Capitolo trentasei.

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Vuota.
È così che mi sento oggi.
Assolutamente vuota.
Dopo aver passato un'ultima notte con Luke, non ho proprio la forza o la voglia di alzarmi dal letto. Ma purtroppo sono costretta, un po' come lo sono tutti. Io e le mie coinquiline ci alziamo senza dire una parola, ci prepariamo ed usciamo dal bungalow restando sempre in silenzio. 

"Ragazze" le chiamo prima di unirci agli altri.

"Io volevo dirvi solo...grazie.
Siete state le mie prime amiche e mi avete stravolto la vita."
Sorrido.

"Anche tu ci hai cambiato la vita, abbiamo capito che le apparenze ingannano" sorride Stella per entrambe.
Melissa sta zitta fin quando non scoppia in un pianto isterico.

"Mi mancherete tantissimo."
Sussurra e ci abbracciamo.

"Teniamoci in contatto, promesso?" Dico io.

"Promesso"

"Voi andate, vi raggiungo subito." Dico non appena noto Matthew venire verso di me.

"Ehi" sorride lui.

"Ehi" dico a testa bassa.

"Ieri sera sono successe un paio di cose..." inizia lui ma io lo precedo, sapendo già tutto.

"Hai baciato Stella, e hai chiarito le cose con Luke, lo so." Lo guardo e lui arrossisce.

"So che sai anche di Jasmine, e non posso negare che mi vergogno da morire. Ero un bambino stupido e viziato, ma sono cambiato davvero."

"Ti credo Matthew." Dico per abbracciarlo.

"Sai, all'inizio avevo una piccola cotta per te ma, poi un giorno ti ho vista insieme a Luke, stavate litigando per chissà cosa ma...Io ho visto qualcosa quel giorno tra di voi, per questo mi sono messo da parte."

"Ciò che hai visto è esattamente ciò che sento." Sorrido.

***
Verso le nove, siamo tutti riuniti in piazza con le borse in spalla e le valigie tra le mani.

"Ragazzi, volevo dire solo due parole." Karla ci richiama con un microfono.

"Ancora una volta, ho passato tanti bei momenti insieme a voi.
Questa è stata la nostra estate.
E so che tra poche ore sarete tutti a casa, e tra qualche mese non ci penserete più a questo posto ma...vorrei che non vi dimenticaste mai delle persone che siete qui dentro, e di quelle che avete conosciuto qui dentro!
Vi auguro un buon rientro a casa ragazzi, grazie di tutto!"
Tutti applaudono, qualcuno ha gli occhi lucidi.
I primi pullman iniziano ad arrivare. Le prime persone iniziano ad andare via.
Addirittura saluto Emily, che sembra sorridermi senza cattiveria. Salutiamo Jack, Steven che si scambia un ultimo bacio con Melissa. Poco dopo arriva anche il momento di Matthew, che promette di scriverci durante l'inverno. Quando arriva il turno di Melissa quasi piango, l'abbraccio forte finché, con gli occhi un po' lucidi, non la vedo salire sul suo pullman. Siamo rimasti in pochi, e io tengo d'occhio mia sorella che saluta le sue amiche. Avvolta nei miei pensieri, sento una mano toccarmi la spalla sinistra e mi giro all'istante. Senza pensarci mi butto tra le sue braccia e lui ricambia stringendomi forte.

"Quando ho parlato con te per la prima volta, pensavo fossi un'antipatica del cazzo."
Sorride sulla mia spalla.

"Lo sono."

"Lo eri." Mi corregge lui.
Ci stacchiamo dall'abbraccio solo per baciarci. Potrebbe esere l'ultima volta, o solo una delle tante volte.

"Quando ho parlato con te la prima volta, pensavo fossi uno di quei tipi che vogliono sempre vincere." Sorrido.

"Infatti io vinco sempre."
Alzo gli occhi al cielo e lui mi bacia.

"Ma quando si tratta di te...io perdo sempre" sussurra sulle mie labbra.

"Luke è arrivato il nostro pullman." Dice Stella mentre cerca di trattenere un pianto.
Nonostante vivano anche loro a New York, sono in una zona  completamente opposta alla mia.
Io e Stella ci abbracciamo per circa cinque minuti e Luke ci interrompe dicendo:
"Sarah stai piangendo?"

"No" dico staccandomi.
Stella sale sul pullman mentre io rimango con il ragazzo dai capelli rossi, che ora mi fissa con quegli occhi verdi che sembrano tristi.

"Ci vediamo presto, capito?"
Sussurra con gli occhi lucidi.
Annuisco abbracciandolo ancora, pensando che non c'è più tempo per nulla. E poi ci baciamo per l'ultima volta, un attimo che sembra infinito ma che invece svanisce subito.
Luke sale sul pullman non smettendo mai di guardarmi e poi va via assieme a tutti i ricordi.

Quando arriva anche il nostro pullman, io e Sam ci sediamo nei posti infondo a tutto.
Infilo subito le cuffiette nelle orecchie, perché non voglio che i pensieri prendano il sopravvento.
Il pullman parte e così comincia il nostro viaggio di ritorno.
Accendo il telefono impostando
I Lived, degli One Republic.
Mi metto a sfogliare la galleria, guardando le poche foto che sono riuscita a fare in questi tre mesi. Una foto di me e Sam mentre partiamo, una foto con tutte le lucciole, una foto dei miei disegni, una del ballo, una foto con Stella e Melissa, una con Matthew fatta durante la gita e poi, la più recente che è attualmente la mia preferita: una foto di me e Luke, risalente all'ultimo giorno rinchiusi nel bungalow.
Solo quando sento la voce di Sam, mi accorgo di avere le guancie bagnate.

"Sarah stai piangendo?"

"Sì"

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