Scesero dopo circa due ore dalla metropolitana che miracolosamente aveva raggiunto la stazione, arrancando per i binari.
Fuori dalle gallerie scuri e dalle luci artificiali era calata notte. E con lei il freddo.
Faceva molto più freddo della ser prima, il vento soffiava impetuoso e gelido, per i vicoli di New York.
Maya alzò la testa e rimase senza fiato. I lampioni erano tutti spenti, quindi l'inquinamento luminoso era minimo. Le stelle si stagliavano nel cielo, luminose e contemporaneamente fredde.
La ragazza aveva cominciato a tremare di freddo, indossava solo una maglietta leggera a maniche corte.
-"dove si va?" chiese Riley, guardandosi intorno con circospezione.
Maya si strinse le braccia intorno al corpo.
-"di qua" disse cominciando a camminare.
-"mf bello qui" commentò Zay ossevando un barbone svenuto ad un lato della strada.
-"così imparate a voler venire a casa mia" rispose la bionda battendo i denti. Notò che tutti i suoi compagni avevano una giacca e/o felpa.
Camminarono per un paio di minuti, nel silenzio più totale. Tra le strade rimbombavano lo scalpiccio dei loro passi.
Le labbra di Maya stavano diventanto blu dal freddo.
-"ma tu hai freddo" notò Lucas.
-"non si era capito?" chiese continuando a camminare.
-"Maya fermati ti prenderai un'influenza"
Lei si fermò. Se si fosse ammalata sarebbe capitato un casino: chi avrebbe portato da mangiare a sua madre? Ma soprattutto chi l'avrebbe curata.
-"mi fermo solo perché se mi ammalo finisco in cimitero" disse con sguardo truce.
Lucas si tolse la giacca e la poggiò sulle spalle della ragazza, che infilò le maniche.
Le sue manine sbucavano solo con la punta della dita dalle maniche.
-"ma tu non avrai.." il biondo aveva addosso un altro maglione.
-"ma sei una pecora" osservò Maya.
-"come si dice?" chiese.
-"grazie" borbottò la bionda affondando la faccia nel pelo.
-"non ho sentito"
-"vai da un medico"
E riprese a camminare, nascondendosi nella giacca.
-"è ancora lontano?" si lamentò Riley.
-"manca ancora.." girarono un angolo, "siamo arrivati."
Maya fece un gesto teatrale per mostrare la casa di mattoni.
-"non potevate aspettarvi una villa da me, eh" disse la bionda vedendo gli sguardi dei compagni.
Aprì la porta con una spallata e cominciò a salire le scale.
I gradini si sgretolavano sotto i loro piedi.Riley osservava tutto con sguardo triste. Possibile che Maya vivesse lì?
Ma la ragazza stava in silenzio, a guardare le scale affranta.
Come aveva fatto il palazzo a ridursi in quello stato? Come faceva la bionda a vivere la dentro?
Dopo quattro piani di scale arrivarono ad una porta più distrutta delle altre e la ragazza la spinse.
Non c'era nemmeno la serratura.
Maya entrò e corse in una camera.
Riley si fece coraggio ed entrò. All'interno sembrava scoppiata la guerra d'indipendenza. Non c'era nulla di intero. Bisognava stare attenti a dove si mettevano i piedi, i cocci erano ovunque, sul pavimento.
-"venite qua" chiamò Maya da una camera in fondo ad un corridoio.
La porta da dove proveniva la voce era ben messa, rispetto alle altre.
Riley entrò nella stanza e si sedette sul letto.
-"è.. è molto bello qui" disse guardandosi intorno. La bionda la guardò schiettamente.
-"non mentire. non te l'aspettavi così, eh?" Maya la guardò negli occhi.
-"okay, non so come descriverlo ma mi dispiace per te" ammise
-"non provare pena per me. la pena è una forma di disprezzo"
I tre ragazzi entrarono nella camera.
-"mi duole dirlo ma qui fa proprio schifo" disse Zay. La ragazza sul letto lo guardò con occhi tristi. Fù per un secondo poi battè le palpebre e lo sguardo tornò quello di sempre, duro e impenetrabile.
-"come ho già detto prima puoi anche andartene, se non è di tuo gradimento, principe Zay." il nero abbassò la testa in segno di resa.
-"e adesso?" domandò Lucas sedendosi sul pavimento seguito da Farkle e Zay.
-"cominciamo il progetto?" propose Riley.
-"qualcosa mi dice che dormiremo qua" rise il biondo.
-"se ci tieni a dormire sul pavimento, sei il benvenuto" (okay, ariana che canta in italiano è una cosa troppo bella)
-"volentieri guarda" Lucas prese il telefono.
-"pronto zia, resto a dormire da una mia amica, ci vediamo domani" disse "non le succederà nulla, si, si, tranquilla. okay, okay." E chiuse la telefonata.
-"resto a dormire!" esultò il ragazzo.
-"vaffanculo. quasi quasi ti butto in strada. Restate anche voi?" domandò Maya.
-"adesso chiamiamo"
Ognuno fece le proprie telefonate, mentre la bionda andò in camera dalla madre.
-"ciao mamma, questa sera restano a dormire degli amici" la salutò.
-"si è bloccata la metro, di nuovo?"
-"si, mi leggi nel pensiero"
-"sai, penso che domani mi alzerò e andrò a fare la spesa, poi a cercare un lavoro"
Maya annuì. Non ci sarebbe mi andata ma lei ci sarebbe rimasta malissimo ugualmente.
Tornò in camera con l'umore nero.
-"restate tutti?" chiese.
-"si" rispose Riley.
-"allora moretta, tu dormi con me, mentre i maschi sul divano-letto in soggiorno" pianificò Maya.
-"perfetto, ora cominciamo il progetto." disse Farkle
(la catena di canzoni più deprimenti: cry baby e deception.)
-"su cos'è questo progetto?" domandò la bionda.
-"sulle famiglie distrutte e meno fortunate" Era stato Lucas a parlare, guardandola negli occhi. Entrambi venivano da una situazione disagiata ma Maya sperò che non se andasse in giro a raccontarla.
-"zitto" sibilò.
Lui annuì. Gli altri non se ne erano neanche accorti.
-"potremo partire dall'illustrate cos'è una famiglia distrutta. ed elencare i motivi pe cui accade" disse Zay.
-"per poi parlare di figli e di come passano l'infanzia."
Maya si rivedeva troppo in quella situazione. Stava per sentirsi male.
E mentre continuavano a discutere lei si distese sul letto e sospirò.
-"quando avete deciso avvisatemi" disse prendendo il cellulare e cominciando a giocare.
Dopo poco si addormentò, mollando il cellulare sul letto. Erano le 11.Mentre Maya dormiva Farkle e Riley parlavano animatamente del progetto mentre Lucas e Zay avevano cominciato a giocare a carte.
-"chiediamo alla bionda di giocare, che in due soli ci si annoia" chiese il nero.
Si alzarono e fecero il giro del letto.
I ragazzi si accorsero che dormiva.È un angelo che si spaccia oer un diavolo appena caduto sulla terra, pensò Lucas.
Davvero voleva continuare con quella idiozia della scommessa? Se Maya ne fosse venuta a sapere.. non immaginava neanche il casino. E poi quella ragazza doveva essere salvata, non strappada in pezzi ancora più piccoli.
Doveva trovare Josh e dirglielo.
-"dormi?" chiese Zay.
-"ma sei stupido? certo che dorme" sussurrò Lucas.
-"no, non stavo dormendo. stavo solo riposando gli occhi" borbottò Maya contro il cuscino.
-"farkle e riley stanno discutendo, vuoi giocare a carte con noi?" le propose Zay.
-"mmmh, arrivo" disse tirandosi su, e cercando di pettinare i capelli (avete presente le nuove foto di sab? così.)
Intanto Riley e Farkle stavano decidendo come sviluppare il progetto, inserendo contenuti e litigando per ogni sillaba; mentre al loro fianco gli altri tre giocavano amabilmente a carte.
Dopo quattro partite vinte tutte da Zay, Lucas e Maya decidero di fare squadra.
-"MUAHAHAH QUESTA VOLTA HO VINTO IO" sghignazzò la bionda, finendo senza carte.-"Ehi ma come faremo?" domandò Riley.
-"a fare cosa?" disse di rimando la ragazza.
-"siamo senza pigiama.."
-"dormiremo vestiti"
La moretta non replicò e tornò a parlare con Farkle.Andarono a dormire alle due del mattino.
bewitched space.
allora. qui dico una cose che mi da parecchio fastidio. perché sabrina non calcola le fan italiane? SOLO QUELLE FRANCESI PERCHÈ AMA PARIGI E QUESTA COSA NON MI VA GIÙ
eleo
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on purpose
Fanfiction"all this days i never thought that i would need someone so much, who knew?" completo. [highest rank: #834 in fanfiction]