già al capitolo 13
nella stanza c'era il silenzio e l'oscurità più totale. Alla fine si era addormentati uno sull'altro. Riley aveva la testa sulle ginocchia di Farkle, che poggiava il capo al muro. Sulla spalla del moro c'era la testa di Zay mentre Maya aveva le gambe sulle ginocchia del nero e la schiena appoggiata a Lucas.
Stavano dormendo benissimo, e avevano completato il progetto.
La prima ad aprire gli occhi fù la bionda, alzandosi e scrollando Riley.
Poi si alzò e urlò:
-"SONO LE SETTE E MEZZO, TUTTI IN PIEDI"
Farkle sobbalzò e la testa di Zay cadde a terra con un tonfo.
-"ahi.." si massagiò il capo.
-"scusa" disse il moro portandosi una mano alla testa.
Piano piano tutti si alzarono e trovarono Maya già vestita sopra il letto, con le cuffie nelle orecchie, a fissare il muro.
Riley le mosse un mano di fronte agli occhi e la bionda si riscosse.
-"già pronti? pensavo ci avreste messo anni" disse avvolgendo il filo delle cuffiette e mettendole nella tasca dei pantaloni.
-"ma non fai colazione?" le chiese Farkle.
-"no, non c'è nulla qua da mangiare" rispose infilando le All star. Sembrava deluso.Raggiunsero la scuola con sette minuti d'anticipo e mentre tutti gli altri entravano, Maya restò fuori.
Doveva chiarire delle faccende.
la bionda individuò Josh in un angolo, appoggiato ad un muro, da solo.
-"che fai da solo?" gli domandò.
si appoggiò anche lei al murettone aspettò la risposta.
-"niente" disse continuando a puntare lo sguardo a terra.
-"non mi piacciono le persone che non mi guardano negli occhi, quando gli parlo"
Josh alzò il viso stanco e incontrò i suoi con quelli di Maya.Annego, pensò lui, sto annegare in questi occhi.
Ma riuscì a sostenera lo sguardo.
-"parliamoci chiaro" il moro prese coraggio e la parola. "dimmelo, stai con il texano?"
La ragazza li guardò come se fosse matto.
-"scherzi spero" rise.
-"da come flirtate sembra sul serio."
-"ma per favore, sii serio"
Josh tirò un sospiro di sollievo.
Poteva ancora invitarla ad uscire.
-"Maya Hart" cominciò "mi faresti l'onore di uscire con me, uno di questi giorni?"
La bionda rimase di stucco.
-"ho capito male oppure tu, sedicenne, hai appena chiesto a una del primo anno di uscire?"
Lui annuì, Maya gli sembrava così rilassata e felice, che credeva che la Maya che aveva visto i giorni precedenti non fosse mai esistita. Invece c'era, si stava ancora nascondendo, la Maya fredda menefreghista e dura, era la vera Maya, non c'era più nulla da fare. Era meglio non avere una personalità, invece che cercarne una invano.
E si mise a ridere. Rise finché non le fece male il petto.
-"mi prendi in giro?" disse seria. "perché persone come te, che vanno in giro a spezzare il cuore alle ragazze ne conosco fin troppe"
-"ma cosa pensi? se ti avessi voluto spezzare il cuore di avrei baciata di fronte a tutta la scuola per poi baciarme un altra e fatti sentire una squaldrina" disse con foga "ma non l'ho fatto, perchè.." perché? "perché tu conti. tu conti per me"
Maya rise di nuovo.
-"tu mi vedi così, vero?" chiese indicandosi, divertita. Josh annuì. "se vuoi trovare la vera Maya sei fuori strada" lui la ignorò completamente.
-"dove abiti che vengo a prenderti?" chiese il ragazzo.
-"è l'ultima fermata della Central, e la strada è la St. Claire street (POSTO A CASO INESISTENTE) l'edificio di mattoni in fondo alla via."
E abbandonò il muretto.
-"accetti?" le urlò il moro.
La bionda ci pensò qualche minuto.
-"si"
Era fatta.I ragazzi si erano fermati a parlare in corridoio, con dei loro amici e a Riley andò avanti da sola. Di solito non si spostava mai da sola, per via dei bulli, ma la moretta penava di essersene liberata.
Le tornò in mente tutti quei momenti terribili, dove la chiamavano piagnucolona, solo perché era sensibile e quando la prendevano in giro perché piangeva.
Prese il suo telefono dalla tasca. Non ascoltava molto musica, ma sentiva che in quel momento ne avrebbe avuto bisogno.
"you seem to replace your brain with your heart, you take things so hard and then you fall apart"
"something's turning the handle, to that fauced in your eyes, you pour it out where everyone can see. you heart's too big for you body, it's why i won't feel inside, you pour it out, where everyone can see", cantava Melanie Martinez, e Riley si rispecchiava troppo in quelle parole.
Recuperò da quella tana malefica che era il suo armadietto, i libri per le prime lezioni.
Appena finita la canzone spense il telefono. Si sentiva molto meglio. Fece un gran respiro e entrò in classe.
(YOU ARE A MONSTER BUT I WANT YOU. *random*)Suo padre era lì ad aspettarla. Il signor Matthews. Riley gli voleva bene ma a volte era un po' troppo protettivo. La moretta si sedette e aspettò l'inizio della lezione. Maya non c'era neancore e sperò che suo padre non fosse così tanto cattivo da metterla in punizione. Quella ragazza aveva il ritardo cronico.
Guardò Lucas e vide che anche lui fissava il posto della biondina di fronte a sé con aria preoccupata. La mora si chiedeva che ci fosse tra la bionda e il texano. entrambi non negavano la attrazione, ma non volevano ammettere nulla, di quello che accadeva tre di loro.
Dopo la discussione con Josh, la biondina non aveva intenzione di andare in classe. Aveva fatto una grande stupidata nell'accettare il tuo invito ed ora che lo aveva deciso l'avrebbe fata innamorare e poi le avrebbe spezzato il cuore, come molte prima di lei, cadute tra le braccia del bad boy di turno.
Si costrinse a bussare e dirigersi a testa bassa verso il suo banco.
-"hart vieni fuori un secondo," la chiamò il professore, "che dobbiamo discutere di una cosa"
Maya si alzlò e corse fuori dalla porta.
-"di che cos'è che mi doveva parlare?" chiese guardando l'uomo negli occhi.
-"Maya, so della tua situazione familiare, perchè conosco i tuoi genitori, e mi dispiace molto.."
-"oh, non provi dispiacere per me. non voglio la sua pena. non voglio la pena di nessuno." sbottò la ragazza, infastidita. Tutti conoscevano la sua famiglia, la sua storia, ma il modo sgradevole con cui cercavano di diventare degli psicologi contro la violenza domestica le urtava il sistema nervoso.
-" io non sto provando dispiacere per te e non vorrò mai darti la mia pena, io ti conosco Maya, sei una di quelle persone che vive da sole e non si interessano degli altri. io ti sto dicendo che con Katy che non reagisce ti devi rimboccare le maniche per fare qualcosa che ti garantisca un futuro. tipo arrivare puntuale a scuola, no?" era un messaggio subliminale, che serviva per farla diventaere una brava ragazza. Ma lei l'aveva intuito e non si sarebbe fatta fregare.
-"ci penserò su, signor Matthews." disse
-"forza, la lezione deve cominciare."
bewitched space
capitolo idiota. i prossimi meglio.
eleo
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on purpose
Fanfiction"all this days i never thought that i would need someone so much, who knew?" completo. [highest rank: #834 in fanfiction]