XXIII

162 12 8
                                    

questo solo per far capire che io al concerto non ci sono andata tanto love.

canzone consigliata per questa sottospecie di capitolo: now or never di halsey.

 -"hanno tutti delle gioie, tranne me" si lamentò riley dopo il resoconto di maya sulla serata passata con josh. -"lucas fa proprio finta di non vedermi" ed era vero, nell'ultimo periodo, il biondo la evitava anche per via di maya.

lucas, pensava la ragazza bionda, non voleva affrontarla per paura di sentirsi rifiutato, cosa che era inevitabile, secondo, di nuovo, maya.

riley si era lanciata in una spiegazione di qualche tipo, che l'altra fece alla grande finta di ascoltare, com'era su solito. si era messa ad osservare il corridoio, così normale ma contemporaneamente le sembrava strano. c'era qualcosa che non andava, il sesto senso di maya non mentiva.

-"e quindi, secondo te cosa dovrei fare?" concluse riley con sguardo speranzoso puntato sulla sua migliore amica che invece osservava le persone accanto a loro con occhi persi. le sue occhiaie erano più evidenti del solito, evidenziate dall'aria smunta della ragazzina. -"maya, mi hai sentita?" le chiese mettendole una mano sulla spalla ossuta. 
-"uhm, io? si, anche secondo me" borbottò distrattamante lei, con lo sguardo puntato sulla piccola folla che si stava diradando, sempre più in fretta, verso le classi.
-"non era quello che ti avevo chiesto, ma tu sei più importante. forza, dimmi che hai?" riley la mise spalle al muro, costringendola a guardarla in faccia.
-"tanti pensieri riley." rispose maya "e voglia di una sigaretta"
-"la fumerai dopo, ora andiamo in classe che siamo in ritardo"

come da regolamento, durante la prima ora di lezioni, di solito non si può andare al bagno e per la bionda fu un'autentica tortura: sentva il bisogno di quel vuoto nella testa che le sigarette le davano.
finita la prima ora di spagnolo schizzò in bagno e tirò fuori dalle grandi tasche della dua grande felpa un pacchetto di benedettissime malboro lights e un simpatico accendino verde che durava da tutta la sua vita.
si sedette sul water, con la tavoletta chiusa, e accese la sigaretta con uno sbuffo di fumo.

in un attimo si sentiva già meglio. quanto le era mancato il sapore forte delle sigarette? troppo, per spiegarlo a parole. una cosa ti sembra migliore, quando la fai, se ti è mancata tanto.
e a maya erano mancate le sue sigarette. 
osservò il pacchetto quasi pieno e vide che al suo interno c'era una sigaretta girata nel senso opposto alle altre e attorno ad essa c'era un foglietto.
la bionda estrasse con cautela la sua  piccola gioia e lesse il biglietto.
"sei più bella del solito quando fumi"
infondo al foglietto era riportata una piccola fima che maya fece fatica a decifrare, una jey.
"jey di josh!" collegò subito il cervello un po' inebitito di maya. ma subito si contraddisse, non poteva essere.
prese un'altra boccata di fumo e sbirciò dalla serratura: non arrivava nessuno.

la ragazza terminò la sua sigaretta ed uscì dal cubicolo, buttandola nel water. prese dalle tasche una scatola di mentine se ne infilò un paio in bocca, per poi tornare in classe, soddosfatta.

josh ricordava bene l'odore di maya: era una delle cose che gli erano rimaste impresse di lei sin dal primo momento, insieme allo sguardo. ma il sapore della sua bocca, batteva tutto.
il ragazzo continuava a pensare e ripensare al dolce e breve contatto avuto tra le sue labbra e quelle della bionda e al sapore che gli era rimasto in bocca da quella notte.
fumo e menta. due cose che forse non possono andare bene insieme ma a maya tutto stava bene. si adattavano al suo sguardo sempre cupo.
si chiese se anche maya lo stesse pensando.

non gli era mai capitato niente del genere: lui era josh matthews, colui che spezzava cuori uno dietro l'altro. ma per una volta era succube lui stesso di qualcun'altra, più piccola per di più.
ma era felice fosse maya: lei aveva carattere ed era interessante, il suo universo era composto di libri, poesia e musica; non di trucchi, ragazzi e feste; come nelle altre, aveva un'infatuazione per una ragazza diversa da chiunque e poteva solo ringraziare il cielo per questo.
chissà se avrebbe dovuto dirglielo, forse nella prossima fuga notturna, che, secondo la mente criminale di josh sarebbe avvenuta di lì a poco.

bewitched space
okay apparte allo schifo che fa questo capitolo e perdonatemi per ciò, ma il mio migliore amico è uscito di testa e non risponde più ai messaggi ne alle chiamate. ho un'ansia nel cuore che non ho mai avuto.
scusatemi ancora
-leo

on purpose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora