XVIII

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Porca puttana, no!

Pensò Josh vedendo la sua ama... la mia che cosa? Vedendo Maya camminare velocemente e con uno stupendo sorriso stampato sulle labbra, verso la fine dell'Avenue, diretta verso Lucas.

Un gran bel figlio di troia.

Il ragazzo moro era nascosto in una via laterale, dalla parte opposta di Maya e Lucas.

Josh attraversò correndo la strada, facendo suonare troppi clacson di guidatori infastiditi un po', dal ragazzino imprudente e un po' dal traffico sempre bloccato di New York.

Maya ma che cazzo fai?

Maya Penelope Hart stava abbracciando Lucas Friar.

Uno che si comportava da amicone solo per la scommessa.

Josh sospirò.

Come erano ingenue le ragazze a volte.

Evidentemente però doveva fare un discorsetto con Lucas.

Al texano non era molto chiaro che Maya era sua.

Non gli importava proprio più nulla della scommessa, per quanto se ne fregava Lucas poteva anche vincere, purché stesse lontana da quella pecora.

I due ragazzi entrarono dentro lo Starbucks all'angolo e Josh si fermò ad aspettare la loro uscita appoggiato ad un palo della luce, facendo finta di leggere e rispondere a messaggi immaginari.

I minuti passavano ma Maya e Lucas non si facevano vedere.

sai che c'è? io vado dentro e niente.

Josh si tirò sulla testa il cappuccio scuro e spinse la porta del locale, sentendo subito la differenza di temperatura tra fuori e dentro. 

Pur essendo alla fine di settembre faceva un freddo assurdo, per settembre.

La superficiale musica pop della playlist di Starbucks gli trapanò i timpani, Josh sospirò abbassando lo sguardo verde chiaro (ho appena controllato) al pavimento di piastrelle rosa. 

Il giovane rialzò gli occhi per mettersi alla ricerca di Maya e Lucas, e si spostò dalla porta per non bloccare l'entrata.

Il caffè era molto grande ed era molto affollato, talmente tanto che non vide arrivare una cameriera tutta pimpante che gli fissava gli addominale. 

Certo che doveva capitarmi la troia di turno,  pensò Josh osservando la ragazza che saltellava. 

Il ragazzo sbuffò e aspettò che la giovane dicesse le sue parole, che arrivarono dopo pochi istanti.

-"ehi!" strillò con voce squillante avvicinandosi. "io sono Nina, tu sei? sai, non ti ho mai visto qui. sei single o aspetti la fidanzata?"

Gesù che parlantina. 

-"josh" rispose stringendo la mano che la ragazza gli porgeva. 

Il giovane la osservò per qualche istante, per poi inquadrarla. 

Capelli rossi e occhi blu; fisico da modella e tipica puttana di multi-proprietà.

-"si, sto cercando la mia ragazza, che è già qui" disse lui distruggendole i sogni. 

-"ah" borbottò con sguardo truce Nina, girandosi e sculettando via. 

Josh prese fiato e si inoltrò nel locale,  guardando su ogni tavolo, alla ricerca di Maya.

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Una ragazza dalla chioma metà blu e metà biondo cenere era seduta nell'angolo più nascosto di uno dei tanti Starbucks di New York , con un ragazzo con gli occhi verdi. Insieme ridevano e scherzavano come fidanzati; anche se in realtà non lo erano. 

C'era un josh tra loro. (nota specie animale amata da tutti)

Lucas si avvicinò di più alla sua bella, che quel giorno; con le occhiaie e i capelli color del mare, sembrava ancora più bella. 

Voleva baciarla una volta per tutte, voleva far capire a qual coglione di Josh che a Maya importava di più di lui che del moro. 

A fanculo la scommessa. 

-"Maya" chiamò il biondo fermando la risata della ragazza.

-"si?" replicò lei con un sorriso che gli fece perdere la testa. 

-"sai Josh?" chiese Lucas. lei annuì, reprimendo un altro sorriso. 

Il ragazzo decise di andare subito al punto, cercando di non confondere la sua povera (si sapeva che maya era povera neh) mente confusa. 

-"ti importa di lui?" sbottò abbassando gli occhi verso i frullati dai colori sgargianti. 

Ma che cos..? Maya era già confusa dalla serata passata tutto tranne che tranquilla.

-"ma che cazzo di domanda è?" (sempre fine) replicò torva Maya scontrando i suoi diventati tempestosi con quelli liquidi e verde scuro.

-"che problemi avete?" urlò piano alterata ma cercò comunque di mantenere la calma. 

-"Gesù, solo una domanda" borbottò Lucas prendendo un sorso dal suo frullato rosso acceso. 

-"e comunque si, mi importa di quel coglione." ammise  arrossendo un poco. (no, josh non sarà dietro di lei, giusto per sentire questa bella cosa, fuck)

Di certo non apparve il coglione appena nominato ma il ragazzo accanto lei alzò lo sguardo e la vide giocherellare con la cannuccia del suo frullato blu scuro, al ribes e more. (idk)

-"e di me?" sussurrò troppo forte, facendosi involontariamente sentire dalla ragazza. 

-"che hai detto?"  chiese Maya

-"niente, di me ti importa qualcosa o niente?" era la domanda della verità. 

La ragazza rimase interdetta. 

Annuì sorridendo; sembrava quasi convinta. 
Sembrava. 

In testa aveva il caos più assoluto. 

leo's time
CIASSSS pupolo, amatemi perchè ho di già aggiornato. si, lo so che mi amate, vi ano anche io. avrei tante cose da dire ma sono in ritardo come al solito per cui arrivedorci. 

enjoy, papavera

on purpose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora