XI

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se mi conoscete di persona sparite da qui.

Con uno stridio la carrozza si fermò del tutto.
-"che ne dite del gioco della bottiglia?" propose Riley.
-"la bottiglia te la metto.." Lucas tappò la bocca a Maya prima che finisse. Lei lo ringraziò con lo sguardo. Non ci teneva ad offendere la sua unica amica. Detestava ammetterlo ma quel viaggio in metro le aveva unite moltissimo.
-"e di continuare la partita di obbligo o verità di prima?" chiese di nuovo la moretta.
Annuirono tutti, tranne Maya che dopo un paio di secondi mosse la testa.
-"bene chi toccava?"
-"lucas" precisò Farkle.
-"bene, obbligo o verità?" domandò Riley.
-"verità." la mora sembrava un po' delusa. Ma nessuno immaginava che cosa aveva in mente: voleva mettere insieme Maya e Lucas.
Sembrava pure a lei un pensiero folle, ma l'idea che la bionda potesse cadere tra le braccia di Josh la spaventava. Forse suo zio era ancora peggio del texano.

-"mhfg, chi ti piace?" domandò con uno sguardo malizioso.
Lucas guardò prima Riley e poi Maya. Non sapeva che rispondere. La bionda non gli piaceva di sicuro, lui doveva vincere la scommessa. Mentre la mora.. era più una sorella. Lei, Farkle e il biondo si conoscevano da quell'estate, dopo il camposcuola.
-"si può dire nessuno?" chiese piano.
-"assolutamente no." Riley fece gli occhi dolci e sbattè le palpebre.
-"sinceramente.." guardò Maya "lei" Puntò il dito sulla bionda e nascose la faccia nelle mani mentre lei diventava viola.
-"bene Lucas, tocca a te" disse la mora con soddisfazione.
-"allora Zay, obbligo o verità?" chiese il texano.
-"obbligo, ovviamente" rispose.
-"alloraa, vediamo, quel lecca il palo di metallo." e indicò il tubo che chiunque usava per attaccarsi.
-"lucas, ma per favore, non puoi fare una cosa del genere" protestò Maya.
-"zitta nanetta e goditi lo spettacolo."
Zay si avvicinò al palo e poggiò la lingue per un istante sulla superficie fredda.
-"MA NON PUOI AVERLO FATTO!" urlò Riley.
Intanto il nero sputtacchiava in un angolo.
-"non chiamarmi nanetta." intimò Maya al biondo.
-"io faccio quello che voglio"
-"non con me" precisò la bionda.
-"ORA TOCCA A ME MUAHAHAH' urlò Zay.
-"preoccupiamoci." commentò Maya con sarcasmo.
Lui la guardò divertito.
-"riley." decise "obbligo o verità?"
-"non leccherò nulla, perciò verità" disse sicura.
-"ti piace lucas?" la brunetta guardò il texano per poi arrossire.
-"no" mentì. Zay scrollò le spalle. faceva tutto perte del piano.
-"Maya, obbligo o verità?" era la prima volta che toccava alla bionda, che ci pensò su. Verità sarebbe stato da deboli, si disse.
-"obbligo" rispose infine.
Riley esultò dentro. Poteva vedere la propria otp realizzarsi.
le sfuggì uno "YAY" ma si ricompose quasi subito.
Vedendo lo sguardo della mora Maya si pentì della scelta.
sono fregata, affermò.
-"alzati e limona con lucas."
-"tu sei matta" replicò la bionda. "sognalo, che lo faccia"
-"si era detto obbligo o verità. io ti obbligo."
La ragazza doveva farlo.
Lucas era appoggiato con una spalla ad un vetro, con le mani in tasca che osservava la scena divertito.
-"cazzo ridi?" domandò Maya.
-"è divertente vederti arrabbiata."
-"ma sai quello che sarebbe divertente? vederti morto"
-"ricorda quello che devi fare" le disse prendendo il mento tra le dita.
-"ma vaffanculo" mormorò.

Forza. è solo un bacio.
ascoltate aftertaste, aiuta molto a capire.
-"ma solo un bacio.."
-"ho detto limonare"
-"muori"
Maya si avvicinò, si alzò sulle punte dei piedi.
Anche così Lucas, era più bassa di lui.
-"sei sempre più bassa di me."
-"e tu sempre più stupido" sorrise.
-"per quanto?" domandò la bionda.
-"mmh, un minuto" rispose vaga
-"mi trattengo dall'ammazzarti." respirò a fondo e sussurrò: "facciamola finita"
Poggiò le labbra sulle sue, quasi con foga, forse per finire prima no?
Lui le mise le mani sui fianchi e lei sul collo e la strinse a sè.
Maya si sentì importante per quei pochi istanti, non le era mai capitato in (la tastiera passa in russo) quegli anni di sentirsi meglio.
Si perse fra me sue braccia. In que momento non c'era nessuna Maya che non provava nulla, nessuna Maya dura ed insensibile. Lei si sentiva viva.
E questo la faceva stare male.
Si staccò di colpo.
Ma cosa mi sta capitando? dove sono ora?
Riley aprì la bocca per dire qualcosa tipo che il minuto non era passato, na Maya la gelò con un semplice sguardo.
Era tornata quella di sempre.

Lucas dal canto suo, era fermo immobile, dove la bionda l'aveva lasciato.
Un misto indefinito di emozioni gli ribolliva nello stomaco.
Fù come se la scommessa non fosse mai esistita. Anche se praticamente l'aveva vinta, mancava la teoria. Quella che era stato lui a soggiogarla.
No, non aveva vinto.
Tutti fecero finta che non fosse successo nulla, ma a partire da Maya, che era rannicchiata su un sedile con le cuffie nelle orecchie, sembravano tutti aver visto, aver capito, che dietro quell'obbligo c'era qualcosa di più. L'aveva capito pure il piccione che mangiava dalle mani di un vecchio vicino a Central Park (random).
Maya ascoltava Aftertaste, di Shawn Mendes. Anche se non le pareva un buon momento, per ascoltarla.
"Turns out that no one can replace me, i'm permanent and you can't erase me, i'll help you remember me, one more kiss is all it takes, i leave you with the memories and the aftertaste."
Il retrogusto.
Quello che sentiva lei in bocca, di fragole e fumo. Strano? Io fumo e lui anche.
Maya era come in coma. La sua mente era ancora bloccata a quel bacio voluto da Riley ma che sul suo essere aveva avuto un impatto enorme. Il peso di quella verità la schiacciò. Non le piaceva, ma ne era attratta. Inevitabilmente. Come lui da lei.

La moretta aveva cominciato a sentirsi in colpa. Vedeva Maya sul sedile accanto al suo, con gli occhi persi nel vuoto ma ancora impenetrabili.
Ormai convinceva talmente tanta gente che stava bene, che si confondeva da sola, perdendo sè stessa.
Riley era in pensiero per la bionda, non parlava ed era nella stessa posizione da ore.
i maschi avevano cambiato carrozza, scusandosi e dicendo di aver bisogno di cambiare aria.
-"Maya, sei sicura di stare bene?" chiese poggiando una mano sulla sua spalla. La ragazza trasalì e tolse le cuffie.
-"mi vuoi dire cosa ti tormenta?"
-"io sto bene" disse l'altra deglutendo.
-"no. non mi inganni. non sono la ragazzina stupida che tutti credono. mentre loro mi prendono in giro io leggo loro dentro. dietrona quella tua maschera di durezza e sarcasmo c'è una ragazza, non quella cosa che hai plasmato tu." le disse guardandola negli occhi.
una ad una tutte le maschere che Maya aveva addosso, caddero. Cercando di mostrare quello che era davvero, ma nemmeno lei sapeva che cosa era, ormai.
-"riley, ma cosa sono io? ormai nessuno lo sa. ho avuto troppe maschere che la mia vera pelle si è attacata a loro ed è andata persa. io non sono nessuno" ammise. le costò un sforzo enorme.
-"è perché non sei mai stata salvata. nessuno hai mai pensato a te."
-"io non voglio essere salvata.
sono irrecuperabile. quando ti spingi troppo a fondo è impossibile risalire."
-"e chi lo ha detto?"
-"io"
-"tu hai già sbagliato. solo dicendo questo, hai sbagliato. c'è sempre speranza, anche quando stai per annegare e qualcuno ti porta in superficie per farti respirare. pensa solo che puoi farcela"
-"non tutto è possibile, non tutti possono essere salvati, o non si risale dall'abisso da soli."
-"tu non sei sola"
-"riley, stai perdendo tempo. se io cercassi di ritrovare me stessa sarebbe impossibile, verrebbe fuori un altra persona, forse più Riley che Maya, e non è questo che voglio. voglio vivere dietro alle mie maschere dove nessuno può vedermi."
-"è come cercare di ricomporre un vaso rotto in mille pezzi."
-"si farà con calma."
le due ragazze si sorrisero. il sorriso della brunetta ricostruiva, quello della bionda distruggeva. E aveva distrutto anche lei stessa.

bewitched space
scrivere la parte del bacio è stata una tortura.
eleo

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