21. Nausea e capogiri.

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Note dell'autrice

Devo scusarmi enormemente per il ritardo con cui sta uscendo questo capitolo, ma questo è un periodo particolarmente stressante e pieno, quindi ho avuto difficoltà a trovare il tempo per tradurre, oltre al fatto di non avere il mio computer a disposizione fino a data da stabilire.

Spero mi possiate perdonare, e cercherò di aggiornare di nuovo il prima possibile.

Vi ringrazio per l'enorme pazienza e vi lascio al capitolo.

Besos

-mrs mraxiai








                  

Tra le mie mani tenevo il giornale della mattina, e stropicciai le pagine con tutta la rabbia che stava crescendo dentro di me.

Nella prima pagina spiccava la notizia del matrimonio dell'anno tra Piper Chapman e Larry Bloom.

Forse avrei dovuto prevederlo, mi sarei dovuta preparare per ricevere l'impatto, però non l'avevo fatto; avevo lasciato che quel dettaglio mi scivolasse addosso, avevo ignorato il fatto che fosse fidanzata e che presto si sarebbe sposata, dal primo bacio che ci eravamo scambiate mi ero permessa di dimenticare che lei non mi appartenesse.

Raccolsi in fretta le mie cose e uscii dal mio ufficio, e sentii i passi di Red seguirmi, ricordandomi gli appuntamenti del giorno.

- Alex, dove stai andando?- mi chiese allarmata vedendo che la stavo ignorando, indossando il mio cappotto.

- Cancella tutti gli appuntamenti.- quasi non riconobbi la voce dura che uscì dalle mie labbra.

- Però..-

- Fallo e basta Red.-

Scesi fino al garage e presi la mia macchina, dirigendomi direttamente verso il mio appartamento. Arrivai e mi lanciai in camera mia, preparando una piccola valigia per poi tornare alla macchina.

Guidai per ore, senza mai guardarmi indietro, con in testa soltanto la mia destinazione.

Davanti ai miei occhi apparse la casa di campagna che stavo aspettando e i colori vivi degli alberi e della natura, insieme all'aria pulita dentro i miei polmoni riuscirono a farmi rilassare finalmente i muscoli, anche se solo per pochi secondi.

Parcheggiai la macchina davanti al giardino ben curato, restando a fissare quella porta, che si aprì rivelando la sua figura alta, coi capelli castani e gli occhi scuri. Quando scesi dalla macchina le sue braccia subito mi strinsero a sé in un abbraccio che solo nella mia testa ammisi quanto mi fosse mancato.

- Sei tornata!-

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- Te l'avevo detto che avrebbe accettato di sposarti!-

Osservai Larry muoversi nervosamente sul letto.

- Questo volta devo darti tutto il merito.- ammise.

- Questa volta?!- sollevai un sopracciglio- Se non fosse per me saresti morto già da molto tempo.- accavallai le gambe sistemandomi meglio sulla sedia scomoda.

- Non esagerare, cara.-

- Non obbligarmi ad elencare i debiti che hai con me. Non dimenticarti che quando ti sposerai con lei avrai molto da pagare, non solo con Frank ma anche con me.- lui sbuffò.

- Senti tesoro, ti darò tutto ciò che desideri.-

- Perché questo succeda devi portare la dolce Piper all'altare. Oltre che sembrare malato e ricordare di non poter vedere nessun medico che non sia Dottor Sabino.- incrociai le braccia.

- Starò attento. Non devi preoccuparti di niente. Mi sposerò con Piper, otterrò la sua impresa e in cambio ti darò la VauseFast.-

Sorrisi.- In poco tempo sarà la JonesFast, e sarà soltanto mia.-

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Guardai il mio riflesso allo specchio.

Le orribili occhiaie sotto i miei occhi gonfi si vedevano da lontano. Provai a sistemare i miei capelli in qualche modo e indossai la prima cosa che trovai. Carol mi stava aspettando per andare all'ospedale, così scesi velocemente le scale sentendo un capogiro che mi costrinse a fermarmi e afferrarmi al passamano. Non mi sentivo molto bene, con la nausea che mi attanagliava lo stomaco.

- Piper, eccoti!- mi salutò Cal.

- Buongiorno.- gli risposi.

- Buongiorno sorella. Stai bene? Sei più pallida del normale.-

- Sono solo stanca.- mi giustificai scendendo gli ultimi gradini.

- Forse hai bisogno di qualche giorno di riposo.-

- Ho molto lavoro e ci sono anche i preparativi del matrimonio da portare avanti.- gli ricordai.

- Mamma sarà felice di occuparsene sicuramente. Piper- prese le mie mani e mi portò ai divani, invitandomi a sedermi di fronte a lui- Sento che non sei felice per questo matrimonio. Non vedo più amore per Larry nelle tue parole, nei tuoi gesti.- deglutii a forza, sentendo un brivido attraversarmi la schiena.

- Cal..-

- Ti conosco sorella, e so che non sei innamorata di lui. C'è qualcosa di diverso, non solo nei tuoi vestiti o nel tuo comportamento, sei cambiata tu. Quattro giorni fa ho notato che non hai dormito qui e so che non eri con Larry.- prese una piccola pausa- Piper, hai un amante?-

La paura che mi attraversò in quel momento fu una delle più grandi della mia vita, e probabilmente impallidii ancora di più.

- Cal, sei impazzito? Che storia è questa? E' ovvio che non ho un amante.-

- Piper, so che ammetterlo non è facile, ma se vuoi parlarne, voglio che tu sappia che io ci sono sempre se hai bisogno.- mi sorprese abbracciandomi e uscì dalla stanza lasciandomi destabilizzata.

- Siamo in ritardo Piper, andiamo.- Carol arrivò dalle scale- Non mi ero accorta dell'ora, non so cosa mi stia succedendo oggi. Tutto questo via-vai mi sta uccidendo, organizzare il matrimonio in meno di tre settimane non è facile.-

Fu questo il tormento a cui mi sottopose Carol durante il viaggio verso l'ospedale. Matrimonio, matrimonio, preparativi per il matrimonio.. già non mi piaceva il tema, figuriamoci con Carol, che poteva essere la persona più irritante del mondo quando si fissava su qualcosa.

Quando fermai la macchina sentii di nuovo la nausea e un capogiro, tanto da dovermi afferrare allo sportello per riacquistare equilibrio.

- Stai bene tesoro?- Carol mi guardò preoccupata.

- Si, solo un piccolo capogiro.-

- Sei pallida.- chiusi lo sportello uscendo dalla macchina.

- Ho solo un po' di nausea mamma.- un altro capogiro mi costrinse ad appoggiarmi a mia madre per non cadere.

- Piper?- lei mi afferrò per i fianchi, con un sorriso enorme sulle labbra.- Se hai capogiri e nausea, può significare solo una cosa!- un brivido.- Oddio! Sei incinta!-

Lottai contro la mia incoscienza. Giuro che lottai, però non riuscii a restare cosciente.

Sentendo le parole di Carol sentii il sangue raggelarsi, il mio stomaco si strinse in una morsa e tutto divenne buio.

Lezioni di seduzione per PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora