ricordo esattamente quel momento.

"Sono fatta così."

"Me lo hai detto anche l'altra volta. Mi dici la verità?"
Dice guardandomi negli occhi.
Sospiro.

"Quando ero in prima media, ho subito atti di bullismo."

Non l'avevo mai detto a nessuno, nemmeno a Samuel.

"Da allora decisi che sarei stata sempre io ad attaccare per prima. Le persone sono cattive,
quindi devo essere più cattiva di loro. Se abbassi la guardia è la fine."

Luke sta zitto e io mi pento di aver parlato.

"Sarah" la sua voce mi blocca.

"Non tutte le persone sono cattive, ma non lo saprai mai se tratti tutti di merda." Sorride e io faccio lo stesso.

"Ormai questo atteggiamento fa parte di me."

"Si può cambiare non credi?"
Dice alzandosi improvvisamente.

"Dove vai?"
Chiedo mentre si allontana.

"Seguimi, ti porto in un posto."
Mi alzo curiosa e lo seguo nel bosco. È molto buio, perciò resto vicina a lui per tutto il tragitto.
Si ferma davanti a una grande roccia, si stende su di essa e io lo imito, scoprendo che è più comoda di quanto sembri.

"In questi nove giorni ci sono venuto due volte, durante la notte. Mi piace stendermi qui e guardare le stelle."

"Ce ne sono tantissime."
Sussurro.

"Una volta nel contarle mi sono addormentato."
Ride e io lo seguo.

"Sarah" sussurra.

"Mi dispiace se qualcuno in passato ti ha fatto del male, la gente può essere cattiva, io per primo ci sono passato."
Mi confida.

"Davvero?"

"Qualche anno fa ero completamente diverso da ora. Prova ad immaginare un ragazzo di 15 anni grasso, con i brufoli e gli occhiali." Ride con malinconia.

"Sei cambiato per te o per loro?"

"Entrambi." Risponde.

"Ma è triste non credi? Intendo cambiare. Significa che qualcosa di noi non ci piace, o meglio, non piace agli altri."
Dice per poi guardarmi.

"Tu sei sempre stata così?"
Chiede ma io non capisco.

"Bella intendo."
Rimango zitta a guardare le stelle. Dopo un po', sento qualcosa toccarmi la mano.
Abbasso lo sguardo e noto che la mano di Luke cerca la mia, e quando la trova mi giro a guardarlo e lui fa lo stesso.

"Sarah" sussurra.
Lo vedo avvicinarsi sempre di più a me.

"Che cazzo stai facendo."
Dico alzandomi.
Si alza anche lui imbarazzato.

"Sarah..." sussurra rosso in viso.

Scendo dalla roccia come lui.
"Mi hai colto di sorpresa, Luke!
Non mi sarei mai immaginata che..."

"Che cosa Sarah?" Urla.
"Davvero non ti sei accorta che magari mi piaci? È così strano?"

"Non lo so se è strano Luke! Forse sì! Quando ti avvicini in quel modo a me vengono in mente solo i nostri litigi."

"Ed è questo che amo di noi.
Amo litigare con te per poi fare pace." Abbassa la voce per poco.

"A me no, Luke."

"Non me ne frega un cazzo Sarah!" Urla ancora diminuendo la distanza tra di noi.

"A me piace urlarti addosso quanto ti odio per non dirti che in realtà ti amo!"
Gli corro incontro per baciarlo.
Gli afferro il viso per poi farmi travolgere dalla passione.
Non ci credo che alla fine sono stata io a cedere. Era solo questione di tempo. Prima o poi avrei dovuto capire quello che provavo. Tempo. Nella vita serve tempo per capire se quello è amore vero. Ma a volte di tempo non c'è né, e non dobbiamo lasciar correre via i momenti importanti. Momenti. La vita è fatta di momenti. Di attimi in cui succede tutto, e di giorni in cui non succede niente. E come cita uno dei miei libri preferiti:
"Ci si innamora cercando nella persona il punto a nessuno rivelato, che è dato in dono solo a chi scruta e ascolta con amore. Ci si innamora da vicino, ma non troppo."

E io Luke lo avevo ascoltato, mentre lui, mi aveva completamente capita.

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